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Tutti i danni psico-fisici della pandemia
31 luglio 2021

Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha modificato drasticamente gli stili di vita di milioni di persone. Basti pensare all'assenza di sport e di attività fisica che hanno influito e stanno ancora oggi influendo – anche se con minore impatto - negativamente su forma fisica e salute mentale. Palestre chiuse, campi da calcio impraticabili, piscine, parchi, centri di danza e fitness tutti off-limits.
Tutto ciò non ha fatto altro che limitare la possibilità di molti di dedicarsi alle abituali attività sportive o fisiche - individuali o di gruppo - al di fuori delle proprie case. Di fatti secondo uno studio condotto a maggio 2020 dalle Nazioni Unite si sono riscontrate una tendenza ad essere meno attivi fisicamente nonché l’insorgenza di problematiche legate al sonno e ad una cattiva alimentazione. Certo, di contro hanno fatto il loro ingresso in soggiorno e camere da letto tappetini, pesetti, corda o - per i più attrezzati - cyclette e tapis rulant ma senza dubbio il contesto domestico ha reso più difficile impegnarsi nell'esercizio fisico ed essere costanti.
Dunque in un contesto di pandemia – in assenza di una regolarità della pratica sportiva – le conseguenze sono state e continuano in parte ad essere preoccupanti: il sistema immunitario ha meno difese, insorgono disturbi e patologie correlate allo stile di vita sedentario che tra l’altro possono diventare croniche. Ma a preoccupare al pari dell’aspetto fisico c’è anche quello mentale che può avere dei risvolti impattanti sulla gestione dello stress o dell’ansia dovendo fare i conti con l’isolamento forzato, le difficoltà economiche e la preoccupazione mista a paura che si ammali un proprio familiare. Ma ad oggi sembrerebbe stagliarsi una luce all’orizzonte.
Sicuramente l’avvento dell’estate in concomitanza ad una buona copertura vaccinale stanno dando un contributo importante nell’evoluzione della pandemia. Non a caso è stato dato il via libera alla ripresa di attività sportive dilettantistiche di base, dei corsi formativi legati all’avviamento a sport di contatto nonché tutte le gare e le attività connesse agli stessi anche a carattere ludico amatoriale.
Anche per l’attività motoria – come una semplice passeggiata all’aperto – in zona bianca ritorna ad essere assaporata diversamente grazie all’annullamento dell’obbligo di utilizzo della mascherina.
A riaprire anche piscine e palestre. Un vero toccasana psicofisico che apre spiragli di ritorno ad una vita pre - pandemia. Riprendono – seppur con le dovute cautele – le competizioni sportive. Basti pensare agli Europei 2021 di Calcio e le Olimpiadi di Tokyo che hanno ripristinato una parvenza di normalità restituita da un ritrovato benessere emotivo e mentale.
A confermarlo un recentissimo studio voluto da Asics che ha sfruttato le tecnologie biomediche all’avanguardia per creare una vera e propria mappatura dell’impatto che l’esercizio fisico ha sul cervello umano. Il dott. Stubbs - promotore della ricerca – sostiene che è ancora impossibile stimare quanto sia significativo l’impatto che lo sport e l’esercizio fisico hanno sulla nostra mente ma è certo che è assolutamente fondamentale che le persone facciano attività regolarmente per sperimentare benefici cognitivi ed emotivi importanti per loro stessi.
Ma i risultati della sperimentazione parlano chiaro: analizzando una serie di reazioni neurobiologiche avvenute nel cervello dei sette individui-campione - attraverso l’esame dell’attivazione di specifiche aree e percorsi cerebrali - sono stati quantificati il livello di interesse, eccitazione, frustrazione, rilassamento, stress cognitivo e concentrazione prima e dopo l’attività motoria.
I risultati? Tutti, dopo lo sport, hanno avuto un miglioramento emotivo generale: +29% della capacità di far fronte allo stress e +18% nel livello di rilassamento.
Le emozioni negative e la frustrazione sono calate fino al 135% e si è constatata una riduzione significativa della tendenza a prendere decisioni avventate e a reagire negativamente a sfide e cambiamenti.
Di questo e molto altro si parlerà nell’intervista realizzata grazie alla preziosa collaborazione con la psicologa e psicoterapeuta, Mariagrazia Petruzzella sulla rivista di Quindici in uscita il prossimo 15 settembre.

Autore: Angelica Vecchio
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