BASKET. Amnesia Virtus. Corato fa il colpo
MOLFETTA - Si ferma a otto vittorie la striscia positiva della Virtus Molfetta che, per la prima volta nella stagione, si scopre vulnerabile agli attacchi dell'antagonista ed è costretta a cedere la posta in palio, sul proprio parquet, davanti a 2000 molfettesi che non aspettavano altro che la vittoria nel derby contro la rivale di sempre, il Corato. E invece erano proprio i neroverdi a mettere in difficoltà la Virtus per la prima volta in una stagione che non aveva ancora frapposto ostacoli alla corazzata di coach Carolillo.
Molfetta non ha niente da recriminare al suono della sirena. Ma la sconfitta non ha attenuanti; per stessa ammissione di Carolillo quella di ieri sera è stata “una Virtus troppo brutta per essere vera.” Molfetta, a detta del coach, ha giocato la peggiore partita del campionato, merito anche degli ospiti che hanno giocato una gran partita mettendo in difficoltà Molfetta con le marcature strette e aggressive, una buona copertura dell'area colorata che ha tenuto lontano dal canestro i lunghi molfettesi e una continuità in grado di respingere gli attacchi della capolista, anche quando si è portata a due sole lunghezze.
Solo nel primo quarto la Virtus giocava da Virtus: Maggi e Leo (foto) portavano avanti Molfetta dopo una tripla di Albertinazzi che sbloccava il punteggio. Ma che non sarebbe stata una partita facile lo si capiva dalla difficoltà di trovare la via del canestro per i biancazzurri che, anche dalla lunetta, non brillavano. Onetto e Chiarello mettevano le carte in tavola e già iniziavano ad intimorire la Virtus in fase offensiva.
La debacle molfettese prendeva forma in un secondo quarto opaco in cui Molfetta incamerava 6 punti (2/8 da 2, 0/4 da 3, 2/6 dai liberi) contro i 21 di marca ospite. La Virtus perdeva le redini di un gioco che non sarebbe più riuscita a comandare sino al suono della sirena.
Nel terzo quarto, con un passivo di 11 lunghezze, il pubblico attendeva quell'inversione di marcia che, tuttavia, rimaneva pura fantasia. Anzi il Corato dava la scossa che allungava il gap toccando il massimo vantaggio di 14 punti. Il canestro continuava ad essere un miraggio per Teofilo e compagni (2/6 da 2, addirittura 4/10 dalla lunetta) e gli ospiti con Albertinazzi e Chiarello avevano modo di tenersi a debita distanza. Scorrano sembrava legato nell'affrontare i suoi ex compagni e capitan Teofilo non era per niente in vena. Carolillo provava a giocare con il doppio play ma la mossa tattica non dava i risultati sperati. Corato non avrebbe potuto perdere questa gara.
A dire la verità Molfetta qualche timore l'ha suscitato nel corso dell'ultima frazione quando sospinta dallo straordinario pubblico molfettese Maggi e compagni hanno riaperto la pratica portandosi sul -2 (57-59). Ma era un fuoco di paglia. Cozzoli tramortiva definitivamente le speranze di riagguantare una gara scivolata via. Questa volta la Virtus è stata costretta ad abdicare per merito di una squadra capace di imbrigliare la sua manovra con la grinta e la determinazione, stesse doti di cui fa vanto la capolista che continua a guidare, da sola, la classifica.
E domenica prossima si va a Massafra, nel revival della finale playoff di serie C1.
Sul fronte pubblico e solidarietà un plauso va fatto alle duemila persone presenti presso il “Pala Poli” e che hanno contribuito alla raccolta fondi in favore di Telethon. Perfetto il servizio d'ordine predisposto dai carabinieri di Molfetta sapientemente coordinati dal maresciallo Nicola Patruno cui va il ringraziamento di tutta la società per la collaborazione profusa.
IL TABELLINO
CENTRO AUTO FORD MOLFETTA - PASTA GRANORO CORATO 62-69
MOLFETTA: Maggi 16, Sancilio n.e., Parrino 3, Ungaro n.e., Teofilo 3, Leo 17, Scorrano 9, Labate 13, Capitanelli, Storchi 1. Coach: Carolillo.
CORATO: Albertinazzi 17, Cozzoli 8, Onetto 14, Polselli 5, Menduni n.e., Leo S. 2, Motta 7, Resta n.e., Chiarello 16, Castro n.e. Coach: Meneguzzo.
PARZIALI: 19-15, 25-36; 40-50, 62-69
ARBITRI: Ferrari e Petrone
SPETTATORI: oltre 2.000 con 200 coratini