Successo dell'inziativa Spiagge pulite al lungomare di Molfetta. Ma basterà?
Anche il sindaco Azzollini fra i volontari che hanno raccolto i rifiuti
MOLFETTA - Come al solito anche quest'anno è toccato ai volontari ripulire le spiagge in vista della stagione balneare ormai dietro l'angolo. Lo “sporco lavoro” si è svolto nella mattinata di domenica presso il lungomare di Molfetta (altezza Inps) nell'ambito della manifestazione organizzata dalle associazioni ambientaliste Marevivo, Legambiente e Terrae e patrocinata dal Comune di Molfetta (vedi, sotto, la galleria fotografica)
Alla manifestazione hanno partecipato le scuole elementari San Giovanni Bosco e Cesare Battisti e le scuole medie inferiori San Domenico Savio e Poli nonché la Capitaneria di porto, l'ASM e il Sermolfetta. E' stata anche l'occasione per vedere il neo sindaco Antonio Azzollini, che ha voluto essere presente all'evento, nelle vesti di un operatore dell'ASM intento ad aiutare gli altri volontari nella pulizia del litorale. Impressionato dall'eccezionalità della portata dei rifiuti presenti sulla spiaggia il sindaco si è impegnato affinché vi siano degli interventi tempestivi allo scopo di rendere la costa più fruibile e soprattutto più pulita possibile.
Durante la manifestazione i sub di Marevivo hanno provveduto allo scandaglio dei fondali marini per cercare eventuali rifiuti pericolosi ma fortunatamente questi erano assenti. Adesso la spiaggia antistante l'Inps, ovvero 'la bussola' per i molfettesi, si può ritenere più pulita ma sono innumerevoli i tratti di spiaggia che necessitano ancora di pronti ed immediati interventi.
La situazione del tratto di costa libera molfettese, che va da Torre Calderina sino a Torre Gavetone, è ormai al limite e ci si domanda se ci sia sempre bisogno dei volontari per salvaguardare la nostra città. Il Comune deve lottare in primis e al fianco dei cittadini per tutelare qualcosa che ci appartiene e ci auguriamo che con l'insediamento della nuova giunta e la nomina del nuovo presidente dell'Asm qualcosa si muova in tal senso, altrimenti saremo costretti ad abituarci a fare il bagno e a prendere la tintarella fra lattine di birra, bottiglie, materassi, carrelli, frigoriferi, forni, buste, la cosiddetta, “immondizia”.
Autore: Francesco Tempesta