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Vandali contro le renne luminose nella villa comunale. Tagliano i fili luminosi e tentano di rubarle Manca la cultura civica in una città per troppo tempo abbandonata a se stessa. Il sindaco: serve indignazione Serve indignazione a questa città, per proteggere il decoro, la cura e la bellezza
13 dicembre 2015

MOLFETTA – «I molfettesi? Soliti incivili», commentava questa mattina un amico, riferendosi ai comportamenti di alcuni cittadini che lasciano la città sporca e vandalizzano ogni cosa. Emblematico l’imbrattamento del sottopassaggio della stazione, appena dopo che era stato ripulito dall’amministrazione comunale. Non parliamo dei rifiuti abbandonati dappertutto.

Lupus in fabula, appena tornati a casa, scaricando la posta di “Quindici” abbiamo ricevuto da un lettore una mail con la foto delle renne collocate dall’amministrazione comunale nella villa: erano stati tranciati e tagliati i cavi elettrici delle belle renne luminose.
Il lettore che aveva portato la bambina nella villa comunale per farle vedere le renne, ha commentato: «forse qualcuno ha deciso di portarle via nelle ore notturne».
In realtà il furto è avvenuto poco dopo le 14.30 di oggi, quando due minori sono stati sorpresi da un automobilista con le renne sotto il braccio. Un colpo di clacson, di un cittadino che aveva notato i due con la renna soto il braccio a Corso Dante nei pressi del Cin Cin Bar, ha spaventato i teppisti che hanno lasciato cadere tutto e sono fuggiti.
Le renne sono state poi recuperate e consegnate alla polizia municipale. Insomma, ancora una volta non è bastato proteggere l’installazione comunale nella villa recintata e chiusa di notte. Ora ci aspettiamo che il solito sapientone disturbato scriva che è necessario mettere telecamere accanto alle renne oppure che serve un custode di notte a vigilare su queste e sul bellissimo albero collocato sempre nella villa comunale.
Noi diciamo, semplicemente, che è necessario continuare nell’opera di recupero culturale e civile della città, abbandonata a se stessa per troppo tempo. Il senso della legalità e della cultura civica vanno sempre ribaditi in ogni occasione per far comprendere che non serve un esercito di vigili urbani, né una rete diffusa di telecamere (a tutto danno della nostra privacy) per evitare che questi vandalismi avvengano. E non bastano nemmeno le sanzioni, che vanno comminate senza indugio quando è possibile.
Occorre intanto far capire che non è più possibile fare i propri comodi, perché a Molfetta tutto è tollerato in nome di una falsa libertà (che è in realtà un modo per aumentare consensi in nome del lasciar fare… i propri comodi, in spregio della legge e della civica convivenza). Dopo una stagione di scandali, illegalità e arresti, serve ritrovare l’orgoglio di essere molfettesi, di appartenere ad una comunità che si lascia alle spalle il passato, recuperi fiducia in se stessa e nei propri amministratori (non è vero che sono tutti uguali, come si sostiene con un comportamento qualunquista). Non si può continuare a litigare per ogni banalità, né mette i bastoni fra le ruote anche in famiglia, solo per avere qualche miserabile visibilità e che dall’individualismo sfrenato, indotto negli ultimi anni, con un protagonismo e individualismo esasperato, si passi ad una coscienza collettiva. Insomma, dall’io al noi. E un bell’esempio non viene certo offerto da alcuni consiglieri comunali di opposizione, ma anche di maggioranza (purtroppo) che continuano a spargere veleno e odio. E questi sono i risultati: una città dove non si costruisce nulla, si distrugge soltanto. Così Molfetta arretra sempre più rispetto ai Comuni vicini. Ma quel che è più grave, è che questo avviene da parte di chi dovrebbe rappresentare e difendere le istituzioni, dando l’esempio. Ma i cattivi maestri creano sempre dei pessimi allievi. Ed è quello che avviene oggi, purtroppo, a Molfetta.

Mentre scrivevamo questo articolo è arrivata la reazione del sindaco Paola Natalicchio: «Quest'anno, insieme all'assessore Marilena Lucivero, abbiamo pensato di dedicare una parte delle luminarie ai bambini. E così in villa comunale sono arrivate le dieci renne di Babbo Natale, che si illuminano con il calare della sera. I bambini della città vanno a vederle e l'attesa di Babbo Natale diventa magica. Abbiamo voluto immaginare una installazione luminosa all'altezza delle grandi città, non troppo costosa ma di grande efficacia per bambini e famiglie. Bene, oggi hanno avuto il coraggio di rubare una renna. Tagliare i fili e portarla via. Fortunatamente il furto è stato scoperto "in diretta". La renna danneggiata e' al Comando dei Vigili Urbani e domani, ostinatamente, la ripareremo e la rimonteremo. Ma voglio dire con forza che sono arrabbiata. Il senso del bene comune, a Molfetta, è spesso il grande assente. La parte buona, civile e civica della città è sempre avvilita dal vandalismo di ogni genere. Basta. Dopo i murales sul duomo, le scritte al sottopassaggio della stazione, gli abbandoni di rifiuti nelle campagne, le deiezioni canine non raccolte nelle strade più belle della città. Semplicemente basta. Non è solo questione di vigili e telecamere, è questione di amore delle cose belle e delle cose pubbliche e di tutti. ?#‎molfettabenecomune diventerà una campagna cittadina. Serve indignazione a questa città, per proteggere il decoro, la cura e la bellezza».

Bravo sindaco, questa è la migliore risposta a vandali, incivili e… a qualche altro.

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...E'da tempo che Molfetta vive situazioni di totale inciviltà,quello delle renne è solo l'ultimo episodio di una lunga e triste serie di atti vili,subdoli ed incivili...solo per citarne alcuni...nel nostro cimitero sono stati rubati molti dei porta fiori posti sulle lapidi antiche perchè in lega di ferro... nelle aiuole lungo corso Umberto ho notato che cominciano a sparire le piantine... le nostre strade, le nostre piazze sono sporche ma non per colpa di chi non pulisce o pulisce male, ma sopprattutto di chi sporca... i nostri giardini devastati, cosi come i giochi per i bambini che il comune ha installato poco tempo fa...i nostri monumenti sono deturpati da imbecilli con bombolette spray... cosi come il sottopasso della stazione appena risistemato...le panchine i contenitori per i rifiuti durano da Natale a Santo Stefano devastati sempre dai soliti imbecilli...le nostre periferie sono piene di materiale ogni genere abbandonato...penso che sia giunto il momento di smetterla di tollerare e di intervenire in maniera più energica contro queste forme di piccola delinquenza...attivare e potenziare i sistemi di video sorveglianza... e i vigili? dove sono i vigili? li vediamo solo nel periodo delle processioni, e come le confraternite poi spariscono o altrimenti ogni mattina aiutano gli scolari ad attravrsare la strada... la cosa comica e che spesso ci sono 2 vigili/vigilesse per passaggio pedonale oltre alle signore che svolgono il servizio sociale... non sarebbe il caso di tiriamoli fuori dagli uffici e intensificare maggiormente la loro presenza sul territorio, creaando nuovi presidi, cosi come succede nella maggior parte delle città? ...meditate gente meditate







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