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Ufficiale: Pino Amato accolto a braccia aperte in An a Molfetta dalla direzione provinciale Per le prossime ore è attesa la decisione dei dissidenti che minacciano di abbandonare il partito
17 settembre 2007

MOLFETTA - E' ufficiale: Pino Amato è stato accolto a braccia aperte in Alleanza Nazionale a Molfetta. A comunicarlo è stato il presidente provinciale Tommy Attanasio a quello locale Francesco Armenio e a quello regionale Adriana Poli Bortone, tutti soddisfatti per l'adesione di questo nuovo consigliere, forte di un pacchetto di un migliaio di voti, che fanno comodo al partito, anche per ridurre la forte presenza di Forza Italia. Dopo un lungo tira e molla fra la dirigenza locale e i dissidenti che non volevano aprire le porte al consigliere Amato accusandolo di varie giravolte politiche in tutti i partiti, quest'ultimo ha avuto la meglio e ha ottenuto la tanto agognata tessera di An. Soddisfatto per la decisione, Amato ha ringraziato per la fiducia il presidente provinciale Attanasio e quello locale Armenio, oltre ai consiglieri comunali Lele Sgherza e Rino Lanza che hanno sostenuto la sua candidatura. Amato ha dichiarato a Quindici che è amareggiato "nei confronti di coloro che sono stati ostili al mio ingresso in An con un accanimento che è personale e non politico, ma nonostante ciò, per il bene del partito, sono pronto al dialogo e al confronto con tutti coloro che hanno espresso il loro dissenso perché sono un politico sempre pronto a costruire non a demolire, soprattutto per la crescita di An. Il mio nuovo impegno rafforza anche la fiducia sia nel sindaco Antonio Azzollini che nella coalizione di centrodestra che governa Molfetta". La notizia, che verrà confermata in una conferenza stampa preannunciata per i prossimi giorni, ha fatto subito il giro degli ambienti politici e ha colto di sorpresa i dissidenti di An, fra cui ci sono i giovani del partito oltre agli assessori Mauro Magarelli e Annamaria Brattoli, il consigliere comunale Sebastiano Gadaleta e il presidente della "Multiservizi", Maurizio Solimini, che avevano eretto barricate contro l'ingresso di Amato. Il sindaco Azzollini, dal canto suo, aveva tentato una mediazione con i dissidenti, la cui uscita dal partito creerebbe non pochi problemi alla maggioranza di centrodestra. Sembra che lo stesso Azzollini non abbia gradito questa scelta di An di accogliere Pino Amato, anche se ufficialmente non si pronuncia per evitare problemi alla sua coalizione. A muovere le acque a favore di Amato, è stato il deputato di Bisceglie, Amoruso, che continua a voler controllare il partito a Molfetta, malgrado in più occasioni, la maggioranza degli iscritti abbia contestato questa sua ingerenza non rischiesta. Del resto i risultati ottenuti da Amoruso durante la sua gestione del partito come commissario, sono stati abbastanza deludenti. Che faranno ora i dissidenti? Rientreranno nelle fila del partito oppure porteranno alle estreme conseguenze la loro posizione, abbandonando An per approdare ad altri lidi politici? Già nei giorni scorsi l'on. Pinuccio Gallo, responsabile regionale del movimento "La Destra", che fa capo all'ex ministro Francesco Storace, che aveva abbandonato An per dissensi col presidente del partito, Gianfranco Fini, aveva invitato i dissidenti ad aggregarsi alla nuova formazione politica. Le prossime ore saranno decisive per la scelta dei dissidenti che hanno programmato un incontro per valutare la situazione e assumere le decisioni conseguenti.
Autore: Felice de Sanctis
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Sono felice di essere il primo (se mi verrà pubblicato) a poter dire la mia su questa vicenda. Pur non ricoprendo nessun incarico di dirigenza all'interno di Alleanza Nazionale, credo di possedere il titolo più importante che un vero uomo di partito possa avere: sono un tesserato. O meglio sarò tesserato fino a quando scadrà questo anno, poichè il prossimo anno sicuramente il mio nome non sarà su una tessera di AN. Ho sempre sostenuto che una manovra del genere non poteva essere tutta farina del granaio molfettese. Sapevo fin dall'inizio che il fattore Bisceglie sarebbe centrato qualcosa. Poteva l'on. Poli Bortone (segr. regionale AN) rifiutare l'ingresso di quasi due mila voti (stando a ciò che si dice in giro)nel partito? Certo che no! Visto che alla Signora Poli Bortone, probabile candidata governatore Pugliese, quei voti fanno molto comodo. E poteva il consigliere Attanasio (segr. prov. AN) andare contro questa decisione? Certo che no! Visto che oltre ad essere consigliere regionale e nuovamente candidato nelle prossime regionali, aspira senz'altro a diventare qualcosa in piu in caso di vittoria del centro-destra. E quindi poteva il sig. Francesco Amoruso (deputato di AN) non essere al corrente di tutto questo? Certo che no! Troppo codardo per mettersi contro i poteri forti del partito. Ha scelto la via di ponzio Pilato. Se ce da decidere su incarichi e dirigenze varie, l'on. Amoruso è sempre presente sul nostro territorio, ma se ce da difendere i militanti di un partito che per anni hanno difeso i loro valori, anche a costo di rischiare l'incolumità propria o dei propri amici, il sig. Amoruso diventa entità super-partes. Se il nostro sindaco è intelligente, sa come fare a stoppare questo piano. Se posso dare un consiglio al senatore, direi di non fare rimpasti di governo... e chi ha orecchie intenda. Del resto, se si formasse una nuova formazione politica (civica o politica che sia)si potrebbe vcerificare che sia la nuova formazione ad avere piu peso politico. E se nel partito restasse solo Armenio, Sgherza, Lanza e Amato&C, quanto peso avrebbe questa aennina? Questa amministrazione potrebbe sopravvivere senza due consiglieri? Essendo cambiato il partito di AN, potrebbe il sindaco decidere di ritenere chiuso l'accordo con il suddetto partito ed aprire un nuovo accordo con la nuova formazione formata dai fuoriusciti di AN (cioè con chi a suo tempo ha sottoscritto il programma nel nome di AN)? Caro sindaco sei troppo forte come anche la tua amministrazione. MEDITA!!! E ai miei ex amici di partito vi chiedo di fare un atto di coraggio, almeno una volta nella vostra vita politica, ragionate con la vostra mente, non siate succubi di qualcuno che dista 9 Km da noi, dite basta a tutto ciò. E se non sarete in grado di staccarvi da AN, be dovrete spiegare alla gente tutto ciò, dovete sipegare alla gente che in AN sarà possibile che fra qualche anno ci si ritrovi il nipote di Berlinguer o il pronipote di Che Guevara. Se rimarrete in AN, be vi auguro di potervi guardare dentro e fuori, anche se credo sarà difficile.


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