MOLFETTA - L’avv. Rocco Nanna denuncia il Comune di Molfetta e chiede un risarcimento danni di 250mila euro singolarmente allo stesso ente pubblico, al sindaco sen. Antonio Azzollini e all’ing. Rocco Altomare, responsabile dello sportello unico per edilizia e territorio.
E’ questa notizia clamorosa la risposta della proprietà dell’appartamento in ristrutturazione accanto al Duomo, alla sospensione dei lavori disposta dal Comune, sospensione che avrebbe danneggiato la famiglia Nanna.
Intanto, la proprietaria dell’appartamento, avv. Annalisa Nanna, ha inviato a “Quindici” una richiesta di rettifica relativa alla notizia della conferma di sospensione dei lavori del torrino da parte del Tar Puglia, diffusa dal Comune di Molfetta..
Com’è tradizione di “Quindici”, diamo spazio a tutte le voci e non abbiamo difficoltà a pubblicare anche quella dell’avv. Nanna, ricordando alla stessa signorina proprietaria dell’appartamento in questione, che la rettifica va fatta innanzitutto al Comune di Molfetta che ha diffuso il comunicato a tutti i media. Pertanto, pur ringraziando l’avv. Nanna per aver privilegiato “Quindici” come testata più autorevole e diffusa sul territorio, le ricordiamo che sarebbe corretto inviare la stessa rettifica a tutti i media.
Ecco la versione della famiglia Nanna:
«Faccio seguito al Vs. titolo sensazionalistico “il Tar puglia conferma la
sospensione dei lavori del torrino sul Duomo di Molfetta” pubblicato sulla
pagina on line del Vs. Giornale in data odierna, per invitarVi a fornire la
pubblicazione della notizia INTEGRALMENTE e non soltanto a stralci, in
particolare quello che ha voluto evidenziare il COMUNE DI MOLFETTA con il proprio comunicato stampa.
Il Tar, infatti, ha ACCOLTO LA SOSPENSIVA di tutte le tre ordinanze di
sospensione emesse dal Comune di Molfetta, consentendo la ripresa dei lavori sia all’interno dell’appartamento che dello stabile.
Il Tar di Bari non ha affatto bocciato il torrino, ma ha rimesso gli atti
alla Soprintendenza di Bari per una nuova valutazione, cosa che avrebbe dovuto fare il Comune stesso alla luce della Dia n. 221 da me presentata in data 3.3.2010, anziché richiedere le tavole comparative tra il vecchio ed il nuovo progetto assentito col permesso di costruire a firma dell’ing. Altomare, che, peraltro, aveva approvato un torrino molto più imponente di quello attuale».