Tra polemiche e musica Roy Paci e la Municipale balcanica hanno suonato con toda joia e toda beleza
MOLFETTA - Roy Paci e la Municipale Balcanica hanno regalato ai molfettesi e ai turisti una serata all’insegna del Toda Joia e Toda beleza. Dopo numerose polemiche, cattiverie, fiumi di falsità e attacchi agli artisti ha vinto la Molfetta buona che crede nel cambiamento per una società sana, di valori, di rispetto per la cultura.
Prima dell’inizio del concerto c’è stata l’estrazione dei biglietti che ha visto come vincitrice la signora Margherita Di Pierro. I biglietti acquistati sono stati seicento.
In seguito, il Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio ha presentato l’evento con un tono deciso e forte. Non si è lasciata distruggere dalle critiche sterili alimentate dai personaggi che sono ancora increduli della sconfitta elettorale e sono disposti ad attaccare e denigrare la nuova amministrazione comunale. Ma la promessa del Sindaco di coprire la loro invidia di musica è stata mantenuta con ottimo successo.
Il patto con i molfettesi non è stato interrotto, dare una dignità alla città è la prima esigenza da soddisfare. Iniziare un processo di decostruzione dentro di noi, eliminare le cattive abitudini che i vecchi padroni ci hanno voluto inculcare e iniziare a progettare una società che punta al progresso e non all’ imbarbarimento dell’uomo è un segnale di crescita.
Trentasei eventi tra concerti, mostre e presepi artistici hanno animato le piazze e le strade della città. “E’ stato un Verde Natale anche grazie ai 250 alberi donati dalla Multiservizi al Comune di Molfetta”, ha evidenziato il sindaco, Paola Natalicchio. Il concerto è iniziato alle 21 in punto con l’energia e il calore dei turisti, delle famiglie e dei fans giunti anche dalla Sicilia si è festeggiata l’Epifania. Roy Paci si è presentato al pubblico con la canzone di Domenico Modugno “Malarazza”.
“Questo concerto è un gesto d’amore per combattere ogni giorno contro la malarazza”, ha affermato il compositore. L’artista siciliano ha denunciato le persone che lo hanno infangato. Nella settimana della bufera delle polemiche, Roy Paci ha ricevuto offese gravi da persone senza scrupoli che – ha detto – risponderanno alla magistratura, avendo affidato la cosa ai suoi legali che oltre alla condanna chiederanno anche un risarcimento danni. Roy Paci ha chiesto al pubblico di indicargli qualche associazione benefica a cui destinare i soldi del risarcimento.
Il talentuoso trombettista ha poi citato la frase di Papa Francesco per sottolineare l’importanza della vita umana. “Le brutture riducono l’uomo in una bestia”. L’artista con la canzone “Viva la Vida”, l’inno alla vita, ha voluto ricordare gli uomini che hanno messo a repentaglio la propria vita per donare un futuro migliore alle giovani generazioni basato sulla legalità come Peppino Impastato, Giuseppe Fava, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Roy Paci e la Municipale Balcanica con i loro suoni, con i giochi di luci dei riflettori, con la passione per la musica, con l’entusiasmo e la loro simpatia hanno coinvolto tutti, dai bimbi ai nonni. Il calore rovente della musica balcanica ha trasformato la villa comunale in un luogo di aggregazione, di festa, di serenità. Durante la presentazione del loro repertorio ha colpito l’attenzione del pubblico “Dio è zingaro”. E’ la preghiera laica ad un Dio che non si accontenta di essere in ogni luogo ma desidera viaggiare in ogni luogo. E’ un Dio nomade che vuole incontrare, conoscere. Al riguardo Roy Paci ha ricordato Don Tonino Bello che ha insegnato il valore dell’accoglienza e dell’apertura verso l’altro. Non è mancato l’omaggio a Nino Rota con la nota “Canzone Arrabbiata”.
“Canto per chi non ha fortuna”. Una frase dura e diretta, contiene rabbia per la società egoista, affarista, vuota.
La Municipale Balcanica ha proseguito con “Giugno 1917”, è nata da uno studio approfondito delle lettere dei soldati in trincea. Lettere che parlano alle famiglie, agli amori, alla vita. Le canzoni “Artigiana de luma” e “Toda Joia e Toda Beleza” hanno divertito il pubblico e gli artisti hanno invitato i presenti a lasciarsi trasportare dalle energie della musica. Il concerto è continuato tra balli, canzoni, suoni balcanici e sorrisi fino alle 23. L’evento si è concluso con l’augurio di un buon inizio del 2014. Tra polemiche e musica, l’Epifania ha portato via le feste e la magica serata con il ricordo di una comunità che si è ritrovata per far vivere una realtà della nostra Terra.
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