Il Liceo Classico celebra la libertà di pensiero nell'anniversario del rogo di Giordano Bruno
MOLFETTA 15.02.2006
Il 17 febbraio di circa quattrocento anni fa il filosofo Giordano Bruno (nell'immagine) fu arso vivo in Piazza Campo dei fiori a Roma, in quanto eretico.
Una data simbolica, che il Liceo Classico di Molfetta ha scelto per celebrare la “Giornata della libertà di pensiero”.
La colpa di Giordano Bruno fu quella di non voler rinnegare le sue convinzioni, neanche sotto la tortura dell'Inquisizione, neanche davanti alla paura della morte, di difendere la libertà di ricerca nei confronti dal controllo della chiesa e della tradizione.
Per questa scelta estrema, per la sua vicenda personale, Bruno può essere considerato l'emblema della libertà di pensiero. Il suo messaggio è di grande attualità in un mondo in cui questa o è negata o è solo apparente.
La domanda da cui si sono mossi gli alunni del Classico nella loro ricerca è: oggi si può ancora essere bruciati vivi per le proprie idee? Formalmente no, ma sostanzialmente sì. Per esempio si può essere censurati, perdere il lavoro ed emarginati, anche nella civiltà occidentale , apparentemente più libera di altre. Prendere coscienza di ciò può essere un primo passo verso la conquista di una libertà piena ed effettiva.
Al mattino questo tema sarà discusso durante l'assemblea di istituto, al pomeriggio la scuola sarà aperta alla cittadinanza. Dalle 15 alle 19 verrà ricordata la figura di Giordano Bruno,saranno recitate sue poesie, riprodotte delle presentazioni elettroniche, ci saranno anche stand informativi ed un banchetto gastronomico.
Ilaria Ragno