Sportello turistico, una scelta vincente
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Il turismo è sempre stata la nota dolente di Molfetta. Sulla capacità turistica della città si discute da anni, molto spesso con scetticismo e demagogia sia da parte di potenziali imprenditori e operatori del settore, sia da parte del cero politico amministrativo, con l'unico risultato che non si sono mai incoraggiare e organizzate le sporadiche iniziative che pur ci sono state.
Il 1995, invece, può segnare un'inversione di tendenza grazie ad una serie di iniziative come: Estate Molfettese, Fiera di Via Piazza, il progetto di Città Commerciale, i vari momenti culturali sempre vivi in città, e soprattutto con l'istituzione del Sportello Turistico, gestito dalla Pro Loco con l'apporto determinante dell'amministrazione comunale, non fosse altro per la sua funzione quasi istituzionale. A fine anno si può tracciare un bilancio del settore turistico.
“L'esperienza del Sportello turistico - ci dice Mauro Albanese, uno degli organizzatori dell'iniziativa – è decisamente positiva per due aspetti. Per la prima volta si è cercato di dotare la città di un punto di riferimento capace di dare informazioni turistiche sui beni artistici e storici, una lacuna più volte denunciata dalla Pro Loco, che ha trovato finalmente spazio nelle scelte dell'attuale amministrazione comunale. Il secondo aspetto è che lo Sportello ha raccolto, attraverso i contatti con gli ospiti e gli operatori del settore, notizie e dati utili per le prospettive di sviluppo di un certo tipo di turismo a cui può guardare la città. Per esempio abbiamo scoperto che Molfetta per i suoi beni culturali e testimonianze storiche è inserita, seppur marginalmente, in alcuni specifici itinerari.
Quest'anno molti turisti, soprattutto tedeschi, percorrendo gli itinerari di Federico II, hanno toccato la nostra città. Riuscire ad offrire a questo tipo di ospiti un “prodotto Molfetta” capace di trattenerli più a lungo sarebbe già un successo e contemporaneamente un punto di partenza per ulteriori sviluppi”.
Avete dato solo informazioni di carattere storico ambientale?
“Non solo. L'ospite vuole anche informazioni sui servizi; pertanto abbiamo cercato di contattare oltre ai ristoratori per invogliarli a stilare menù turistici, la discoteca “Divinae Follie” di Bisceglie, il camping di Giovinazzo, ma anche qualche meccanico, elettrauto, gommista reperibile nei giorni festivi. La nostra intenzione è di stipulare una serie di convenzioni affinché l'ospite che si rivolge allo Sportello possa godere di un certo status presso gli esercizi convenzionati
Gli operatori come hanno risposta all'iniziativa?
“Alcuni ci hanno proprio snobbato, altri hanno mostrato scetticismo. Per fortuna alcuni hanno esclamato: “Finalmente!”: Questo conferma che gli operatori più avveduti sentono la mancanza di un punto di riferimento che renda più ricco il soggiorno dei turisti e quindi comporti vantaggi economici per tutti”.
Quale impressione hanno avuto gli ospiti della nostra città?
“Nel suo complesso - aggiunge Albanese - la città ha dato una buona impressione sia da un punto di vista dei beni culturali, storici e ambientali, e su questo non avevamo dubbi, che da un punto di vista urbanistico. Può sembrare banale ma è tanto per noi molfettesi che spesso dipingiamo la nostra città più brutta e invivibile di come sia nella realtà o appaia ai cosiddetti forestieri”.
Le notizie sulla nostra città come vengono diffuse?
“Qui c'é una lacuna che occorre colmare. Le notizie arrivano in maniera frammentaria e poco precise. Ciò dequalifica la città da un punto di vista turistico. Infatti molti ospiti, fermatisi casualmente in città, grazie allo Sportello, hanno avuto un'idea diversa da quella che avevano attraverso le notizie turistiche ed hanno scoperto che essa non ha nulla da invidiate alle altre città pubblicizzate nei circuiti turistici come: Trani, Barletta, Bari”.
In conclusione, quale può essere la dimensione turistica per Molfetta?
“Da questa prima esperienza emerge che Molfetta ha tutte le carte in regola per inserirsi in quei circuiti turistici di interesse storico-artistico, collaterali e complementari alle località più rinomate. Per raccogliere e vincere questa scommessa e necessario che tutti facciano la loro parte. L'amministrazione governando la città, rendendola sempre più vivibile ed accogliente, attraverso una maggiore pulizia e un arredo urbano più ricco; creando parcheggi e quelle strutture turistiche a scarso pericolo ambientale come i campeggi. Poi occorre sollecitare maggiore attenzione dagli altri Enti che hanno precise competenze sul territorio: Regione, Provincia, Ferrovie affinché la città sia presa nella giusta considerazione. Infine anche gli operatori del settore devono darsi una più forte cultura dell'ospitalità e sostenere lo Sportello Turistico. A mio parere - conclude Albanese - lo Sportello, inoltre, dovrebbe lavorare oltre che sul fronte della informazione turistica, anche su quello della promozione, assumendo un ruolo più dinamico, quasi imprenditoriale, nella consapevolezza che la funzione di un'amministrazione comunale in questo campo non può e non deve andare oltre la disponibilità di una struttura stabile e di un impulso iniziale. Insomma occorre un salto di qualità di tutta la città.
Francesco del Rosso
27.12.1995