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Boomerang: domani sera Paola Natalicchio incontra i giovani di Molfetta che studiano e lavorano fuori città
28 marzo 2013

MOLFETTA - “Sarà una serata di festa, ma anche l’occasione per incontrare uno spaccato sempre più grande della nostra città rappresentato da quei tanti, tantissimi giovani che per ragioni di studio o di lavoro hanno dovuto lasciare Molfetta per trasferirsi a Roma, Milano, Bologna, Parma, Torino e in altri mille luoghi in giro per l’Italia o per l’Europa”.
Con queste parole Paola Natalicchio ha presentato l’iniziativa “Boomerang. Dai molfettesi in Italia e nel mondo, idee ed esperienze che ritornano” che si svolgerà  domani venerdì, 29 marzo, alle ore 20.30 presso la sede del Teatro del Carro, in Via Giovene n. 23
“Stiamo parlando – prosegue la candidata sindaco di Pd, Sel e Movimento delle donne Vorrei – di una intera comunità di almeno 3000 persone che, in questi anni, non avendo trovato qui la possibilità di realizzare il proprio sogno lavorativo o, semplicemente, non avendo trovato qui alcuna opportunità per realizzarsi, ha deciso di provarci altrove, pur continuando a guardare sempre con passione alla propria città di origine. Davvero qualcuno pensa che chi ha vissuto o vive questa esperienza non sia molfettese o non abbia il diritto di contribuire alla crescita e allo sviluppo della nostra città? Davvero qualcuno pensa che chi ha dovuto lasciare, a malincuore, Molfetta per lavoro non abbia proposte da fare o non abbia titolo per intervenire anche nel dibattito politico sul futuro della propria città?”
“Io ho abitato a Roma per anni. Ci sono andata per studiare e per lavorare. E ho scelto adesso di tornare a Molfetta per guidare un progetto di cambiamento della città. Mi stupisce che qualcuno ne stia facendo un argomento di campagna elettorale. È come dire che i molfettesi che sono emigrati fuori non sono autorizzati a tornare a casa. O che sono cittadini di serie B, cui non è permesso contribuire alla crescita di Molfetta. Una tesi francamente assurda e sconcertante”.
“Per questo – ha proseguito Natalicchio – abbiamo deciso di incontrare un ampio gruppo di molfettesi che, spontaneamente, si è costituito con un comitato on-line a sostegno della mia candidatura. E così è nata l’idea di Boomerang, per avviare un confronto con chi ha dovuto lasciare Molfetta e che venerdì ci racconterà la sua esperienza, fornendoci anche spunti importanti per comprendere cosa sia possibile fare per fermare questa emorragia di talenti, risorse, competenze, che sta colpendo la nostra città e, in particolare, le giovani generazioni. Ognuno di noi ha almeno uno, due, dieci conoscenti, parenti o amici che vivono, studiano o lavorano altrove. Sono molfettesi a tutti gli effetti e noi vogliamo ascoltare il loro parere sul futuro di questa città”.
“Il nostro obiettivo – ha concluso Paola Natalicchio –, una volta che avremo la responsabilità di governo cittadino, sarà lavorare per creare le condizioni affinché lasciare Molfetta per lavoro sia una scelta e non un obbligo o una necessità, e ci impegneremo affinchè chi è dovuto emigrare in questi anni trovi un contesto sociale, economico e culturale tale da indurlo a ritornare a casa”.
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Con il dovuto rispetto per l'amore per la tradizione e l'attaccamento a certi valori dimostrato dal sig. Starnazza, vorrei dirgli che la "FESTA" di cui sta stigmatizzando l'evento, non è da considerarsi come un happening con danze, suoni, ricchi premi e cotillons. L'argomento di cui trattasi sembra legato al fenomeno, sempre più evidente, di giovani Molfettesi che, per cercare il loro futuro, per tentare di costruirselo, dopo magari i sacrifici fatti, sono costretti ad allontanarsi e, forse, questo è uno dei periodi dell'anno in cui possono tornare a ...casa e riflettere, appunto anche con la signora che sta tentando di dare una svolta . Non temere, caro amico, ci saranno tantissimi che non parteciperanno alla "FESTA" e che onoreranno degnamente (come e meglio di come suggerisci tu) le cerimonie del Venerdi santo. D'altronde, non puoi negare che non tutti hanno la tua sensibilità per certe cose, quindi: dove vedi lo scandalo? Dove vive la Candidata? Credo, in uno ...strano Paese, dove chissà, forse anche tu, non è che trascorra la giornata in devoto mutismo, in dovuto digiuno quaresimale e seguendo le Processioni dall'inizio alla fine, estraniandoti da ogni manifestazione di vita vissuta. Non tutti sono così perfetti come te, ci sono anche le Persone (peccatori?)che, pur rispettando la solennità del periodo, vivono regolarmente e civilmente, facendo "FESTA" di questo tipo, per argomenti "futili" come quello per il quale la "FESTA" medesima è stata pensata. Con altrettanto sconcerto, DONALD DUCK.


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