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A rischio il “Patto territoriale”, nessuno attinge ai fondi disponibili 80 miliardi per 49 iniziative imprenditoriali, 305 nuovi posti di lavoro
15 giugno 2000

di Francesco del Rosso Ammonta a 80 miliardi il “Patto specializzato per l’agricoltura e pesca”, approntato dal Patto Territoriale “Conca barese”, all’esame ora del ministero del Bilancio e della programmazione economica. Quando nell’agosto ’99 fu emanato il bando furono presentate 63 iniziative, divenute poi 61 per la rinuncia di 2 imprese. Da gennaio 2000, la società Tecnopolis di Bari, per incarico del Consorzio sviluppo “Conca barese”, ha seguito tutta l’istruttoria tecnica e burocratica, ritenendo ammissibili 58 progetti, stilando una graduatoria. Considerato che il finanziamento complessivo da parte dello Stato, non può superare i 60 miliardi, e che i progetti avanzati dai Comuni del Patto ammontano a 21,5 miliardi, i restanti 37,5 miliardi potranno finanziare 49 iniziative, quindi 9 aziende rimarranno a bocca asciutta. Non è escluso però che nelle valutazioni del ministero, il numero possa ulteriormente ridursi. Complessivamente tutto l’investimento ammonta a 80 miliardi e quindi saranno 20 i miliardi che i privati investiranno, per un impatto occupazionale di 305 unità lavorative. Importanti sono i progetti presentati dai vari Comuni e riguardano la realizzazione di alcune infrastrutture indispensabili per il decollo del comparto agroalimentare e la pesca. Per quando riguarda la nostra città, il Comune ha presentato due progetti, uno per l’agricoltura e l’altro per la pesca. Per il comparto agricolo, l’iniziativa riguarda il completamento (2° lotto), del nuovo mercato ortofrutticolo, la cui struttura comincia a prendere forma. L’obiettivo è di offrire uno spazio attrezzato per il completamento delle attività legate al settore ortofrutticolo e consentire ai produttori di lavorare, confezionare, conservare e commercializzare il prodotto nello stesso luogo. Progetto pesca Per il settore pesca, il progetto elaborato dal Comune è finalizzato alla creazione di nuovi posti ormeggio per i pescherecci, che sono fortemente penalizzati sia dalla presenza sempre più consistente di navi mercantili, sia dalla inadeguatezza della banchine, e sia dai bassi fondali, soprattutto della banchina “San Domenico”, che per la vicinanza del mercato ittico, dovrebbe essere il naturale ormeggio per i pescherecci. Il progetto prevede la realizzazione di un pontile galleggiante a ridosso della banchina “San Domenico”, in tal modo si potrà prolungare la banchina fino al tratto più sporgente (6,4 metri). Perpendicolarmente alla banchina galleggiante, sono previsti ulteriori 3 pontili galleggianti e modulari lunghi 81,88 metri (pari a 23 moduli di 3,56 metri). La modularità dei pontili e il particolare sistema di giunti di interconnessione, consente di ampliare a piacimento la capacità ricettiva del sistema con l’innesto di ulteriori pontili perpendicolari a quelli previsti. Inoltre per rendere sicure le operazioni di attracco e la movimentazione delle merci, sono previste le realizzazioni degli impianti di illuminazione lungo le banchine “Seminario” e “San Domenico”, idrico, antincendio, oltre all’installazione di prese elettriche. Insomma gli strumenti di programmazione negoziata continuano a stimolare la progettualità delle realtà locali. Un attivismo pubblico e privato che rischia però di essere mortificato. E’ passato un anno dall’approvazione del Patto Territoriale “Conca barese”, ma per una serie di ragioni tecniche e burocratiche, nessun progetto, né pubblico né privato, ha finora attinto ai fondi disponibili. Non vorremmo che per la troppa fraginosità delle procedure di erogazione dei fondi stanziati, la programmazione negoziata (contratti d’area, accordi di programma e patti territoriali), si riveli inadeguata e quindi una cocente delusione. Progetti privati Iniziative produttive proposte Investimento totale onere per lo Stato N° 49 58.715 milioni 37.479 Interventi infrastrutturali proposti (in ordine di graduatoria) Comune promotore Progetto Costo investimento (in milioni) Giovinazzo Sistemazione rete viaria rurale 285 Giovinazzo Adeguamento infrastrutture per la pesca 715 Bisceglie Mercato cerasicolo 1.220 Molfetta Realizzazione di 3 pontili e urbanizzazione banchina “Seminario” 1.405,4 Bisceglie Sistemazione strade rurali 1.580 Palo del Colle Ammodernamento rete viaria rurale 1.597 Molfetta Nuovo mercato ortofrutticolo 2° lotto 2.486,9 Ruvo di Puglia Sistemazione rete viaria rurale 3.000 Bitonto Costruzione mercato ortofrutticolo 3.996,2 Terlizzi Centro servizi per la floricoltura 6.200 Totale 22.485,5 Che cos’è il Patto territoriale Il Patto territoriale, insieme al Contratto d’area e Contratto di programma, è uno degli strumenti previsti dalla L. 662/96, per attivare la cosiddetta “programmazione negoziata”, per favorire lo sviluppo economico, partendo dalle vocazioni territoriali, in un contesto ecosostenibile. L’idea di fondo della legge è che si deve partire da un’intesa dei soggetti che, a vario titolo, hanno la responsabilità di promuovere lo sviluppo e di canalizzare risorse verso obiettivi di crescita economica e sociale. Il limite temporale del patto è di 48 mesi. Gli aiuti in conto capitale arrivano fino al 60% dell’investimento complessivo, per il resto le banche del Patto offrono finanziamenti o a tasso agevolato. Inoltre tutte le imprese che risiedono nel territorio, quindi anche quelle non finanziate dal Patto, possono usufruire delle agevolazioni previste dalla L. 314/95 in materia di benefici fiscali per le assunzioni. Consorzio per lo sviluppo dell’area “Conca barese” s.r.l. Capitale sociale: 100.000 Euro Sede legale: Piazza Municipio Molfetta Consiglio di amministrazione. Presidente: Guglielmo Minervini (Sindaco di Molfetta) Consiglieri: Mariano Caputo (vice-presidente), Lia Caldarola (Sindaco di Ruvo), Francesco Napoletano (Sindaco di Bisceglie), Antonio Schinaia (Sindaco di Palo del Colle), Domenico Pietro De Palo (Assessore Attività produttive di Bitonto), Giuseppe Mazzitello Prefetto di Bari (rappresentante della Camera di Commercio), Mariano Caputo (Consorzio Asi), Carmelo Martena (Banca del Salento), Biagio Mastromatteo (Ass. Piccole Imprese).
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