8 settembre a Molfetta: curiosità a margine della Festa patronale
MOLFETTA - Il fascino della sagra a mare, in occasione della festa patronale della Madonna dei Martiri, non conosce limiti e confini e richiama ogni anno turisti dai paesi vicini e molfettesi sparsi nel mondo che, in tale occasione, riscoprono il legame con la città d'origine e ricuciono il cordone ombelicale, spesso reciso in modo violento, soprattutto per esigenze di lavoro.
Seguendo le fasi della Sagra a mare, ho avuto spesso occasione di imbattermi in molfettesi di ritorno, che per tale ricorrenza, percorrono un viaggio a ritroso per riabbracciare i loro affetti e respirare l'aria nostrana e sentire i profumi che solo la terra natia sa sprigionare. Ciò che mi è capitato di vedere però lo scorso otto settembre ha dell'incredibile. Un cittadino argentino di 44 anni, Alessandro Grossano, figlio di genitori molfettesi residenti a Buenos Aires, per la prima volta a Molfetta, ha esternato la sua devozione alla Madonna e la sua nostalgia, con una manifestazione, insieme di gioia e commozione, che ha lasciato tutti stupiti.
Infatti, spogliatosi dei suoi vestiti,commosso dal clima particolare che si respira a Molfetta in quel giorno, si è lanciato in mare dal molo Pennello, (o dalla banchina S: Domenico) seguendo la scia dei motopescherecci che trasportavano il simulacro della Madonna, dando sfogo ad un pianto incontenibile, per esprimere, in un modo del tutto singolare, il legame alla "sua" terra e la devozione alla Patrona della città. Tra bancarelle colorate, tra le bandiere variopinte e il rumore delle sirene, a Molfetta l'otto settembre, in occasione della festa patronale, può succedere anche questo: potere della riscoperta delle origini e della devozione.