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Solidarietà di Sel al sindaco di Molfetta Paola Natalicchio assediata dai manifestanti
21 gennaio 2015

MOLFETTA - I coordinatori regionale e provinciale di Sel Puglia, Francesco Ferrara e Michele Losappio, hanno espresso in solidarietà al Sindaco di Molfetta Paola Natalicchio, costretta a barricarsi negli uffici comunali a Molfetta a seguito della manifestazione di protesta per il sussidio economico, in merito al quale il Comune, a causa del forte aumento dei beneficiari, ha stabilito una rotazione tra gli aventi diritto.

«Pur comprendendo lo stato di povertà e disperazione dei cittadini
assistiti – scrivono Ferrara e Losappio -, esprimendo solidarietà al sindaco Paola Natalicchio, riteniamo che la soluzione stia nelle politiche del lavoro come i cantieri di cittadinanza, avviati dalla Regione Puglia. Il pacchetto di misure per il reinserimento lavorativo delle persone svantaggiate che unisce le politiche tra tre assessorati (Lavoro, Formazione e Welfare) per l’avvio della strategia regionale volta all’inclusione sociale attiva e al contrasto delle povertà, con il lavoro di cittadinanza».
Anche Silvio Salvemini, segretario SEL Molfetta, ha espresso solidarietà Paola Natalicchio: «Alcuni di noi erano presenti nella sede degli uffici comunali della zona 167, durante la protesta di un gruppo di cittadini  che hanno usato toni e gesti inaccettabili. Usare violenza, verbale e fisica, minacciare di morte e pretendere elargizione di contributi senza criterio, sono atti non tollerabili da chiunque provengano. In questo anno e mezzo, il Sindaco Natalicchio, la sua Giunta e tutta la maggioranza hanno messo in campo ogni azione possibile per alleviare le difficoltà economiche che stanno incontrando in tanti. Le richieste aumentano di mese in mese, al contempo il Governo nazionale diminuisce gli stanziamenti verso gli enti locali. Le amministrazioni comunali si vedono costrette a razionalizzare i fondi sociali e per far questo servono criteri, regole certe, sensibilità ma anche rigore nell'andare incontro a reali bisogni di sussistenza che quotidianamente vengono avanzati agli uffici preposti. Non esistono bancomat dal fondo illimitato, né platee alle quali garantire in eterno un contributo. Abbiamo scelto la filosofia dei "cantieri di servizio", perché vi sia dignità verso chi chiede un sostegno economico, in cambio si richiede un servizio offerto alla collettività. Tantissimi hanno apprezzato  tale filosofia, mentre qualcuno, con arroganza e minacce, pensa di prevaricare gli altri. Non torneremo indietro. Siamo accanto a Paola e non la lasceremo sola».

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