Ultim'ora: la Giunta del Senato dice sì all'arresto di Antonio Azzollini, ex sindaco di Molfetta
ROMA - Con 13 favorevoli e 7 contrari la Giunta per le immunità del Senato accoglie la richiesta dei magistrati di Trani di mettere agli arresti domiciliari l'ex sindaco di Molfetta il senatore Antonio Azzollini. La richiesta era partita dai magistrati nell'ambito della inchiesta sul crac Divina Provvidenza.
Un primo segnale di quanto stava accadendo si è avuto già nel primo pomeriggio, quando il senatore si è dimesso dalla presidenza della commissione Bilancio di Palazzo Madama che presiedeva dal 2001, motivando la decisione con uno scarno comunicato: “"Ci sono momenti in cui un uomo delle istituzioni deve compiere scelte difficili ma anche necessarie. La piena convinzione della totale infondatezza dei fatti giudiziari che mi riguardano non mi esime comunque dal mantenere un profilo dedito esclusivamente alla salvaguardia del ruolo istituzionale da me ricoperto".
Qualcuno, come l'Huffington Post ha ipotizzato che quello di Azzollini sia “un sacrificio” del leader di Ncd Angelino Alfano nell'ambito di un patto stretto col premier Matteo Renzi qualche settimana fa quando quando la Camera ha salvato il deputato Castiglione indagato per turbativa d’asta e pedina fondamentale nella struttura dei consensi di Alfano.
SUL QUOTIDIANO "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO" DI DOMANI IN PRIMA PAGINA UN PROFILO DI AZZOLLINI SCRITTO DAL NOSTRO DIRETTORE FELICE DE SANCTIS: "DA MOLFETTA A ROMA CON LA POLITICA NEL SANGUE"