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A rischio il servizio di trasporto scolastico dei disabili l'Upi Puglia chiede un incontro urgente alla Regione
15 giugno 2010

BARI - Avviare un'azione congiunta di tutte le Province pugliesi per affrontare il problema del finanziamento del servizio di trasporto scolastico dei disabili e chiedere un incontro urgente alla Regione Puglia.
E' quanto è stato deciso oggi nel corso del Comitato Direttivo dell'Upi Puglia, presieduto dal Presidente, Francesco Schittulli (foto), e composto dai rappresentanti di tutte le Province pugliesi al fine di fare chiarezza sul futuro del servizio di trasporto dei disabili per la scuola secondaria superiore di competenza delle Province, in base alla legge n. 4 del 25 febbraio 2010, con il concorso finanziario della Regione Puglia.
"Ancora non è chiaro - hanno sottolineato, all'unanimità, i rappresentanti dell'Upi Puglia - in che misura la Regione Puglia contribuirà economicamente ad assicurare tale servizio primario e, tenendo conto della manovra fiscale e dei trasferimenti agli Enti Locali già ridotti da parte della stessa Regione Puglia in materia di servizi socio-assistenziali, siamo realmente preoccupati".
"Secondo una prima stima fatta dalla Provincia di Bari - ha affermato il Presidente Schittulli - per assicurare questa prestazione nei 41 Comuni del territorio occorrerebbe 1 milione e 100 mila euro. Una spesa che non siamo nelle condizioni di sostenere.
Di qui la necessità di avere la garanzia di un adeguato contributo da parte della Regione Puglia per evitare ritardi nell'avvio del servizio che obbligatoriamente dovrà partire il 1 settembre prossimo".
L'Upi Puglia ha, quindi, rinnovato la richiesta di un incontro urgente con il Presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola.
 

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La manovra economica del governo taglia di netto i fondi per il Trasporto pubblico locale, ben 214 milioni di euro in Puglia solo nel 2011, ma allo steso tempo ci regala una efficiente macchina del tempo, quella per poter tornare indietro di anni fino a quando, in Puglia, i servizi di trasporto per lavoratori e studenti pendolari erano quasi assenti. E adesso, dopo aver compiuto passi da gigante negli ultimi anni grazie al costante impegno della giunta Vendola, il Trasporto locale rischia di dover subire una brusca battuta d'arresto. Il cui primo effetto sarà l'impossibilità per la Regione Puglia di finanziare gli sconti sugli abbonamenti per migliaia di pendolari, studenti e lavoratori, che ogni giorno si spostano in Puglia per andare a guadagnarsi da vivere, e a studiare per avere un futuro migliore. Inoltre, le aziende dei trasporti saranno costrette ad aumentare i prezzi dei biglietti. Dunque Regioni, Province e Comuni dovranno fare una scelta: ridurre il servizio di trasporto o aumentarne le tariffe. Se il Comune di Bari, ad esempio, non ricevesse più i finanziamenti dalla Regione, non potrebbe più cofinanziare l'attività dell'Amtab, l'azienda di trasporto pubblico urbano. Il che significherebbe una diminuzione del numero di corse e mezzi, con il conseguente allungamento dei tempi d'attesa, rendendo il trasporto pubblico meno appetibile. E spostando tutte le quote di pendolari, recuperate negli ultimi anni, dal trasporto pubblico a quello privato e più inquinante delle automobili.



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