Recupero Password
A Molfetta insieme verso il traguardo Pace La non violenza come stile di vita
31 gennaio 2017

MOLFETTA - Anche la nostra Diocesi aderisce al messaggio per la 50esima giornata mondiale della pace lanciato da Papa Francesco – “Fate della non violenza uno stile di vita”- marciando per i quartieri della città con la speranza che questo momento di solidarietà e condivisione si rinnovi ogni anno.

L’iniziativa si suddivide in tre momenti: nell’introduzione, che comprende la lettura del messaggio del Papa e l‘impegno di due giovani rappresentanti che, a nome della comunità, rivolgono delle preghiere per tutti coloro che non godono dell’unica vera linea del progresso umano, la pace, si conclude con la testimonianza di chi, avendo conosciuto altre realtà, sa cosa significa essere vittima di violenza.

Un profugo afghano, attualmente ospite presso una parrocchia di Bari, racconta come, dopo aver lasciato la sua terra nel mezzo dei suoi studi, si è dovuto trasferire in Italia, dove ha trovato associazioni che lo hanno aiutato a crescere e ad ambientarsi; letta una poesia nella sua lingua, egli dichiara di nutrire ancora oggi   la speranza che l’ Afghanistan diventi una terra pacifica proprio come la terra che lo ha accolto.

A seguire, Vincenzo Roberto, membro della cooperativa “Sant’Agostino” di Andria (terreni confiscati alla mafia), parla delle sua esperienza a contatto con chi ha adottato stili di vita diversi dal suo.

Il secondo momento, la marcia, ha inizio a San Giuseppe, parrocchia legata alla missione educativa e non violenta di Don Bosco, per giungere presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria, dove si tiene il terzo ed ultimo momento: la veglia, che si articola tra testimonianza, canti e letture come quella della bellissima preghiera della Lampara scritta da don Tonino Bello.

La manifestazione si conclude con il concerto dell'orchestra "Santa Depalo", composta dagli allievi del Liceo Scientifico di Molfetta.

Numerosi cittadini, appartenenti ad associazioni laiche, dopo aver lasciato alla comunità messaggi di pace, inondano la città di un clima di gioia e festa, provando l’ ebrezza di marciare insieme per un solo traguardo. 

© Riproduzione riservata

Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Una nuova, anzi una vecchia antropologia risorge, l'uomo è fatto per combattere l'uomo: homo homini lupus. La guerra è inevitabile, la pace impossibile? Viviamo in un mondo e società dove la cultura è decadente: la pace è impossibile. - La pace sembra essere uno degli obiettivi che si sono sempre poste le grandi anime esistite al mondo. La loro sensibilità le fa soffrire nel vedere la violenza diffusa ovunque e soprattutto l'odio. E' da ciò che viene il primato universale dell'amore. Pico della Mirandola parla della "discordia" che regna in noi e la definisce peggiore di una guerra civile: "multiplex....in nobis discordia; gravia et intestina domi habemus, et plus quam civili bella" (molteplice...in noi la discordia; grave e intestina, peggiore della guerra civile). - "A male estremi, estremi rimedi", afferma la saggezza popolare. La storia umana non è scritta da nessuna parte; non nel passato, poichè ciò che è stato scritto su di essa sono solo testimonianze molto filtrate dal vaglio del potere, dall'informazione, dal caso. La storia reale degli uomini è più profonda e più misteriosa. Tantomeno la storia è scritta nel futuro, anche se profeti e intellettuali ne possono predire gli avvenimenti. La storia umana è nelle mani della stessa umanità, anche quando è retta da forze e ideali che essa stessa non controlla. "Dio lasciò il mondo alle dispute degli uomini" dice un testo della Bibbia nella sua versione latina. Se è certo che quasi sempre le minoranze dei più valorosi, dei più intelligenti o di coloro che si fanno meno scrupoli hanno retto i destini della storia, quando si solleva la protesta popolare poichè è stato oltrepassato il limite di ciò che si può impunemente manipolare, l'umanità stessa prende il destino nelle proprie mani - anche se non sempre per i suo bene. E' quanto sembra stia succedendo ai nostri giorni.
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet