Recupero Password
ULTIM'ORA - Tommaso Minervini: “Ogni stagione ha il suo protagonista”
03 febbraio 2006

MOLFETTA – 3.2.2006 Svolta clamorosa (come anticipato da Quindici on line in anteprima assoluta) nella crisi politica ed amministrativa che interessa il centrodestra, ancora alle prese con i dubbi legati alla ricandidatura del sindaco uscente, Tommaso Minervini (nella foto). E' proprio di questi minuti la notizia che il primo cittadino ha inviato una comunicazione scritta a tutti i rappresentanti politici della sua coalizione (e cioè al sen. Azzollini, all'on. Amoroso, al consigliere regionale Franco Visaggio, ai segretari dei partiti e dei movimenti politici della coalizione, ai consiglieri comunali ed agli assessori) in cui dichiara di non essere disponibile ad essere candidato sindaco, “fuori dal progetto civico”. Dalle parole di Tommaso Minervini si può leggere la sua forte delusione per le reazioni non proprio entusiastiche con cui in particolare i partiti di centrodestra (Forza Italia ed An su tutti) hanno accolto le sue dichiarazioni del 19 gennaio scorso. “Condivido – dice il primo cittadino – le preoccupazioni e le sollecitazioni di tanti, circa la necessità di individuare immediatamente il candidato sindaco del centrodestra per la prossima stagione amministrativa 2006/2011. La campagna elettorale con la ufficializzazione del candidato di centrosinistra non può subire anomalie con la mancanza di un contraddittorio democratico tra i candidati dei due schieramenti”. E così il sindaco, dopo aver rivendicato il merito di “aver realizzato un'attività amministrativa che rimarrà nella storia democratica, sociale ed economica di Molfetta, come una delle stagioni più feconde nella storia cittadina”, riconosce la necessità che al governo della città “tornino democraticamente i partiti, i loro schieramenti, i loro leader”. “Infatti – prosegue Tommaso Minervini – le tematiche valoriali poste nelle mie considerazioni finali del 19.1.2006 nell Sala Turtur, sulla evoluzione del progetto civico non hanno trovato, a tutt'oggi, una accoglienza forte nei partiti fondamentali della coalizione. Ho solo ascoltato sollecitazioni a decidere per l'una o l'altra posizione che si sono venute a divaricare all'interno della coalizione uscente, le sollecitazioni a decidere presto, poco o nulla sulle valenza civiche”. Il primo cittadino non si nasconde le ragioni che hanno indotto in particolare il sen. Azzollini di Forza Italia e l'on. Amoruso di An ad accogliere freddamente il suo invito ai partiti a cedere quote di rappresentatività nel governo cittadino in favore di soggetti che dei partiti non siano espressione: “Comprendo – dice sul punto Tommaso Minervini – che la richiesta da me avanzata è, con una campagna elettorale politica di tipo proporzionale avviata, abbinata alle amministrative, difficile da accettare. Entrare a ragionare in casa dei partiti di questo, mi rendo conto che, in questo momento, è un processo che i partiti non possono sostenere appieno. Gli schieramenti ufficiali: centro destra/centro sinistra sono già partiti per la campagna elettorale in tutta Italia. E, capisco, Molfetta questa volta deve essere in questa logica politica. Capisco quindi il perché delle mie considerazioni della sala Turtur non possono allo stato spiccare il volo”. Ma Tommaso Minervini mette subito le cose in chiaro e dichiara di non essere disponibile ad essere il candidato sindaco del “terzo polo”: “Non posso scegliere lo strappo di chi ormai a tutti gli effetti ha scelto, politicamente, lo schieramento politico opposto”. Quindi il sindaco prende atto che la sua idea non è stata accolta e che il progetto civico originario non può essere riproposto: “Tra queste due posizioni (essere cioè candidato della “Casa delle libertà” oppure del “terzo polo”, voluto dal Nuovo Psi di Franco Visaggio e da “Molfetta che Vogliamo” del segretario politico Sergio Azzollini ndr) si inserisce la proposta evolutiva di “alleanza civica” delineata in quelle considerazioni del 19 gennaio 2006. Comprendo anche le due liste civiche rimaste nella coalizione amministrativa. Ma dobbiamo ammettere che siamo, in tale contesto, minoritari e assolutamente diluibili. Questo è il mio onesto convincimento sul futuro di Molfetta”. In sostanza il sindaco ribadisce di non voler essere il candidato sindaco della sola Casa delle Libertà, così come gli era stato proposto in primis dal sen. Antonio Azzollini, perché nel progetto politico del centrodestra non si sente rappresentato fino in fondo: “Una mia eventuale opzione – scrive Minervini – avrebbe inevitabilmente il segno permanente di una scelta di schieramento politico nazionale. Una valenza diversa da ciò che ho sostenuto, e non coerente col modo con cui ho amministrato in questi 5 anni”. Infine il sindaco ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicini in questi cinque anni “che hanno portato Molfetta così in alto”, a partire dai consiglieri comunali e dagli assessori. Il sindaco ringrazia anche “l'amico Franco (Visaggio ndr)” ed i parlamentari cui augura “tanta fortuna personale e politica”. Ma un “pensiero particolare” Tommaso Minervini lo dedica al senatore Antonio Azzollini, con cui in questi anni (e negli ultimi mesi in particolare) non sono mancati forti momenti di tensione: “Nonostante le due diverse personalità politiche – dice a questo proposito il sindaco – voglio mantenere la grande considerazione di un 'figlio della politica', cresciuto con le sue forze intellettuali e di studio. Molfetta deve molto al suo impegno parlamentare per i tanti finanziamenti pubblici ricevuti”. “Ogni stagione ha un protagonista, ogni tipo di nave il suo comandante” è con queste parole che Tommaso Minervini dichiara di non essere interessato ad essere il candidato del centrodestra. “Fuori dal progetto civico – aggiunge – come da me proposto, evolutivo rispetto alla esperienza conclusa, dichiaro la mia formale indisponibilità alla ricandidatura”. Infine il primo cittadino mette a disposizione il suo mandato, dichiarandosi disponibile a porre fine a questa esperienza amministrativa: “Sono pronto, qualora la maggioranza dei consiglieri lo ritenesse necessario, ad anticipare la fine del mandato popolare ricevuto per il 2001/2006, con le mie dimissioni”. “Porto a tutti voi – così si conclude la lettera – il rispetto che tra persone civili è dovuto, con l'augurio di continuare, seppure in un ruolo per me diverso, a servire tutti la nostra città”. Ora si tratterà di capire se quella di Tommaso Minervini sia solo una “mossa tattica”, dovuta alla particolare situazione che si era venuta a creare, che quindi potrebbe portare il sindaco ad un ripensamento e, quindi, ad una sua ricandidatura, o se sia davvero l'epilogo di una stagione politica che, nel bene e nel male, ha segnato gli ultimi anni in questa città. Nelle prossime ore i commenti dei rappresentati politici di centrodestra e centrosinistra. Giulio Calvani
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""




Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet