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Basket. Virtus Molfetta ko con Osimo, la crisi è vera
10 novembre 2008

MOLFETTA - Seconda sconfitta casalinga consecutiva, la quinta in sei partite: per la Virtus Molfetta è ufficialmente crisi. Stasera a violare, senza alcuna difficoltà, il parquet del PalaPoli è stata la Edilcost Osimo, squadra dalle rotazioni molto ampie e dalle ottime individualità. Su tutti il giovanissimo Giancarlo Ferrero, ala di 195 cm classe 1988, che con 25 punti, 12 falli subiti e 29 di valutazione ha spianato la strada della vittoria ai marchigiani. Al suono della sirena Molfetta esce sconfitta per 102-110, punteggio che lascia pochi dubbi sulle difficoltà difensive della squadra di Carolillo (foto). Coach Ciani parte con Basanisi, Giroli, Ferrero, Amoroso e Pennisi, l'allenatore di casa sceglie di mischiare le carte e, complice un Di Marcantonio in non perfette condizioni, lancia in quintetto l'under Stjepovic, allo scopo di difendere con vigore sin dall'inizio, e Lillo Leo a dar battaglia sotto le plance. I biancoazzurri prendono in mano la partita e dopo 3' di gioco, con i canestri di Leo, Longobardi, Maggi e gli assist meravigliosi di un Nanut ispiratissimo, sono avanti 11-7. Osimo fa il ciclista e va su del suo passo, ribattendo colpo su colpo e rilanciando, con le triple di Fattori e Ferrero, sino al 15-20 di metà quarto. Le difese sembrano in ferie e per i due attacchi è tempo di girare a mille. Leo dice 11 quando il punteggio è fissato sul pari 22, Nanut con sei punti consecutivi (4 dalla lunetta) regala il vantaggio interno 31-28 alla fine del primo quarto. Al rientro in campo è Longobardi ad allungare per l'illusorio 33-28, risponde il lungo Pennisi, seguito a ruota da Fattori e Giuffrida. L'attacco molfettese spara a salve: prima arriva la persa di Parrino, poi gli errori di Nanut e Di Marcantonio, infine l'antisportivo fischiato al lungo romano che regala altri due punti a Giuffrida. Osimo allunga, Nanut, con personalità, insegue. La guardia goriziana, complice l'infortunio di Maggi, si carica letteralmente la squadra sulle spalle e con un 13 punti in metà quarto tiene a galla i suoi alla fine del primo tempo (48-54). Dopo l'intervallo lungo la tanto attesa svolta difensiva non arriva, l'Edilcost colpisce con Giroli e Pennisi, Molfetta è solo Nanut, troppo poco per fronteggiare lo splendido collettivo di Ciani che chiude il parziale avanti 71-87, grazie al gioco da 4 punti del cecchino Giroli. I 33 punti segnati dagli ospiti nel terzo minitempo fotografano perfettamente l'intensità difensiva messa in campo dalla Virtus. Nell'ultimo quarto il Centro Ford abbozza una difesa appena convincente e si riporta sotto sino al -6 (94-100) firmato Leo. Poi sale in cattedra il giovanissimo Ferrero, abile a sfruttare i viaggi in lunetta di fine partita. Osimo vince 110-102 con merito aprendo la crisi in casa Virtus. Disastro in difesa con Osimo che tira con il 53% da tre e il 68% da due per un complessivo 60%. Si salvano soltanto uno stratosferico Patrick Nanut, autore di 37 punti conditi da 9 assist, e un Lillo Leo ritornato fattore decisivo nell'area avversaria. Domenica impegno in trasferta ad Ostuni per il remake della finale dello scorso anno. Il pronostico è tutto dalla parte dei brindisini, ma in momenti del genere le squadre “vere” devono uscire allo scoperto. CENTRO AUTO – EDILCOST 102-110 CENTRO AUTO MOLFETTA: Longobardi 19, Nanut 37, Maggi 11, Leo 19, Stijepovic 2, Mapelli 6, Di Marcantonio 8, Parrino,Puglia, Ne Sciancalepore. All. Carolillo. EDILCOST OSIMO: Basanisi 6, Giroli 27, Ferrero 25, Amoroso 11, Pennini 14, Fattori 16, Giuffrida 7, Barsanti 2, Marsili 2. N.e.: Cardellini. All. Ciani. ARBITRI: Volpe (SP) e Gadda (RM). PARZIALI: 31-28, 17-26 (48-54), 23-33 (71-87), 31-23 (102-110). NOTE: Molfetta: 28-42 (67%) da 2, 5/23 (22%) da 3, 31/35 (89%) ai liberi, rimbalzi 24 (18+6). Edilcost: 19/28 (68%) da 2, 16/30 (53%) da 3, 24/29 (83%) ai liberi, rimbalzi 31 (26+5). Usciti per falli: Mapelli, Stijepovic, Maggi e Nanut.
Autore: Giuseppe Bruno
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@ilbasketnonèpertutti: Egregio, mi duole ancora una volta notare come abbia letto il mio intervento in maniera alquanto superficiale. Io ho esposto quali sono gli svantaggi del gioco a zona e lei mi rispondi dapprima che Pennisi è una guardia (mai scritto nulla del genere), e poi che proprio in virtù della zona anteriore scoperta, qualcuno ne ha approfittato. Ovviamente entrambi i concetti non sono propriamente giusti. Posso capire sul primo dove puoi esserti confuso sui ruoli dei giocatori (e siamo 1-1 con il mio "missmatch") ma non mi sembra assolutamente corretto il secondo: il gioco a zona rende più vulnerabili le ali, se non si ha una ala forte, e le guardie. Di conseguenza ho analizzato i punti raccolti da guardia ed ala oltre ad un centro, fisicamente molto forte, come Pennisi che ha contribuito non poco al successo finale. Quindi non capisco il perchè della prima parte del suo intervento. Tengo a precisare che forse "zona anteriore" non è molto precisa come definizione ma avrei dovuto distinguere la difesa dell'area dei tre secondi, affidata ai 3, dalla difesa della zona perimetrale, affidata ai 2, da cui appunto difesa a zona 2-3. Relativamente al mismatch non ho detto che si sono verificati sempre dei mismatch in campo. Rileggendo l'intervento può notare come ho espresso una duplice possibilità relativamente alla realizzazione di tiri da 3. Può anche essere che questi giocatori avessero veramente la mano calda e quindi il 53% finale da 3 sia effettivamente un dato di cui tenere conto come merito dell'Osimo e non demerito della difesa molfettese.



cari tifosi, certo che siete veramente incomprensibili. Perchè Scardigno dovrebbe dimttersi? Perchè sputate nel piatto in cui anche grazie a Scardigno si è mangiato (e bene) per anni?? Pensavate che questo campionato la Virtus lo potesse vincere in scioltezza, ad una gamba sola, dando 20-30 punti a tutti gli avversari domenica dopo domenica?? Beh, cari tifosi, avete proprio sbagliato sport. L'obiettivo di quest'anno, per chi non lo sapesse ancora, è LA SALVEZZA. E lo è sempre stato, credo, anche nei piani della Società. non posso dunque che concordare da quanto scritto con adry81 che giustamente sostiene che siamo tutti diventati espertoni di basket e, aggiungo, tutti questi espertoni sono sempre saliti sul carro dei vincitori. La cosa dunque da cambiare non è l'allenatore ma è sopratutto la mentalità del tifoso che, come sempre in più o meno tutte le realtà sportive, non si accontenta mai e non sa mai dire basta. Guarda la situazione con occhi da tifoso e non riesce ad essere dunque obiettivo nel giudicare. @ilbasket non è per tutti: caro tifoso, credo che il basket non sia nemmeno per te visto che mi parli di "gioco a centrocampo" che, chiaramente, nel basket non esiste. Ti consiglio, se hai sky, di sacrificare un mercoledì sera alla visione delle partite di champions league e di concentrarti su qualche partita di Eurolega. Molto probabilmente servirà a schiarirti le idee su come nel basket esista la fase di attacco, la fase di difesa e quella di transizione (appunto da difesa ad attacco con palla in mano e da attacco a difesa senza palla). @uaaaaaaq uaaaa: la partita non l'ho vista, ma leggendo il tabellino ci sono sati 30 tiri da 3 di cui 16 realizzati. Questo sta a significare che o i tiratori avevano una mano da "All Star Game" NBA oppure sono stati concessi tiri "comodi". Se conosci il basket dovresti anche sapere che i tiri da tre comodi vengono concessi o con la difesa a zona oppure quando ci sono dei missmatch nelle marcature in caso di difesa a uomo, oppure ancora quando, sempre a uomo, si cerca il raddoppio su un giocatore e viene ribaltato il gioco dall'altro lato del campo. A memoria queste dovrebbero essere le tre macrocategorie che mettono in condizione una squadra di abusare di tiri da 3 punti. La difesa a zona 2-3 la piazzi quando hai un centro FORTE (che dovrebbe essere il salvatore della patria Di Marcantonio) che dovrebbe altresì concedere o tentare di farlo pochi punti al centro avversario o alle ali. Si lascia scoperta la zona anteriore (guardie). Guardacaso da questi 3 ruoli sono arrivati ben 66 punti (Pennini 14 (C), Ferrero 15 (A), Giroli 27 (G)) ed ho preso in considerazione solo i titolari. Certo non ci sono stati sicuramente 40 minuti di zona anche percè solo un pazzo potrebbe fare 40 minuti di zona ed uscire dal campo perdendo di soli 8 punti. Pertanto la zona c'è stata e, a mio avviso, analizzando i meri numeri, forse si è esagerato. Ma d'altronde è come la storia della coperta: o ti copri i piedi lasciando scoperta la testa, oppure il viceversa. Se Carolillo avesse vinto la partita domenica sera, TUTTI avrebbero detto che Carolillo è un grande allenatore, un grandissimo allenatore che riesce a vincere le partite con squadre più attrezzate della nostra facendo anche 20 minuti di zona. Il consiglio spassionato che voglio dare a tutti coloro i quali si recano al palazzetto: tifate, tifate, tifate. Non fate i tecnici. Il basket non è semplice e lineare come il calcio. Probabilmente l'errore che si commette è quello di sentirsi esperti di basket solo perchè si è in grado di capire qualcosa di calcio. Fidatevi che sono due sport completamente diversi l'uno dall'altro. Sentir parlare di gioco a centrocampo da parte di una persona che si firma "il basket non è per tutti" è la chiara dimostrazione che veramente sarebbe meglio andare solo a tifare. Un saluto agli amici Leonardo ed Andrea.






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