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Alunni e docenti dell’Istituto Ferraris di Molfetta a Strasburgo per la mobilità del progetto Erasmus+
04 aprile 2022

 MOLFETTA - Si è svolta a Strasburgo dal 21 al 26 marzo la seconda e ultima Mobilità del progetto Erasmus+  “Living in the age of migration – knocking on doors – knocking down prejudices” un partenariato tra l’IISS “G. Ferraris” di Molfetta, la StädtischeAdolf-Reichwein-Gesamtschule di Lüdenscheid (che ne è  l’Istituto Coordinatore),  l’Escola Secundária Rainha Dona Amélia  di Lisbona e l’Ekonomska i trgovacka skola di Dubrovnik.

La scelta di concentrare in un unico meeting le tre mobilità differite a causa della pandemia, si è rivelata appropriata per la persistenza della stessa.

Anche la scelta di chiedere alla Agenzia Nazionale dell’Istituto Coordinatore del progetto di svolgere il Meeting nella città di Strasburgo ci è parsa più che mai opportuna, per avere una migliore conoscenza ed un rapporto diretto con le Istituzioni Europee. Tale tipologia di Meeting ha dato inoltre la possibilità a noi Partner di elaborare la Mobilità in modo congiunto. Ognuno infatti ha fornito un proprio apporto nell’organizzazione del Meeting, a seconda dei propri contatti diretti o instaurati nella fase preparatoria del Meeting; contributi di idee sono provenuti da tutti i partecipanti, studenti e docenti o dirigenti scolastici accompagnatori, a seconda delle proprie competenze.

La delegazione è stata composta da Gioele Minafra (4AI), Giovanni Gadaleta (4BL), Alessandra Di Niso (4DL), Giorgio De Palma (4AL), Enrico Salvemini (4AL), Alessio Messina (4CL), Chiara Altamura (4DL), accompagnati dai proff. Francesco del Vescovo (docente di contatto del progetto per il nostro Istituto), Vincenzo Russo e Isabella Fasciano.

Il primo giorno sì è visitato Il Consiglio d’Europa, principale organizzazione mondiale di difesa dei diritti dell’uomo che, a partire dal 16 marzo, a seguito della esclusione della Russia dallo stesso non è più costituita da 47 membri ma da 46.

Sono stati quindi illustrati i suoi principali obiettivi ed il suo operato, basato sulla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, da cui discendono le Convenzioni ed i trattati firmati successivamente dai suoi Stati membri.

E’ stato quindi concesso un question time durante il quale ci si è soffermati, oltre che sui principali successi e limiti del C.d.E, sulle questioni di stretta attualità e sui traguardi futuri  di tale organizzazione.

Il pomeriggio si è svolta una Caccia al tesoro mobile autoguidata  che si è rivelata  (per gli  studenti che sono subentrati a coloro che hanno dovuto abbandonare il progetto a causa della  conclusione del proprio percorso scolastico)  un opportuno  icebreaker per far conoscere subito tra di loro, grazie  alla creazione di gruppi misti, i partecipanti al meeting, nonché i principali luoghi di interesse della città di Strasburgo.  

Il giorno seguente si è svolta la visita del Parlamento Europeo, unica  istituzione dell'UE eletta direttamente dai cittadini europei, con la sua composizione,  funzione ed organizzazione,  illustrate in modo efficace tramite audioguida.

Il pomeriggio si è approfondita la conoscenza della Città con una visita alla Cattedrale e con un  giro in battello con audioguida sull’Ill, che ha permesso di conoscere i luoghi più importanti della  capitale alsaziana, ovvero  il quartiere della Petite France  con le sue tipiche  case a graticcio (inserito  dal 1988 nel patrimonio dell'UNESCO),   la "Neustadt",  chiamato anche quartiere tedesco o quartiere imperiale (inserito nel patrimonio mondiale dell’umanità nel 2017)  e  il quartiere delle istituzioni europee. 

Giovedì 24 Marzo si è svolta la visita della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Dopo essere stati accolti dalla sig.ra Martina Dervaux, dell’Unità Visitatori, è stato presentato un video che   ha spiegato il funzionamento della Corte, descrivendo le sfide che essa deve affrontare e mostrandone l’ampio spettro di attività attraverso casi emblematici tratti dalla sua giurisprudenza.  Siamo stati quindi accolti in Sala Udienze dall’avv. Ana Maria Duarte, che ci ha illustrato come vengono trattati i ricorsi presenti alla  CEdDU.  Successivamente abbiamo seguito l’iter procedurale dei ricorsi dal punto di vista del Giudice Ana Maria Guerra Martins;    infine ci è stato illustrato dal Vice–Cancelliere della CEdDU, Abel Campos, un bilancio dei conseguimenti  e dei traguardi che devono essere raggiunti in futuro da questa Istituzione. 

Nel pomeriggio  sì è svolto un workshop nel Parco dell’Orangerie, durante il  quale sono state svolte attività di meditazione sui sentimenti provati dai rifugiati di guerra in modo  particolare e sono state cantate canzoni dedicate alla pace.     

L’ultima giornata del Meeting si è svolto,  presso lo “European Youth Centre” di Strasburgo, un Seminario durante il quale  sono state svolte le seguenti attività:

  • Brevi presentazioni delle Città e delle scuole dei Partner;
  • Istruzioni per la realizzazione di un e-book nel quale ogni Partner deve realizzare un capitolo dedicato ai prodotti realizzati nell’arco dei 3 anni di durata del progetto (a cura della prof.ssa Theresia Vogel);
  • Attività ludiche con Kahoot sulle  Istituzioni Europee  (attività organizzata dalla prof.ssa  Nataša Cica);
  • Brainstorming e ricerca sul titolo del progetto: “Living in the age of migration – knocking on doors – knocking down prejudices”;
  • Attività di riflessione sui seguenti aspetti: migrazioni nel triennio di svolgimento del progetto;  eventi recenti;  ruolo assunto dall’UE nel corso di tali eventi;  cambiamenti intercorsi nel triennio e attuale situazione nei paesi dei Partner.
Nel corso della presentazione degli esiti dei gruppi di lavoro una delle nostre alunne, Chiara Altamura, ha descritto le attività svolte nel corso dell’ultimo assemblea di Istituto dell’IISS “G. Ferraris”, durante la quale tre ragazzi di una famiglia ucraina, Olesia, Marta e Bogdan, hanno illustrato e descritto gli orrori vissuti in questo periodo di guerra dagli abitanti della propria nazione.

Il meeting si è concluso con l’esecuzione e la spiegazione del significato di una canzone italiana dedicata alla pace  da parte di Giorgio de Palma, “L’Isola che non c’è” di Edoardo Bennato.

Ragazzi e docenti e accompagnatori, che  hanno espresso un elevatissimo grado di soddisfazione per l’esperienza vissuta, ringraziano il D.S. prof. Luigi Melpignano per la sentita condivisione dei molteplici obiettivi del progetto, in primis quello di promuovere le Mobilità come abito mentale degli attuali cittadini europei, sia per acquisire un valore aggiunto nel mondo del lavoro che per contribuire a costruire l'Unione Europea,  una delle più importanti e ambiziose "cattedrali" degli ultimi decenni.    

 

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