Alter Chorus e Fanfara dell’Aeronautica concedono il bis a Gioia del Colle
Dopo il grande successo dello scorso anno ritroviamo di nuovo l’Alter Chorus di Molfetta, la Fanfara del Comando Scuole 3ª Regione Aerea di Bari e il soprano Marilena Gaudio protagonisti dei festeggiamenti natalizi in musica del 36° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare nella serata dello scorso 18 dicembre presso l’aeroporto militare di Gioia del Colle, dove ha sede questo importante e valoroso reparto militare impegnato in attività di sorveglianza e difesa dello spazio aereo di interesse sia nazionale che NATO, nonché in operazioni di prevenzione e gestione delle crisi internazionali. La Marcia d’Ordinanza dell’Aeronautica composta dal Cap. Di Miniello, eseguita ad inizio concerto come da protocollo militare, ha fatto da apripista a un programma musicale di gran pregio e ben assortito, tra opera lirica, composizioni contemporanee e intramontabili classici natalizi, che non ha mancato nemmeno questa volta di esaltare le migliori peculiarità del rinomato coro lirico molfettese, diretto con ricercatezza dal prof. Antonio Allegretta, della importante orchestra di fiati, condotta con estro dal M° P.M. Lgt. Nicola Cotugno, e della pregiata cantante lirica anch’ella nostra concittadina, realtà tutte e tre legate da una proficua e consolidata collaborazione. Precisione, lucentezza e vivacità sono state le principali caratteristiche della Fanfara nella sua interpretazione della overture dell’operetta Cavalleria leggera di Franz Von Suppè, primo brano in scaletta. Caratteri questi emersi anche nell’esecuzione della Conga del Fuego Nuevo, composta dal musicista messicano Arturo Màrquez ispirandosi a stili e forme musicali della sua terra, dando altresì conferma della grande versatilità musicale di questa formazione orchestrale. Nitore, accuratezza e ardore è quanto si è ritrovato nell’esecuzione dell’Alter Chorus di due capisaldi operistici corali verdiani, il coro degli zingari Vedi le fosche notturne spoglie in apertura della seconda parte de Il Trovatore e il coro degli schiavi ebrei Va pensiero sull’ali dorate dal Nabucco. Perizia, raffinatezza e profondità sono stati gli aspetti distintivi dell’interpretazione offerta da Marilena Gaudio di due tra le più grandi arie per soprano del melodramma italiano: Casta diva dalla Norma di Bellini, eseguita insieme ad un coro solenne e ben inquadrato, e la brillante aria di Musetta Quando men vo dalla Boheme di Puccini. Momento centrale del concerto è stata la pittoresca ed espressiva esecuzione da parte della fanfara, del coro e del soprano del medley Moment for Morricone, arrangiato da Johan de Meij mettendo insieme alcuni dei principali temi delle colonne sonore che il compositore romano premio Oscar alla carriera ha scritto per i western di Sergio Leone Il buono, il brutto e il Cattivo e C’era una volta il west. Brano questo che ha fatto da spartiacque del programma musicale, conducendo questa serata alla parte prettamente natalizia con le suggestive esecuzioni di due classici come Silent night e White Christmas con soprano e coro e l’esplosione gioiosa di A Christmas Dance Party, potpourri strumentale in chiave swing di arie natalizie da tutto il mondo che la Fanfara ha eseguito in chiusura della scaletta ufficiale. Dopodichè il Col. Emanuele Spigolon, comandante del 36° Stormo, nel rivolgere il suo messaggio di auguri si è fatto portavoce del gradimento e dell’entusiasmo per questo concerto di tutto il personale della compagine militare e delle loro famiglie presenti in sala, rinnovando i sentimenti di stima nei confronti di tutti gli esecutori e reclamando il bis d’obbligo concesso con una spumeggiante Jingle bells rock. L’Inno Nazionale di Mameli ha poi posto il sigillo a una performance di gran pregio, resa ancora più significativa dal fatto che coro e fanfara non si incontravano esattamente dall’analogo concerto natalizio dello scorso anno, così come il M° Lgt. Cotugno ha puntualizzato nel suo intervento di ringraziamento, cogliendo l’occasione per porre in evidenza come questo fatto si sia rivelato la dimostrazione tangibile della universalità e immediatezza del linguaggio musicale, in grado di porre subito in sintonia le persone e farle sentire unite tra di loro. © Riproduzione riservata