Ufficiale: Pino Amato accolto a braccia aperte in An a Molfetta dalla direzione provinciale
Per le prossime ore è attesa la decisione dei dissidenti che minacciano di abbandonare il partito
MOLFETTA - E' ufficiale: Pino Amato è stato accolto a braccia aperte in Alleanza Nazionale a Molfetta. A comunicarlo è stato il presidente provinciale Tommy Attanasio a quello locale Francesco Armenio e a quello regionale Adriana Poli Bortone, tutti soddisfatti per l'adesione di questo nuovo consigliere, forte di un pacchetto di un migliaio di voti, che fanno comodo al partito, anche per ridurre la forte presenza di Forza Italia.
Dopo un lungo tira e molla fra la dirigenza locale e i dissidenti che non volevano aprire le porte al consigliere Amato accusandolo di varie giravolte politiche in tutti i partiti, quest'ultimo ha avuto la meglio e ha ottenuto la tanto agognata tessera di An.
Soddisfatto per la decisione, Amato ha ringraziato per la fiducia il presidente provinciale Attanasio e quello locale Armenio, oltre ai consiglieri comunali Lele Sgherza e Rino Lanza che hanno sostenuto la sua candidatura.
Amato ha dichiarato a Quindici che è amareggiato "nei confronti di coloro che sono stati ostili al mio ingresso in An con un accanimento che è personale e non politico, ma nonostante ciò, per il bene del partito, sono pronto al dialogo e al confronto con tutti coloro che hanno espresso il loro dissenso perché sono un politico sempre pronto a costruire non a demolire, soprattutto per la crescita di An. Il mio nuovo impegno rafforza anche la fiducia sia nel sindaco Antonio Azzollini che nella coalizione di centrodestra che governa Molfetta".
La notizia, che verrà confermata in una conferenza stampa preannunciata per i prossimi giorni, ha fatto subito il giro degli ambienti politici e ha colto di sorpresa i dissidenti di An, fra cui ci sono i giovani del partito oltre agli assessori Mauro Magarelli e Annamaria Brattoli, il consigliere comunale Sebastiano Gadaleta e il presidente della "Multiservizi", Maurizio Solimini, che avevano eretto barricate contro l'ingresso di Amato.
Il sindaco Azzollini, dal canto suo, aveva tentato una mediazione con i dissidenti, la cui uscita dal partito creerebbe non pochi problemi alla maggioranza di centrodestra. Sembra che lo stesso Azzollini non abbia gradito questa scelta di An di accogliere Pino Amato, anche se ufficialmente non si pronuncia per evitare problemi alla sua coalizione.
A muovere le acque a favore di Amato, è stato il deputato di Bisceglie, Amoruso, che continua a voler controllare il partito a Molfetta, malgrado in più occasioni, la maggioranza degli iscritti abbia contestato questa sua ingerenza non rischiesta. Del resto i risultati ottenuti da Amoruso durante la sua gestione del partito come commissario, sono stati abbastanza deludenti.
Che faranno ora i dissidenti? Rientreranno nelle fila del partito oppure porteranno alle estreme conseguenze la loro posizione, abbandonando An per approdare ad altri lidi politici? Già nei giorni scorsi l'on. Pinuccio Gallo, responsabile regionale del movimento "La Destra", che fa capo all'ex ministro Francesco Storace, che aveva abbandonato An per dissensi col presidente del partito, Gianfranco Fini, aveva invitato i dissidenti ad aggregarsi alla nuova formazione politica.
Le prossime ore saranno decisive per la scelta dei dissidenti che hanno programmato un incontro per valutare la situazione e assumere le decisioni conseguenti.
Autore: Felice de Sanctis