Recupero Password
Acquedotto Pugliese, lunedì prossimo possibili disagi anche nell'abitato di Molfetta L'ente ha inviato al Comune un avviso circa possibili disagi nella fornitura di acqua alle utenze presenti sul territorio regionale
24 ottobre 2008

MOLFETTA - L'Acquedotto Pugliese ha inviato una comunicazione al Comune di Molfetta nella quale si informa che l'Autorità competente alla gestione degli invasi in Basilicata ha ritenuto necessario ridurre ulteriormente le dotazioni idriche assegnate ad Acquedotto Pugliese dall'invaso di Monte Cotugno per consentire una maggiore durata della ridotta scorta idrica attualmente presente nello stesso. Pertanto, a partire da lunedì, 27 ottobre, su tutto il territorio pugliese, saranno anticipate alla mattina le quotidiane manovre di regolazione idraulica che dureranno fino alle prime ore del mattino successivo. Disagi saranno avvertiti soprattutto dalle utenze ubicate nelle zone alte degli abitati, negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo. In particolare, l'Acquedotto Pugliese, per effettuare interventi di miglioramento del servizio idrico nell'abitato di Molfetta, dovrà sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica lunedì 27 ottobre 2008. La sospensione avrà la durata di circa otto ore, a partire dalle ore 8,00 del giorno 27 ottobre, con ripristino alle ore 16.00 dello stesso giorno. Per limitare i disagi, Acquedotto Pugliese, assicurerà un servizio integrativo di fornitura d'acqua mediante autobotti, che verranno dislocate in via Einaudi, via La Malfa e via Papa Monti. Disagi potrebbero manifestarsi anche al ripristino dell'erogazione, soprattutto da coloro che risiedono nelle zone alte dell'abitato e sono sprovvisti di impianti privati di accumulo (autoclavi). Acquedotto Pugliese raccomanda a tutti i cittadini di razionalizzare al massimo i consumi, evitando ogni possibile forma di spreco. I consumi, infatti, costituiscono in queste particolari condizioni una variabile fondamentale per l'equilibrio complessivo del sistema. Ecco alcuni consigli per favorire il risparmio dell'acqua in casa: non lasciar scorrere l'acqua del rubinetto anche quando non serve mentre ci si lava i denti o ci si rade la barba; preferire la doccia al bagno, si risparmiano anche 100 litri per volta; non utilizzare acqua potabile per lavare le automobili; non innaffiare le piante con l'acqua potabile. Riciclare, ove possibile, l'acqua del lavaggio delle verdure per le piante d'appartamento; utilizzare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico; munire i rubinetti di riduttore di flusso in modo da ridurre l'uscita dell'acqua; far controllare spesso gli impianti domestici da personale specializzato; se, con tutti i rubinetti chiusi, il contatore gira, chiamare una ditta specializzata che sia in grado di controllare eventuali guasti o perdite nella tubatura; controllare il rubinetto a galleggiante del wc per verificare che non ci siano perdite.
Autore:
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
A cavallo fra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso, presso l'allora Istituto di Ricerche Breda (gruppo EFIM) di Bari, per conto del CNR, un team di tecnici, (me compreso e ne ricordo alcuni: V. Magri, T. Songa, A. Alto - già magnifico Rettore dell'Università di Bari e poi Rettore del Politecnico - G. Avenia, G. Monopoli, G. Ficco ed altri) faceva ricerche integrate sulla dissalazione dell'acqua di mare, con un impianto sperimentale "multiflash". Era ricerca pura: l'acqua dissalata - con conducibilità di meno di 50 microS (estremamente pregiata), veniva per lo più utilizzata per irrigare, se non scaricata in fogna. Erano studi pionieristici, perchè allora, con lungimiranza per una futura, certa carenza d'acqua, si preconizzava una vasta industrializzazione e diffusione di tali impianti che potevano flessibilmente anche essere alimentati da energia di ...scarto (calore residuo di siderurgia, impianti termoelettrici, ecc.), con efficienze economiche ed ambientali impensabili. Fino a qualche anno fa, dalla tangenziale di Bari si notavano ancora i ruderi del dissalatore... poi hanno costruito credo la struttura di Decathlon! Per la verità ci si cimentava anche in altri sistemi di dissalazione: elettrodialisi, osmosi inversa, scambio ionico ecc. Era la ricerca giusta nel posto giusto: il SUD povero di acqua utilizzabile subito ma ricchissima di acqua da demineralizzare (falda freatica). Perché, allora chiedo ai Politici del tempo ed a Quelli di oggi, non si riprende il cammino interrotto?, che secondo me era arrivato a buon punto. Mi si dirà: Ehh ma ci vorranno anni. Ver, ma fra qualche anno, scoppierà (Dio non voglia)la III guerra mondiale.. per l'acqua.
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2023
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet