Bari, posti sotto sequestro un locale e circa seicento chili di prodottici ittici in cattivo stato di conservazione
BARI - Nel corso di una verifica ispettiva sulla filiera della pesca finalizzata alla tutela del consumatore, condotta nella mattinata di ieri nel quartiere Libertà da militari specializzati del Nucleo di polizia giudiziaria della Guardia costiera di Bari, è stata accertata la presenza all’interno di un locale nel quale, in assenza di qualsivoglia autorizzazione sanitaria, veniva effettuato lo stoccaggio e la lavorazione di prodotto ittico destinato ad essere commercializzato illegalmente.
Nel deposito, tenuto in pessime condizioni igienico-sanitarie sono stati rinvenuti circa 600 kg di filetto di baccalà, molva e brosme sottosale in cattivo stato di conservazione e di incerta provenienza, privi di qualsivoglia documentazione atta ad attestarne la tracciabilità.
In relazione allo stato di insalubrità riscontrato ed ai possibili effetti nocivi per la salute, ed allo scopo di impedire la continuazione di un’attività illegale, i militari operanti hanno proceduto al sequestro del locale, delle attrezzature utilizzate per l’esercizio dell’attività e di circa seicento chili di prodotti ittici.
Il titolare è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria, per commercio di alimenti in cattivo stato di conservazione (articolo 5, lettera b, legge 283/62), fattispecie penale che contempla una tutela particolarmente intensa ed “avanzata” del consumatore, mirando a punire non soltanto le ipotesi di effettivo e concreto deterioramento del prodotto, ma anche il semplice pericolo che la sua cattiva conservazione possa alterarne o deteriorane le qualità organolettiche.