Urbanistica, la spada di Damocle del conflitto di interessi sulla testa di Molfetta: l'allarme di “Comitando”
MOLFETTA - Lo spettro della speculazioni edilizia e del conflitto di interessi tornano ad aleggiare su Molfetta alla vigilia delle elezioni amministrative.
E’ l’allarme lanciato dal Movimento “Comitando”: «Nel corso del confronto pubblico tenutosi venerdì 19 presso la sala Finocchiaro tutti i candidati sindaco, tranne Gianni Porta, hanno affermato che il completamento del PRG è un passaggio necessario, anzi hanno parlato di “obbligo giuridico” (Maralfa e Minervini), di “cultura oppositiva a un interesse legittimo” (Minervini), di “legittime istanze dei proprietari” (De Bari), ribadendo che “il Piano regolatore va completato nel suo insieme” (Siragusa).
Solo Porta ha parlato di “partenza immediata del nuovo PUG”, nessuno degli altri ha voluto prendere l’impegno di puntare al nuovo PUG e avviare una nuova stagione urbanistica. Il tema della difesa delle posizioni consolidate viene posto come prioritario rispetto a possibili futuri scenari di sviluppo economico della città, di difesa del territorio, di risposte ai bisogni della comunità cittadina, nonostante i tanti cartelli di fittasi/vendesi di cui è piena la città, anche nei nuovi quartieri di espansione, nonostante la presenza di vincoli di inedificabilità all’interno dei comparti progettati ormai oltre vent’anni fa.
Come Comitando, insieme ad altri movimenti come MolfettAttiva e Liberatorio Politico e associazioni, abbiamo introdotto in questa campagna elettorale il tema della trasparenza, della lotta alla corruzione e al conflitto di interessi con la campagna “Sai chi voti”, che ha visto finora l’adesione di tutti i candidati sindaco, tranne Isabella De bari. Eppure non basta. Dopo aver ascoltato queste dichiarazioni e dopo aver visto la composizione delle liste, che al loro interno contengono nomi di imprenditori nel settore delle costruzioni, amministratori di cooperative edilizie, proprietari di terreni in zone di espansione, ci chiediamo:
• Quando e se questi candidati siederanno in Consiglio Comunale, faranno gli interessi della città tutta, oppure di una sola categoria di cittadini, quella che essi stessi rappresentano?
• Sapranno gestire il bene comune costituito dal nostro territorio, dal nostro paesaggio, oppure saranno portatori degli interessi di una piccola parte della comunità?
• Sapranno farsi carico di assicurare l’equilibrio tra domanda e offerta di case, penseranno anche agli interessi dei piccoli proprietari di appartamenti e locali vuoti che oggi si vedono pesantemente colpiti dalle tasse sugli immobili e sapranno contemperarli con quelli di chi possiede terreni inedificati, spesso acquisiti per pura speculazione finanziaria?
• Come pensano di superare l’incompatibilità data dall’essere portatori di interessi particolari in una materia, quale quella della pianificazione urbanistica, su cui si esprime il Consiglio Comunale?
• E quando dovranno scegliere tra adeguare gli strumenti urbanistici alla decrescita demografica, all’aumento di case sfitte e di immobili invenduti, siamo certi che sceglieranno guardando all’interesse della città e non a quello personale?
Noi di Comitando vorremmo che questi dubbi fossero chiariti a beneficio della città e di una competizione elettorale sana e priva di conflitti di interessi, reale e attuali. Per questo invitiamo gli elettori a scegliere candidati che assicurano il loro impegno solo ed esclusivamente per il bene della comunità e dell’interesse di tutti».