A Bari a bordo del Vespucci: mare e infanzia con Marevivo e Unicef
Conferenza concertata dalle due associazioni sul tema "Clima e infanzia: futuro a rischio ?"
BARI - Un mare a dimensione delle nuove generazioni: l'argomento è stato affrontato nel corso della conferenza “Clima e infanzia: futuro a rischio”, organizzata di concerto tra l'associazione Marevivo e l'Unicef a bordo del veliero storico della Marina Militare “Amerigo Vespucci”, ormeggiato nel porto di Bari, e su cui Quindici è stato ospitato, assieme alle più importanti testate regionali (in basso, la galleria fotografica di Vincenzo Azzollini, anticipazione di tutto il servizio fotografico che potrete trovare sul prossimo numero del giornale).
Al tavolo della conferenza, sul ponte della nave nella zona di poppa, sono intervenuti, ricevuti dal Capitano di Vascello Maurizio Bonora, la dott.ssa Maria Rapini per Marevivo, la dott. Silvana Calaprice, docente all'Universita degli Studi di Bari, per Unicef, e il dott. Ito Ruscigni, per il Casinò di Venezia, con la cui partnership si è svolto l'evento.
Un tema, quello della salvaguardia dell'ecosistema marino alla luce dei cambiamenti climatici e ambientali, da sempre negli obiettivi di Marevivo, sotto l'emblematico slogan “il mare non è fatto solo d'acqua”, come ha subito esordito la dott.ssa Rapini, segretario generale dell'associazione: “la speranza è quella di arrivare a una governante comune del mare. Il Mediterraneo è un mare che possiede la particolarità di essere quasi chiuso, risentendo maggiormente dei danni che gli vengono provocati. Ecco perché”, ha proseguito la Rapini, “sei Paesi sono insieme per un mare comune: mettere insieme i paesi della costa orientale del Mediterraneo è indispensabile per trovare un accordo sulle politiche comuni in tema ambientale: il primo passo è quello di creare un network delle aree protette. Solo nel momento in cui la biodiversità sarà intesa come patrimonio comune, arriveremo alla reale salvaguardia del mare, concertando insieme una politica per esso”.
L'interrogativo su quale tipo di mare, se risorsa o addirittura fonte di rischio (e il caso dell'alga tossica nelle acque molfettesi è rappresentativo), stiamo consegnando all'infanzia di oggi e di domani, non può prescindere dall'intervento della fondazione che a livello globale cura l'assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri nei paesi in via di sviluppo, l'Unicef, rappresentata dal Presidente del Comitato Regionale Pugliese, dott.ssa Calaprice: “ringrazio il Comandante per la disponibilità e l'occasione di visibilità per quella che è la nostra azione”, ha affermato, “un'azione che si muove in silenzio. Quando ovunque scoppia un problema, l'Unicef è magari attivo già da anni in quel Paese; uno dei problemi maggiori che ci troviamo ad affrontare è quello della tutela ambientale, a livello climatico grandi cose si stanno modificando e invece che lasciarci soggiogare dobbiamo capire come prevenire ciò che il cambiamento climatico sta causando”.
“L'obiettivo dell'Unicef”, ha continuato il Presidente regionale, “non è solo quello di portare soccorso, ma anche di lavorare preventivamente perché sia la popolazione stessa a trovare la maniera di far fronte alle proprie necessità”.
Autore: Vincenzo Azzollini