Triangolare preolimpico di ginnastica: bene l'Italia e Marinella
MOLFETTA - 25.7.2004
In un stracolmo e “stracaldo” palazzetto “Poli”, nel triangolare preolimpico di ginnastica ritmica, la Russia campionessa mondiale ed olimpica in carica si conferma la grande favorita anche per Atene 2004 nella competizione a squadre mentre l'Italia colleziona prima e seconda piazza nella gara individuale.
Banda dell'aeronautica ad aprire le danze, spettatori in delirio per l'idolo di casa Marinella Falca, impegnata nell'esibizione di squadra.
Quattro gli attrezzi con i quali le ginnaste russe, polacche ed italiane, con grazia sopraffina ed armonia nei movimenti, dimostrano di avere confidenza: cerchio (guai a chiamarlo hula hoop: si rischia la radiazione dagli spalti…), palla, clavetta e nastro. Le prime emozioni le regala Giulietta Cantalupi, divina nel far roteare il cerchio e nel “calciarlo” con precisione per poi riprenderlo dopo due capriole: applausi a scena aperta. Laura Zacchilli e Beatrice Zancanaro se la cavano meno bene. Dall'Est la minaccia è sempre dietro l'angolo ma la Cantalupi, ancora nella prova individuale, incanta il “Poli” con l'esercizio della palla: da far invidia ai più bravi giocatori di calcio.
Nell'esibizione italiana di squadra con 3 cerchi e 2 palle, nella quale è coinvolta la Falca, un errore penalizza una coreografia eccezionale; la giuria attribuisce un punteggio di 25.05 e l'oro si allontana. Perfette le russe.
Cinque minuti di intervallo: c'è spazio per la performance di Vito Iaia, campione italiano di ginnastica aerobica.
Si riprende con le clavette della Zancanaro e quelle della Zacchilli (da manuale un suo lancio “dissociato”); la Cantalupi incappa in un “nodo” nell'esecuzione della prova individuale col nastro: penalità. Contorsioni, movimenti da circensi.
Nella “collettiva” con 5 nastri la Polonia combina bene ma le russe fanno di meglio. “Dramma” italiano: prima un “fuoripista” (piede fuori della pedana: penalità), poi addirittura un nastro rotto ed il primo posto scivola definitivamente di mano. Punteggio finale: 54.25 Russia, 48.65 Italia, 46.25 Polonia.
Riscatto nell'”individuale”: la medaglia più preziosa va a Laura Zacchilli con 96.56, l'argento a Giulietta Cantalupi con 92.45.
C'è da lavorare ancora. Senza tregua, proprio come fanno le atlete russe, alle quali, pare, sono concessi solo due giorni di vacanza l'anno. Sicuramente non ad agosto, e non ad Atene.
Eugenio Tatulli