Auditorium Melphicta, ora si può? Vecchia promessa o nuovo progetto? Il sindaco, per ora, tace
Dicono che la notizia sia vera, ma finora è stata veicolata in maniera ufficiosa e non si è visto il canonico manifesto 6x3 di ringraziamento. Stiamo parlando dello stanziamento di 12 milioni di euro per la realizzazione di un auditorium, che il “Re di denari”, alias sindaco-senatore Antonio Azzollini, ha intrufolato tra i capitoli si spesa della Legge finanziaria. La realizzazione di una struttura polifunzionale nella Zona Asi non è nuova. Ne sentimmo parlare per la prima volta quando fu presentato a Molfetta il progetto della “Città della moda”. Correva l'anno 2000, il temuto “Millenium bug” si era rivelato una montatura mediatica, mentre la fascia tricolore del sindaco Guglielmo Minervini cominciava sfilacciarci e il suo successore Tommaso scaldava i motori, e avevamo in tasca ancora le lire. All'epoca piombò a Molfetta il geometra Mario Dora, rappresentante della società Alfa Uno di Brescia, con il mega progetto del “Parco tematico terziario-distributivo”, subito battezzato dai media “Città della moda”. Cifre da “effetti speciali”:150 miliardi di investimenti, un'area interessata di 260 mila mq., un impatto occupazionale per 700 addetti diretti e 300 nell'indotto, una stima di 1,5 milioni di visitatori l'anno. Fu sottoscritto tra il geometra Dora e il Comune di Molfetta un protocollo d'intesa. In quei giorni fu ufficializzata una promessa della società bresciana strappata da Guglielmo Minervini: regalare alla città un suolo di 60mila mq e il progetto esecutivo per la costruzione di una struttura polifunzionale dal nome suggestivo: Auditorium Melphicta. In pratica, al Comune spettava l'onore di trovare i finanziamenti per la realizzazione dell'opera, che allora fu stimata in 15 miliardi di vecchie lire. Furono diffuse anche delle notizie tecniche sulla struttura: una sala centrale (Auditorium permanente da 800 posti) per eventi di spettacolo vari (concerti rock, sinfonici, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, balletti, conferenze e serate danzanti), una sala “Auditorium congressuale” modulabile, cioè con particolari accorgimenti progettuali in grado di modificarne gli spazi. Quindi più sale in cui si sarebbero svolte contemporaneamente attività diverse, che all'occorrenza diventavano un'unica sala con capienza da 1.200 a 2.800 posti a secondo della necessità. A distanza di nove anni sembra che “Auditorium Melphicta” possa uscire dal cassetto delle belle idee, sempre che i soldi trovati da Azzollini (per la conferma ufficiale attendiamo il manifesto 6x3) per un auditorium nella zona Asi e la vecchia promessa dell'attuale “Molfetta Outlet”, siano la stessa cosa e questa sia ancora in piedi.
Autore: Francesco Del Rosso