Barletta, la Guardia di Finanza sequestra oltre 11.000 marchi contraffatti
Scoperta maxi truffa di gasolio a prezzo agevolato: 26 persone coinvolte per una frode su 10 milioni di litri
BARI - Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in servizio presso la Compagnia Barletta, nel quadro degli ordinari servizi di controllo del territorio e di pubblica utilità "117", volti anche alla repressione dei reati contro la fede pubblica, dopo una mirata attività d'indagine, hanno individuato nella zona industriale cittadina una serigrafia dedita alla produzione di marchi contraffatti.
L'intervento ha permesso di rinvenire all'interno dei locali oltre 10.000 “transfer” recanti i marchi contraffatti di famosissime griffe internazionali e nazionali, 59 telai usati per la produzione dei suddetti transfer, 99 lucidi e 21 camice recanti il marchio già contraffatto.
L'odierna operazione di servizio assume particolare rilevanza nella considerazione che è stata così interrotta la catena di produzione del falso, costituita dall'apparato tecnico in grado di trasferire i marchi contraffatti sui prodotti con un danno rilevante, in particolare, per i legittimi depositari, dovuto alla perdita di investimenti, profitti e immagine ed in generale per l'economia nazionale.
Il titolare della serigrafia è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per contraffazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, vendita di prodotti industriali con segni falsi e ricettazione.
L'operazione odierna rileva il costante impegno della Compagnia di Barletta nel settore della tutela dei marchi, costituendo la prosecuzione dell'attività che già lo scorso anno ha permesso in 30 distinti interventi la denuncia di altrettanti responsabili ed il sequestro di oltre 530.000 tra capi di abbigliamento, accessori, occhiali, orologi riportanti marchi contraffatti.
Bari, scoperta maxi truffa di gasolio a prezzo agevolato: 26 persone coinvolte per una frode su 10 milioni di litri
Militari del Nucleo Polizia Tributaria del Comando Provinciale di Bari, all'esito di approfondite indagini di polizia giudiziaria e complessi accertamenti di polizia tributaria nel settore delle accise, durati diversi mesi, hanno scoperto che il titolare di un deposito costiero di prodotti petroliferi del nord barese, aveva sottratto all'accertamento 10 milioni di litri di gasolio agevolato per la pesca.
In sintesi, l'operazione di servizio ha permesso di smascherare un sistema di frode finalizzato all'occultamento di carburante ad uso agevolato e successivamente ceduto in contrabbando, attuato mediante fittizie fatturazioni verso ignari soggetti legittimati all'acquisto o, addirittura, nei confronti di proprietari di imbarcazioni in disarmo.
Le Fiamme Gialle hanno calcolato che la maxi truffa, perpetrata tra il 2001 ed il 2005, ha comportato l'omesso versamento all'Erario di oltre 4milioni e 500mila euro di accise, di circa 1milione 900mila euro di IRPEF e quasi 1milione 400mila euro di IVA.
Oltre al titolare del deposito sono state denunciate all'A.G altre 25 persone.
Putignano, sequestrati 3.000 litri di gasolio per autotrazione. Denunciato un responsabile
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in servizio presso la Tenenza di Putignano, nel quadro degli ordinari servizi di controllo del territorio e di pubblica utilità "117", hanno eseguito diversi interventi di polizia economica finanziaria.
All'esito di uno di questi, i finanzieri hanno rilevato che un'azienda di autotrasporti per conto terzi, con sede in agro di Noci, non era in regola con le vigenti disposizioni in materia di accise, nonché risultava sprovvista delle autorizzazioni relative alla prevenzione incendi e sicurezza sul lavoro.
Conseguentemente, le Fiamme Gialle al termine dell'attività, hanno sottoposto a sequestro il prodotto illecitamente detenuto (circa 3000 litri di gasolio), un serbatoio ed un impianto di erogazione con relativa pistola erogatrice.
Il titolare della ditta N.V. di anni 64, residente a Noci, e' stato denunciato all'Autorità Giudiziaria.
Monopoli, scoperto evasore totale
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in servizio presso la Compagnia di Monopoli, nel quadro degli ordinari servizi di controllo del territorio e di pubblica utilità "117", hanno eseguito diversi interventi di polizia economico-finanziaria nella circoscrizione di servizio.
In particolare, una pattuglia di Baschi Verdi, ha sottoposto a controllo una persona intenta alla vendita, a clienti occasionali, di prodotti ortofrutticoli esposti sulla pubblica via.
Nel corso del controllo è emerso che la persona non solo non era in possesso delle autorizzazioni amministrative previste per esercitare la vendita in forma itinerante, ma addirittura, dagli accertamenti svolti in tempo reale tramite collegamento con le banche dati informatizzate dell'Anagrafe Tributaria, è risultata completamente sconosciuto al fisco.
L'ingente quantitativo di beni è stato sottoposto a sequestro amministrativo e devoluto in beneficenza alla Caritas Diocesana Monopoli-Conversano in quanto merce deperibile, mentre nei confronti del soggetto saranno avviati i conseguenti accertamenti amministrativi.
Gioia del Colle, sequestrati video-games illegali
Militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso la Tenenza di Gioia del Colle, nell'ambito dei servizi extratributari a tutela del monopolio statale dei giochi, dopo una preliminare attività d'indagine, hanno sequestrato due videogiochi illegali situati in una sala giochi nel comune di Putignano.
L'operazione condotta dalle Fiamme Gialle, finalizzata ad accertare l'esatto adempimento delle disposizioni in materia di apparecchi e congegni da divertimento, ha permesso di accertare che nella sala giochi erano funzionanti video-games non conformi alle caratteristiche ed alle prescrizioni indicate nelle disposizioni di legge in materia.
In capo al titolare della sala giochi è stata elevata una sanzione pecuniaria variabile da un minimo di € 2.000,00 ad un massimo di € 12.000,00, per violazione alle norme del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
I videogiochi illegali sono stati sottoposti a sequestro cautelare amministrativo; gli stessi a norma dell'art. 20 della Legge 689/1981 possono, altresì, formare oggetto di confisca amministrativa.