Recupero Password
Ancora iniziative contro la Riforma: assemblea al Corso, fiaccolata e dibattito serale alla Madonna della Pace Nonostante il decreto Gelmini sia stato approvato dal Senato non si fermano le iniziative degli studenti
29 ottobre 2008

MOLFETTA - Gli studenti Molfettesi hanno cominciato il terzo giorno di protesta contro la riforma Gelmini con un'assemblea iniziata alle ore 9 e conclusasi alle 11, aperta al pubblico, che ha avuto luogo dinanzi al Liceo Cassico. Anche questa mattina l'affluenza è stata consistente ma “Mentre gli scorsi due giorni ci siamo fatti sentire, oggi, giorno dell'approvazione del decreto e della conseguente morte dell'Istruzione Pubblica, ci riuniamo in un clima di cordoglio, per riflettere su quanto sta accadendo.” Queste le parole di Massimiliano Cavallo, del secondo liceo classico, abile e arguto relatore. A vario titolo e ognuno espressione di una parte del mondo dell'istruzione toccato dalla “Riforma”, sono stati invitati anche la maestra Rosaria Tavella, il professore Gaetano Magarelli e due rappresentanti: Mimmo Ferrante e Leo Armigero del Coordinamento per lo STOP 133/08, un movimento trasversale. La scelta studentesca di fare un'assemblea straordinaria all'aperto e in piazza non è casuale, ma nasce dalla precisa volontà di mostrare ai più che gli studenti sono sinceramente preoccupati per il loro futuro, non hanno affatto voglia di perdere tempo e ritengono che barricarsi, con opinabili occupazioni, negli edifici scolastici non sia la “strada giusta”. Hanno scelto, invece, un mezzo del tutto legale e che potesse raggiungere anche “i non addetti ai lavori”, a tale proposito sono stati portati in piazza alcuni temi già noti alla popolazione scolastica, ma meno alla cittadinanza. E' stato più volte ribadito, in risposta alle accuse di questi giorni, che non c'è stata alcuna forma di strumentalizzazione e che la protesta è assolutamente spontanea e autonoma; a dimostrazione di questo la partecipazione attiva di studenti di ogni credo politico. Ma la mobilitazione degli studenti molfettesi continua nel pomeriggio, per far capire,una volta per tutte che dietro tutto ciò c'è solo tanta preoccupazione. L'attività pomeridiana, anche questa aperta alla cittadinanza, si svolgerà in due momenti, una fiaccolata che partirà dai cappuccini alle 17:30 e un momento di dibattito con le forze politiche locali alle 19:30 presso l'auditorium della Madonna della pace.
Autore: Serena Minervini
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Caro De Pinto, Questa diventerà un "storia infinita", perché pare che nessuno di noi abbia argomenti efficaci, non oer convincere l'altro, ma almeno per dargli da riflettere. Premetto, se ce ne fosse ancora bisogno, che la differenza che colgo è che io, immodestamente, cerco di rispettare le opinioni altrui, pur non condividendole... Veniamo al merito del tuo scritto: Tagli: io non ho mai affermato che nella legge Gelmini, siano citati tagli di alcun genere (dato il Dicastero che detiene, la sig.ra non può operare tagli, pur possedendo, il suo Ministero, un "portafoglio"). I tagli (all'università ed alla ricerca, ed altro), erano già stati fatti dal Ministro dell'Economia nella legge finanziaria, per cui, come ho scritto in altra sede, la sig.ra Gelmini ha dovuto "adattare" la sua legge a questi tagli. Chi ha mai parlato di tagli anche alle Scuole private? Anzi, non mi pare che vi siano tagli ma, a detta del Premier, vi saranno ulteriori "elargizioni" a favore delle scuole private e/o religiose ( e questo, avrai la bontà di concordare, contrasta con l'esigenza di economizzare, oppure le scuole private sono più efficienti di quelle pubbliche? - sembra di si a giudicare dal trattamento che hanno i Docenti del privato). Il concetto di economia aziendale non rispecchia certo la sintesi rozza che hai fatto. L'imballagio, che citi ad esempio, è un'operazione legata al ciclo di fabbricazione, quindi nella maggior parte dei casi costituisce un costo variabile, che, per definizione, può solo essere "efficienziato" (c'è una bella differenza fra i due concetti). Le cene: se non sono funzionali ad obiettivi di crescita aziendale (spese di rappresentanza), quelle sì che devono e ssere ridimensionate: e lo si fa da decenni, tanto è che le "rimpatriate" aziendali - rare - vengono pagate in minima parte con fondi dell'Azienda. La cultura: hai un concetto molto bizzarro della cultura, se affermi che essa può essere fatta solo all'Università: io non sono laureato, ma sento, ripeto immodestamente, di avere una giusta dose di cultura, ovviamente migliorabile. Cultura è saper interagire con gli Altri, senza preconcetti e ideologismi; è anche saper "criticare", senza cieche e becere idee precostituite, il mondo che ci circonda e le sue manifestazioni. Il referendum: ma sai leggere? scusa la mia non voluta aggressività: io ho scritto che è il modo, a mio avviso RISCHIOSO per tutti, per operare delle modifiche ad una legge promulgata.

