MOLFETTA - Dopo i Giovani Democratici del PD, anche il Presidio di Libera di Molfetta interviene sull’allarme sicurezza che “Quindici” lancia da tempo, per l’aumento degli incendi di auto e della criminalità, con la diffusione dell’illegalità, ignorata dall’amministrazione comunale di centrodestra e dal sindaco Antonio Azzollini.
Ieri “Quindici” ha chiesto l’intervento del prefetto, “Libera” chiede l’istituzione di un osservatorio che monitori i fenomeni criminosi della città.
«Il Presidio di Libera Molfetta – dice un comunicato -, all’indomani degli ennesimi atti incendiari consumatisi in città, esprime molta preoccupazione per la crescente attività criminosa presente a Molfetta. E’ un fenomeno che interessa la nostra comunità da parecchi anni e sta aumentando in maniera esponenziale.
Crediamo che, in merito, non ci sia mai stata un’attenta lettura, o analisi, da parte di coloro che, in primis, dovrebbero essere garanti della sicurezza e non siano state individuate forme di intervento, oggi, urgenti e necessarie.
Riteniamo sia prioritario un Consiglio Comunale tematico che affronti il problema alla radice. Come Presidio proponiamo un’azione che veda il coinvolgimento delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei cittadini con la creazione di un osservatorio che si occupi di monitorare questi ed altri fenomeni criminosi presenti nella città, non ritenendo sufficiente il richiamo ad un potenziamento dei presidi di polizia (così come è stato prospettato).
Un’efficace azione congiunta, ispirata al rispetto delle leggi ed al senso civico, rappresenterebbe un passo importante per una città che, a nostro parere, con i suoi atteggiamenti di indifferenza e relative omissioni incoraggia di fatto la criminalità.
Questi suggerimenti possono rivelarsi un fastidio specialmente quando i destinatari dovrebbero trovare una soluzione definitiva o, quantomeno, efficace per fronteggiare un problema diventato troppo evidente e “scomodo”.
Il Presidio di Libera Molfetta ritiene che il miglior modo per affrontare questa difficile situazione vada ricercato nel richiamo alla responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, sia politici che cittadini, e nel riportare all’interno dei luoghi di lavoro e nel quotidiano, comportamenti onesti, corretti e legali; nell’avere fiducia verso le forze dell’ordine e collaborare con esse per la prevenzione di fenomeni delinquenziali; nel costruire insieme, nelle scuole, nell’associazionismo, nei partiti, nelle famiglie un percorso di cittadinanza attiva che parta dall’esercizio della legalità e dal rispetto per i beni comuni.
Siamo certi che, se tutti assumessimo questo impegno e promuovessimo un’azione di educazione civica permanente, cresceremmo insieme in responsabilità e consapevolezza, verso una città più vivibile».