Vi spieghiamo NIDI, nuove iniziative di impresa
Tante opportunità, un solo protagonista: Tu. Semplice, efficace ed accattivante. E’ il messaggio lanciato dal Fondo della Regione Puglia a favore delle Nuove Iniziative Di Impresa (N.I.D.I.). Ma al di là del messaggio, quali gli obiettivi del bando regionale? E’ notorio che la nostra Regione è una tra quelle a maggior tasso di disoccupazione, specie tra i giovani, nonostante l’alta scolarizzazione, causa di disagio e mancata inclusione sociale, delinquenza. Il posto “fisso” appare un miraggio; appetibili si rivelano contratti a tempo determinato, di collaborazione ma non sempre raggiungibili. A sostegno dell’imprenditoria la Regione ora propone N.I.D.I. il cui obiettivo è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. Come funziona e chi può accedervi sono i primi quesiti posti da “Quindici” a Francesco Bellifemine, assessore all’innovazione ed alle attività produttive del Comune di Molfetta. Già nell’incontro tenutosi il 18 marzo scorso nella Fabbrica di San Domenico, nell’ambito della rete cittadina del lavoro JobCityNet, molte domande gli erano state poste; anche l’assessore regionale alle politiche giovanili, trasparenza e legalità Guglielmo Minervini e il vicepresidente di Puglia Sviluppo, Andrea Vernaleone, non si erano sottratti ai quesiti dei numerosi partecipanti. Ulteriori quesiti sono pervenuti in redazione ai quali, ancora una volta, abbiamo chiesto all’assessore Bellifemine di dare risposta. Come funziona N.I.D.I. e di quali requisiti occorre essere in possesso? «N.I.D.I. è un fondo gestito dalla Regione Puglia con il sostegno della Comunità Europea, affidato nella gestione a Puglia Sviluppo, per accedervi gli interessati propongono la propria candidatura accedendo al sito www.nidi.regione.puglia.it. E’ possibile affermare che forse tra le prime in Italia, la Regione Puglia, prevedendo diverse categorie di probabili interessati, ha garantito facilità di accesso ai finanziamenti da sottoporre a rigidi controlli onde evitare accessi al fondo di persone non aventi diritto. Subito dopo l’invio on-line della candidatura, gli interessati vengono contattati da un tutor che avrà il compito di seguirli in tutte le fasi dell’iter burocratico, previo colloquio motivazionale ». A quanto ammonta l’importo dei finanziamenti e quali i tempi di erogazione? «L’importo, erogato dopo circa due mesi dalla verifica della domanda, è del 100% se l’investimento non supera i 50.000 euro, del 90% se è compreso tra i 50 e 100mila euro; ammonterà all’80% se l’investimento previsto è compreso tra i 100 e 150mila euro. In tutti i casi metà fondi saranno a fondo perduto e metà rimborsabili ad interessi agevolati intorno al tasso fisso dello 0,53%». Perché è innovativo N.I.D.I.? «Molteplici fattori innovativi caratterizzano N.I.D.I. Innanzitutto l’abbassamento delle barriere e l’allargamento della platea di probabili interessati; la tipologia di un finanziamento “dirompente” è un altro punto di forza perché, come detto, trattasi di fondi che finanziano la quasi totalità dell’investimento, metà dei quali da non restituire; l’assenza di garanzie, come ipoteche, permette l’accesso al credito anche a chi non avrebbe potuto accedervi. Agli interessati viene richiesta una fideiussione e il versamento dell’anticipo dell’importo IVA sul volume degli introiti previsti in un anno. Altra innovazione è la modalità di iscrizione e la gestione della pratica. La domanda viene inviata esclusivamente via internet ». Quale è il ruolo del Comune di Molfetta? «Visibilità, informazione, formazione, condivisione di possibilità offerte da una iniziativa valida e innovativa della Regione Puglia attraverso la quale, speriamo, accederanno tanti nostri concittadini. Sul sito web del Comune di Molfetta è presente un link che permette l’accesso diretto al sito N.I.D.I., una scelta condivisa da tutti gli assessori. L’obiettivo è di avviare, a breve, accordi tra Comune, Regione Puglia e Ordini professionali affinché si organizzino, con i tecnici della Regione, sezioni condivise di approfondimento utili alla formazione (es. F.A.Q.)». Quali sono i settori economici più interessati, relativamente alle candidature già presentate? «Ristorazione e turismo in primis. Molfetta ancora una volta conferma la sua naturale attitudine all’accoglienza, al turismo. Siamo seduti su un forziere che è la nostra città e stiamo cercando la combinazione per aprirne il lucchetto che impedisce la fruizione delle sue bellezze artistiche, paesaggistiche culturali». A proposito di innovazione, ci sarà a breve un avviso pubblico per la concessione di diritti di servitù su una parte della rete della pubblica illuminazione al fine di posare i cavi di fibra ottica per fornire il servizio di banda larga. «Non c’è sviluppo senza infrastrutture. Senza tema di smentita, è possibile affermare che siamo stati la prima Amministrazione che è andata incontro alla imprenditorialità cittadina, con azioni concrete. Nella zona industriale non vi è ancora erogazione del gas. Il progetto era fermo da diversi anni ma solo da pochi mesi è stato riavviato. A breve ci sarà il collaudo e anche la zona industriale avrà il servizio di erogazione gas. Sono stati introdotti collegamenti garantiti dai mezzi della M.T.M. con la Z.I., che saranno presto potenziati. Si sta lavorando affinché anche le infrastrutture della Z.I. possano essere collegate alla fogna bianca, anziché essere costrette a costruire pozzi. Tutto questo per dire che lo sviluppo delle aziende ha carattere di priorità per l’amministrazione comunale, supportandolo assicurando infrastrutture. Una di esse è senz’altro la banda larga. Non è concepibile internazionalizzare il “brand Molfetta” senza agevolare e potenziare servizio dati tramite collegamenti internet. Posare fibre ottiche su reti elettriche esistenti è utile e non danneggia il territorio. Infine un invito a promuovere l’associazionismo tra le aziende della Z.I. per avviare un dialogo strutturale e positivo con l’amministrazione comunale, per esplicitare bisogni, idee, criticità. Occorre lavorare in “rete”, fornendo un prodotto, Molfetta, appetibile e innovativo a 360 gradi». Il messaggio dell’assessore Bellifemine è chiaro e immediato: uniti si vince.