Tornano in scena risate ed emozioni con la Confraternita di sant’Antonio di Molfetta
MOLFETTA - Riprende, dopo uno stop di due anni causato dalla pandemia, la tradizionale commedia in vernacolo molfettese realizzata dagli “attori” della Confraternita di Sant’Antonio di Molfetta.
Un momento di grande spensieratezza e divertimento di cui il suo numeroso pubblico, ormai affezionato da anni, ha sentito tanto la mancanza.
Per ben 7 serate (25 e 26 febbraio; 4,5,10,11,12 marzo) la Confraternita ha scelto di mettere in scena lo spettacolo intitolato “Arezzo 29… in tre minuti”, un classico della comicità teatrale della tradizione partenopea a firma di Gaetano e Olimpia Di Maio, completamente riscritto in vernacolo molfettese e riadattato al contesto nostrano.
E' la storia di un figlio illegittimo, nato da una relazione extra-coniugale di un tassista con la moglie di un noto pregiudicato, in carcere per la vendita di bambini. La vicenda si svolge interamente in un contesto sociale "basso" gli inizi degli anni '80, abitato dalla famiglia del tassista dove la protagonista della commedia (Donna Vicenza) riuscirà, tra mille peripezie, a districare l'intricata matassa.
Commedia ricca di momenti divertentissimi, piena di battute spassose e di frangenti che suscitano reale commozione.
Alcuni anni fa questo testo fu portato in scena da due grandi del teatro napoletano: Luisa Conte e Nino Taranto.
“Cercheremo di combinare la simpatia e la comicità che ci accompagna da sempre al messaggio caritatevole ed assistenzialistico proprio della Confraternita” dichiara il regista Giuseppe Pasculli, “infatti, il ricavato del progetto teatrale verrà devoluto totalmente in beneficienza”.
E allora l’invito a teatro è esteso a tutti, per godere di due ore di leggerezza e comicità, quanto mai necessarie ad affrontare le inevitabili difficoltà del vivere quotidiano e, al contempo, contribuire con fraterna generosità ad aiutare il prossimo.