Una lettrice segnala a “Quindici” basole rotte e buche in via Sant'Angelo a Molfetta
MOLFETTA – Una lettrice e illustre collaboratrice di “Quindici”, Marisa Carabellese, segnala la precaria condizione delle basole rotte e delle buche in via S. Angelo a Molfetta.
«Caro Direttore,
ho letto su Quindici delle modifiche che si vogliono apportare al Corso Umberto, non ho sufficienti elementi per poter entrare nel merito, mi auguro soltanto che gli interventi non snaturino la fisionomia di questo bel Corso rettilineo che va dalla Stazione ferroviaria alla Villa comunale, che gli oleandri – ma sono proprio tutti da spiantare? – con quei profumati gelsomini che ne fasciano il tronco, non siano tutti fatti scomparire. Comunque, staremo a vedere.
Mi chiedo però, visto che l’Amministrazione Natalicchio ha detto che vuol fare della nostra città una “Signora Molfetta”, quale signora molfettese si preoccuperebbe di mettere i fiori e i soprammobili nel salotto buono, lasciando i piatti da rigovernare in cucina e i letti disfatti, o peggio, lasciando le sedie sgangherate senza provvedere a interpellare un buon restauratore, evitando così rovinose cadute a chi si segga.
Fuor di metafora: come tanti abitanti della zona, disponibilissimi ad una raccolta di firme, percorro quasi quotidianamente Via Sant’Angelo, che va da Piazza Vittorio Emanuele, dove abito, al Borgo, e via Domenico Picca, sua parallela, che mi porta al mio studio: è tutto uno slalom fra le basole rotte e le buche e un raccomandarsi a Dio per non prendere una buca in un momento di distrazione. Andare in macchina, poi, è un ballo di San Vito.
Comprendo che forse non ci sono i fondi per rifare le due strade, ma almeno chiudere in qualche modo le buche più pericolose e sistemare le basole parzialmente divelte – basta guardare la strade nei pressi della Sanitaria, - penso si possa.
Amici che vivono fuori sono esterrefatti che due strade centralissime siano lasciate in questo stato pietoso e pericoloso.
Confidando nella efficienza e rapidità della attuale Amministrazione, ti saluto con la cordialità e l’amicizia di sempre,
Marisa Carabellese»
© Riproduzione riservata