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Asm Molfetta, oltre ai cassonetti interrati arrivano altri 60 contenitori
27 maggio 2009

MOLFETTA -L'Asm di Molfetta comunica che sabato saranno presentati non solo i cassonetti interrati, ma anche 60 nuovi contenitori di superficie. «Negli ultimi tre mesi l'ASM – dice il presidente Nappi in un comunicato - è stata impegnata nell'avvio di un progetto di rinnovamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Di esso è stata fortemente percepita la parte relativa alla realizzazione di “cassonetti interrati”, mentre è rimasta relativamente in ombra una parte che è non meno importante: quella relativa all'impiego di cassonetti “di superficie” di nuova generazione. Vero è, infatti, che i contenitori interrati sono la soluzione migliore in contesti urbani di particolare pregio, al di fuori dei quali è comunque inevitabile orientarsi su contenitori “di superficie”. Quelli che l'ASM si avvia a sperimentare hanno diverse caratteristiche che li rendono “unici”: - vengono gestiti mediante lo stesso mezzo che opera sui cassonetti interrati, realizzando così una utilissima “omogeneità” nello svolgimento del servizio; - hanno capacità mediamente superiori a quelle dei cassonetti “tradizionali”, il che rende la gestione meno onerosa; - hanno una linea gradevole, che ben si “sposa” sia a manufatti di stile classico che ad edifici moderni; - sono stati progettati in modo da poterli addossare gli uni agli altri, riducendo l'ingombro sulla strada; - dispongono di accessori (GUIDE) che “obbligano” a collocarli sempre esattamente nello stesso posto e ne impediscono lo spostamento abusivo; - sono realizzati interamente in acciaio, salvo il coperchio in polietilene, il che determina una maggiore durabilità / inalterabilità del manufatto e riduce il danno correlato ad atti vandalici; - dispongono di una doppia chiusura, che fornisce una ottimale sicurezza rispetto al rischio di indesiderate perdite di liquidi. Al fine di effettuare una sperimentazione a scala “significativa”, l'ASM ha previsto – oltre alla realizzazione dei tre “ECOPOINT interrati” – la collocazione in opera di circa 60 contenitori “di superficie” che consentiranno una prima “riqualificazione” del servizio nella zona più frequentata della città (Corso Dante Alighieri, Piazza Garibaldi, Lungomare e del Corso Umberto). Un servizio migliore, migliora la vita».
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SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SENZA SPERPERO DEL DENARO PUBBLICO. IN OLANDA NON ESISTE IL PROBLEMA DELL'IMMONDIZIA! L'Aia. In questa città i sacchi d'immondizia possono essere messi fuori solo una volta la settimana, fra le 10 di sera e le 8 della mattina successiva. Un solo sacco alla settimana per ogni abitazione. NON ESISTONO I CASSONETTI! Ingombrano e sono maleodoranti (e quindi non esiste la "copravendita annuale ed interessata... dei cassonetti"). I sacchi si depositano sui marciapiedi, alle 8:05 non ci sono più. Questa cosa farebbe storcere le nostre latine bocche, ma a loro va bene così. Nelle zone del centro storico esistono dei cassonetti interrati nei marciapiedi perché, immagino, i sacchi per strada sarebbero troppi, ma ho visto un CAMION SPECIALE aprire la botola, risucchiare tutto, inviare un GETTO DI VAPORE, richiudere e andare via, il tutto in circa 3 minuti! Fantascienza! NON ESISTE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA! L'unica "accortezza" consiste nel riportare al supermercato le bottiglie di plastica e quelle di vetro, visto che sono vuoto a rendere con cauzione. Gli Olandesi sono per loro natura attenti ad ogni fonte di risparmio economico e i 5 centesimi a bottiglia fanno gola al punto che c'è gente che gira per la città a recuperare eventuali bottiglie abbandonate, unendo così l'utile al dilettevole. Tutto il resto va nel sacco nero. COME E' POSSIBILE? Semplice, la differenziazione viene fatta dalle cosiddette macchine per la "trito-vagliatura". Le stesse usate per l'immondizia di Venezia. Ciò che può essere recuperato viene recuperato, il resto, bruciato per produrre acqua calda o elettricità. Quindi, si tratta di un sistema semplice e, a vederne i risultati, efficace. Un direttore di supermercato mi ha confermato come le bottiglie di vetro vengano selezionate da loro per utilizzo (birra, latte, bibite) e inviate ai relativi stabilimenti dove vengono lavate, etichettate e riusate senza dover passare per una costosa fusione del vetro! Per quelle di plastica non ho avuto ancora informazioni sul loro destino, ma non credo finiscano in mare! Gli imballaggi mi sembrano sostanzialmente analoghi ai nostri. Quindi il fatto che a noi un sacco non basta deve dipendere da cosa scartiamo e buttiamo via! NON ESISTE L'ECOMAFIA!!! Al di là di ogni discussione su chi abbia gli interessi nella differenziata (anch'esso un enorme business sovente a nero...) e chi nelle discariche (gli stessi, con le inevitabili intersecazioni tra colletti bianchi e le mafie del settore), io direi che invece di spacciarci per inventori e scienziati (e ne abbiamo tanti, tra noi che vendono fumo...), potremmo per una volta provare a copiare quello che altrove funziona e non produce tangenti che vanno a gravare inevitabilmente anch'esse (oltre i c.d. acquisti inutili, senza dei quali le stesse non potrebbero generarsi), sui soldi della collettività.
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