A Molfetta iniziative di aiuto socio-sanitario. Tre nuovi progetti di servizio del Consorzio Metropolis
Prosegue il suo percorso di eccellenza nel campo dell’assistenza socio sanitaria, il Consorzio Metropolis di Molfetta che il 28 Settembre ha inaugurato un nuovo servizio in favore della collettività: “Opera Santa Giustina”. Nel complesso di fabbricato che fino al alcuni anni fa accoglieva la clinica Villa Giustina, in via Tenente Fiorino a Molfetta, sono stati avviati tre innovativi progetti finalizzati a dare una prospettiva riabilitativa a persone affette da disabilità psicofisiche. La struttura, interamente riqualificata, comprenderà una Casa per la vita ed una Residenza Socio Sanitaria Assistenziale per persone diversamente abili oltre che ad un Centro Diurno per il trattamento delle patologie neuro degenerative. Il centro si propone di rappresentare un’eccellenza nel territorio avvalendosi all’uopo del contributo di un’equipe multidisciplinare in grado di fornire ogni competenza utile alla cura e riabilitazione dei propri pazienti. Questa nuova realtà si inserisce all’interno di una più vasta rete di strutture e servizi che il Consorzio Metropolis ha avviato sin dal 1996, grazie alla profonda attenzione per il disagio sociale da sempre dimostrata dal suo fondatore Michele Paparella, scomparso prematuramente circa un anno fa. La logica che da sempre ha guidato il progressivo sviluppo del Consorzio è quella di dare risposte integrate alle diverse problematiche sociali e sanitarie, creando servizi altamente qualificati in grado di fornire un’assistenza complessa e continuativa a vantaggio delle fasce più deboli ed in supporto alle esigenze manifestate dagli enti pubblici (Comuni, Servizi Sociali, Centri di Giustizia minorile ed ASL) . Il Consorzio che ad oggi conta oltre 150 soci lavoratori e numerosi volontari afferenti all’associazione di promozione sociale Aiccos Onlus (Associazione italiana cristiana centri ed opere di solidarietà), ha progettato e realizzato nel tempo numerosi servizi nell’ambito socio educativo (comunità educative Quando del 1996 un gruppo di operatori diede vita all’associazione Aiccos Le origini dell’Aiccos risalgono al 1996, quando alcuni operatori provenienti da diverse esperienze sociali e sanitarie, su iniziativa di Michele Paparella, presero coscienza del doversi impegnare nella realizzazione di percorsi e servizi educativi e socio-sanitari per i tanti minori e persone adulte, che vivevano in situazioni di totale abbandono e disagio. Nato il primo gruppo di operatori, si diede luogo alla costituzione di alcune cooperative sociali, le quali nel 1999 hanno dato avvio al Consorzio Metropolis, oggi Impresa Sociale, che gestisce servizi socio-educativi, socio-sanitari e terapeutico-riabilitativi. In seguito alla emanazione della legge sulla “Disciplina delle associazioni di promozione sociale” , nasce ufficialmente l’Aiccos onlus, seguita dall’Associazione di Volontariato. L’Aiccos si occupa della realizzazione di nuovi progetti di solidarietà nel campo dell’assistenza sociale e sanitaria, di raccolta fondi per finanziare i diversi interventi, di diffusione e promozione della cultura dell’accoglienza e della responsabilità diffusa affinché gli obiettivi ed i traguardi che si propone diventino gli obiettivi ed i traguardi dell’intera comunità. L’esperienza dell’Aiccos vuole essere una testimonianza di cooperazione che dia una esatta dimensione al senso del lavoro effettuato con uno scambio di reciproca collaborazione fra quanti vi aderiscono. © Riproduzione riservata A Molfetta iniziative di aiuto socio-sanitario. Tre nuovi progetti di servizio del Consorzio Metropolis per minori a rischio ed in stato abbandono), socio-sanitario (CRAP, gruppi appartamento, case alloggio per pazienti con disturbo psichiatrico ed RSSA per pazienti con disabilità psico fisica ed anziani) e riabilitativo (centri Rehabilitas) . Un proseguimento, quindi, di una lunga storia di impegno sociale e passione che seguita ad alimentare con tenacia la mission tracciata dal fondatore di promuovere il benessere della nostra comunità e realizzare servizi di qualità orientati al valore della centralità del paziente, per rispondere a vecchi e nuovi bisogni del territorio.