Depinto usa la demagogia, ovvero prende un esempio negativo e lo generalizza. Il problema con Depinto è che prende l'esempio sbagliato. Parliamo di informatica di bari: - su cinquanta docenti i nomi che si ripetono sono solo due e si ripetono per una sola volta. - laboratori di informatica: a) lauree triennali: quattro laboratori , pagati dagli studenti, (cento postazioni); b) dieci laboratori di ricerca per la laurea specialistica, questi ultimi sono pagati sui fondi personali che vengono ottenuti tramiti finanziamenti europei etc etc.. - Non esiste una facoltà di informatica nè a bari nè in italia nè nel mondo. A Bari: Esiste una facolta di scienze matematiche etc. Quest'ultima a livello di ricerca si divide in dipartimenti e a livello didattico in corsi di laurea. A bari esistono tre corsi di laurea triennali in informatica che si distinguono per i corsi del terzo anno e una laurea biennale specialistica. La divisione in tre corsi di laurea differenti è stata permessa dal ministro moratti. I tre corsi di laurea hanno come iscritti al primo anno 400 (+ o -) studenti. Quindi se ci fosse un solo corso di laurea dovremmo avere per il primo anno i corsi a, b, c, d. Nel nostro caso, invece, abbiamo solo tre corsi uno per laurea. Nel nostro caso si risparmia un corso. Si potrebbe discutere se è meglio avere un solo corso di laurea o tre differenti, la mia opinione è che è meglio averne uno ma la moratti..... - Passiamo ai libri, credo che solo un docente di informatica abbia adottato un suo libro, che si trova dovunque fotocopiato, con grande gioia della casa editrice. Per il resto, gli studenti hanno una grossa abilità a trovare tutto sulla rete, non per niente stanno studiando informatica. Inoltre la biblioteca di informatica ha piu copie di tutti i libri di testo e di quelli consigliati con possibilità di pestito per tutti gli studenti. - Corsi di 15 persone: ogni docente ha un corso fondamentale (12 crediti, con piu o meno cento persone), gli altri corsi, che un docente ha, sono a titolo gratuito (non pagati). In questi corsi ci possono essere pochi studenti, in realtà questi sono i corsi dove si impara il "mestiere" perchè il contatto con il docente è reale e diretto e non in una grande aula con tanti studenti e con alcuni di loro che non sanno neanche di stare in un corso di laurea. Ora farò il demagogo: Problemi ci sono, non sono tutte rose e fiori, infatti depinto è stato iscritto al corso di laurea in informatica ed era convinto di stare nella facolta di informatica, questa è colpa dei docenti sicuramente. Depinto conosce informatica di bari come l'avvocato (abilitazione a regio calabria) gemini conosce l'università. Faccio notare che l'ultima affermazione è una affermazione demagogica, prendo un cattivo esempio e generalizzo. Devo dire che le posizioni di depinto sono cosi poco ragionate che mi chiedo: I) perchè diavolo sono tornato ad insegnare in italia ; II) se depinto è stato un mio studente dove ho sbagliato. Per concludere: ci sono anche docenti che prima di fare i docenti si sono divertiti a buttarsi da un aereo e a servire il proprio paese in altre forme un pochino più movimentate. Quindi se depinto vuole verificare la mia personale mancanza di qualcosa sono a sua disposizione. Se invece crede di essere andato oltre al lecito nelle sue affermazioni .....
sig. De Pinto, ma di dove ti viene tutto questo astio? Sembra che tu sia in possesso di tutte le verità cosmiche. Per bacco che statura d'uomo. Spero per te, con quello che scrivi sui Docenti, che con la scuola di ogni ordine e grado tu abbia finito. Continuo a leggere nei tuoi interventi parole come cavolate, cineforum, manifestazioni pro MARX (abbi un pò di rispetto, se ne sei capace, di Pensatori che hanno fatto la storia dell'Umanità, nel bene e qualche volta anche nel male). La cultura è una cosa seria! La scuola e l'educazione non possono essere omologate in un unico pensiero. E' sicuramente vero che i bambini della scuola primaria non possono avere ancora opinioni ferme, tuttavia, non mi pare che i Genitori che protestano siano mezzi deficienti. I tagli ci sono eccome: la capziosità delle opinioni di coloro che, distorcendo la realtà, affermano che nella, ormai legge 133, non ci sono tagli, è evidente, se guardi bene. Hanno ragione e torto contemporaneamente. Infatti nella 133 non sembra vi siano "tagli"! I tagli li ha già fatti la Finanziaria (vedi l'andamento quadriennale dei trasferimenti alle Università e ricerca, oltre alla drastica riduzione del "turn-over": di questo esporrò la mia opinione in altra sede). Il ministro Gelmini ha dovuto - mia opinione - adattare il Decreto alla nuova realtà di bilancio. Alcune "opzioni" della 133 potrebbero essere condivisibili, ma a causa della incuranza del Governo ad affrontare democraticamente l'iter, ascoltando e valutando le eventuali proposte/obiezioni, siamo arrivati a ciò, la paralisi. E poi: PERCHE' IL DECRETO?, In una Socità cosiddetta civile, il Decreto è uno strumento eccezionale, stante l'esistenza, almeno in Italia di due rami di Parlamento, dove si DEVE discutere, ascoltando tutte le opinioni. Io sono ormai nella seconda fase della mia vita, ma ti assicuro che a volte, temo per il futuro!. Un garbato invito: cerca di essere più rispettoso delle Persone e delle opinioni che a te sembrano difformi: tutte le opinioni SONO rispettabili, compresa la tua.

