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Vergognosa aggressione a Coratolive, picchiati i giornalisti e distrutta la redazione. La solidarietà di Quindici
17 luglio 2008

CORATO - Vergognoso attentato alla libertà di stampa a Corato. Un gruppo di due giovani e una ragazza ha fatto irruzione nella sede di Coratolive, redazione centrale di LiveNetwork.it. che raggruppa una serie di portali on line, distruggendo computer e materiale redazionale, dopo aver percosso violentemente il direttore Mario Lamanuzzi, costretto al ricovero in ospedale con un trauma cranico, con altri due colleghi, anch'essi con escoriazioni varie. Il direttore Felice de Sanctis e le redazioni di “Quindici” e “Quindici on line” esprimono solidarietà ai colleghi oggetto della vile aggressione, augurando loro una rapida guarigione e condannano l'ulteriore episodio di intolleranza e di violenza nei confronti dei giornalisti e della libertà di stampa. Purtroppo questi episodi sono il frutto di un clima generale di intolleranza, alimentato da tutti coloro - dai vertici del governo al comico di turno che si erge a tribuno della plebe, fino all'ultimo politicante locale in cerca di visibilità -, i quali, anche verbalmente, contribuiscono ad aggredire giornali e giornalisti, soprattutto quando questi ultimi riportano verità scomode o non gradite. Si rischia in questi casi di fare il gioco di chi vuole delegittimare giornali, giornalisti e media in genere, per chiudere gli ultimi spazi di libertà in un Paese dove fare informazione è sempre difficile e pericoloso col rischio di subire minacce verbali e fisiche, oltre al frequente ricorso alla carta bollata per intimidire e danneggiare chi osa criticare ed esprimere opinioni. A rimetterci in questa caccia al giornalista - e a livello locale, non sono pochi i casi in questione – è sempre la libertà di tutti che, ricordiamolo, passa inevitabilmente dalla libertà di stampa, la prima ad essere soppressa nei regimi dittatoriali. Chi ha subito sulla propria pelle queste aggressioni, non può che esprimere grande preoccupazione e lanciare un appello a sostenere sempre e comunque la libertà di stampa e di critica, evitando di farsi involontario strumento di un gioco più grande e perverso che mira a chiudere tutti gli spazi al diritto di cronaca e alla libertà di opinione. Riportiamo di seguito la notizia dell'aggressione a Coratolive, così come è stata diffusa dalle emittenti ad esso collegate: Aggressione alla nostra Redazione. Aggressione alla Libertà di stampa Senza neppure il tempo di proferire parola ed in pochi, devastanti minuti, i nostri giornalisti sono stati aggrediti e picchiati. Computer, scrivanie e tutto quanto a tiro, travolti e distrutti. di Lo Staff LiveNetwork.it «Stavamo solo lavorando». Ci sentiamo di esprimere in queste tre stringate parole quanto accaduto questa mattina a Corato, nella redazione centrale del LiveNetwork.it. Poco dopo mezzogiorno e dopo una una telefonata di minacce ricevuta poche decine di minuti prima, due giovani accompagnati dalla fidanzata di uno di loro, hanno fatto letteralmente irruzione nel cuore del nostro giornale. Senza neppure il tempo di proferire parola ed in pochi, devastanti minuti, i nostri giornalisti sono stati aggrediti e picchiati. Computer, scrivanie e tutto quanto a tiro, travolti e distrutti. Chiari i riferimenti degli aggressori ad un articolo pubblicato ieri su AndriaLive.it, una delle quattordici testate online che compongono il LiveNetwork.it, in cui si raccontava di una importante operazione antiusura condotta dai Carabinieri fra Trani ed Andria. Una notizia diffusa dopo che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari aveva confermato le accuse in una nota diffusa nella mattinata di ieri. Fra gli arrestati, Savino Zinfollino. Ad irrompere in redazione, i suoi due figli, Gloriano di 28 anni e Alessandro di 22, rintracciati pochissimo tempo dopo dai Carabinieri ed arrestati con le accuse di percosse, danneggiamento aggravato, violenza privata e violazione di domicilio. Il nostro direttore, Mario Lamanuzzi, è tuttora ricoverato in ospedale con un trauma cranico ed escoriazioni varie. Altri due colleghi sono stati costretti a ricorrere alle cure dei sanitari: per loro alcuni giorni di prognosi. Oggi pubblichiamo su tutte le homepage dei nostri portali questo articolo in primo piano, perchè crediamo che l'attacco ad uno di noi sia un attacco a tutti. Ringraziamo tutti coloro che in queste ore ci hanno fatto pervenire messaggi di vicinanza e solidarietà, a cominciare dall'Ordine dei Giornalisti. Nei prossimi giorni torneremo sull'episodio. Intanto facciamo nostre le parole del presidente nazionale dell'unione cronisti che, oltre ad esprimere condanna e solidarietà, ha affermato che «il lavoro dei cronisti non si piegherà mai ad alcun tentativo da parte della criminalità di condizionare o di impedire la libertà di stampa». Noi non ci piegheremo.
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