Torna a Molfetta “Puglia d'Arte e d'Artisti - la Puglia: ponte tra culture”, a cura di Daniela Calfapietro
MOLFETTA - Domenica alle ore 20 nella Sala dei Templari di Molfetta torna la Rassegna “Puglia d'Arte e d'Artisti - la Puglia: ponte tra culture2, curata da Daniela Calfapietro.
L'evento, pubblicizzato con una splendida foto di Mauro Germinario di “Quindici” che ritrae il Solstizio d'Estate nella Cattedrale di Bari, «è imperniato sulla capacità pugliese di permeare e lasciarsi compenetrare – scrive la stessa Calfapietro nella presentazione - dall'alba dei tempi storici, dalle culture provenienti dall'altra parte del mare, senza perdere nulla della propria individualità che si andava formando: gli scambi di pensiero e di cultura attraverso gli oggetti di uso o d' arte, o i prodotti, come l'olio e il vino, ed altri, tipici della nostra regione, hanno portato testimonianza in ogni tempo della grande spinta verso i popoli vicini da parte di quello pugliese, sempre pronto all'incontro e all'assimilazione attiva ed integrante, di genti portatrici di nuovi contenuti.
Così, nell'ambito della presente mostra, si vuole focalizzare l'attenzione su una "alterità" che di fatto nella nostra regione trasmutata in "contiguità" , dimostrando che il lontano geografico è un vicino umanissimo, affermando che nel passato come nel presente, tutto è un grande flusso, di genti e costumanze, di scambi e di vita. Nel trend turistico che da diversi anni sta interessando la nostra regione, è l'unione degli opposti, tra il nord, intendendo anche il nord Europa , e il sud estremo che bussa così fortemente alle sue porte , a dare il vero senso della Puglia quale ponte tra culture frontaliere: verso il Mediterraneo, l' Asia, l' Africa, per ricucire strappi globalmente devastanti . Gli artisti, chiamati a contribuire con le loro opere, di pittura e scultura ovvero installazioni, o scritti o con altre forme d'arte che si sono scelte per la loro eccellente forza comunicativa, sentono moltissimo questa grande spinta culturale e soprattutto quelli non italiani e non pugliesi sono la testimonianza di questa interculturalità».