Punto primo: il decreto gelmini nn tocca per nulla ne scuole superiori ne università. Quindi una manifestazione fatta dagli studenti superiori e universitari contro la gelmini è assolutamente inadeguata in quanto tale decreto non non parla assolutamente di loro. Nel decreto di cui sopra si parla di introduzione del 7 in condotta (siete contrari a questo provvedimento???) e di varie modifiche della scuola elementare. Caso mai si protesta contro la legge finanziaria in cui ci sono tagli alle spese universitarie. E su questo si può essere daccordo. Ma i soldi per la ricerca universitaria cari amici ci sono e anche in abbondanza. Se solo si abolissero tutti quei corsi mono alunni creati ad hoc per qualche prof. compiacente che dell'universita e dello studio se ne frega sapete quanti soldi si libererebbero per la ricerca? Se invece di organizzare cineforum del cavolo o assemblee sul bene che fanno gli animali dentro casa o altre cavolate su cui le varie associazioni degli studenti universitari (che di solito sono esponenti di partiti sia di destra che in maggior parte di sinistra)che hanno un costo tanto da essere deliberate dal senato accademico, i soldi per la ricerca uscirebbero. Non è giusto sperperare i soldi pubblici per organizzare manifestazioni pseudo-universitarie sulla grandezza di marx. Quanti sprechi ci sono nelle università a cominciare da quella di Bari. Ho frequentato per poco tempo la facoltà di informatica di bari e controllate in quella facolta cosa succede. Ci sono solo 3 o 4 cognomi tra parenti amici e figli di.... Per i laboratori di informatica non ci sono i soldi ma a suo tempo per creare la facoltà di informatica e tecnologie multimediali (accanto alla facoltà di informatica) si. Sapete che differenza ci passa tra le 2 facoltà? Nulla (controllate pure gli esami e i programmi e vedrete che erano solo invertite alcune materie di semestre) eppure èra un corso frequentato da appena 15 persone. E' vergognoso. Questi sono gli elementi di spreco su cui bisognerebbe protestare. Perchè non lo fate? Perchè non ci si lamenta del fatto che i signori docenti chiedono il proprio libro da autografare agli esami? Non vi rode vedere come assistente il nipote di un altro docente? Be a me si e io farei marce infinite per questo. Altro che tagli. Sveglia ragazzi che state spalleggiando quei docenti che meriterebbero un calcio nel sedere visto che di grandi intellettuali e grandi scienziati anche giovani l'italia ne è piena. Mi auguro che la censura non cada su di me come al solito quando una parte si sente attaccata. Ma mi piacerebbe che qualche docente universitario si facesse sentire qui. Ma le palle per quella categoria sappiamo che non ci sono!!!!!!!
caro gaetano de pinto, ho l'impressione che tu stia un pò troppo generalizzando. nel precedente articolo firmato da Giacomo Pisani ha criticato i menifestanti perchè la scuola non si fa in piazza. nulla d più errato. dello scempio che della scuola si sta facendo attraverso legge 133 e legge 137, di deve parlare. tutti devono sapere che ci stanno rendendo ignoranti. e la storia insegna che l'ignoranza è il primo passo verso il degrado sociale e il consenso a tutti i costi. io voglio una formazione libera e adeguata agli standard europei ed mondiali. voglio continuare il lungo perscorso di studi che ho cominciato e concluderlo dignitosamente senza dover pagare tasse eccessive a causa dei tagli di 7.8 miliardi di euro previsti dalla legge 133. tu parli da persona al di sopra delle parti. tu parli imbottito di nozioni che hai evidentemente ascoltato in un programma televisivo ( e l'ho visto anche io ieri sera). tu dici:" Ma dai su i politici dovrebbero fare i politici e lasciare le proteste degli studenti agli studenti. Vergognatevi signori politici. " . si da il caso che io ho votato i politici e pretendo che ce ne sia qualcuno che si faccia carico delle mie opinioni e dei miei manifesti disagi. fare il politico vuol dire rappresentare il popolo prima di tutto. non c'entra nulla che Emiliano e Vendola siano di sinistra. fossero stati di destra la loro presenza sarebbe stata benaccetta comunque nel corte di ieri. e poi scagli la pietra contro i professori e le loro parentele. e che tu che hai fatto a tal proposito? hai sporto denuncia? hai sollevato il caso? spero di si. avresti un elemento in meno per essere considerato in ignavo.

Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet