Soddisfazione per la Festa di Rinascere a Molfetta. Il coordinatore Corrado Minervini: “Abbiamo appena cominciato”
MOLFETTA - “Abbiamo appena cominciato!” - Afferma con soddisfazione Corrado Minervini, coordinatore di Rinascere, al termine della Festa del movimento - “In questa tre giorni abbiamo raccolto adesioni, idee, ma soprattutto molto entusiasmo. Gli ospiti della festa hanno fornito contributi di altissimo livello, aiutandoci a confrontarci con le sfide del domani. Non cerchiamo soluzioni preconfezionate, ma attori nuovi con cui tracciare rotte mai percorse. Dobbiamo continuare così, mettendoci costantemente in discussione: non ci accontenteremo di nulla di meno”.
Sviluppo, povertà, intelligenza artificiale, diritti, turismo, fino alla semantica della nuova politica sono alcuni degli argomenti affrontati, ogni volta con ospiti differenti e soprattutto con uno sguardo non limitato al perimetro cittadino. La prospettiva è stata chiara sin dal primo incontro: Molfetta è in un sistema complesso e ha bisogno di risposte mature, non di semplificazioni.
Sullo sfondo emergono con chiarezza i principi ispiratori del movimento. Una forza riformista plurale, che ai dogmi e alle vecchie liturgie contrappone il dialogo e il confronto con mondi e protagonisti nuovi.
“Abitiamo un tempo prima che uno spazio: questa bellissima festa della Politica ci ha fatto alzare lo sguardo” - ribadisce Felice Spaccavento, Consigliere Comunale di Rinascere –.
“La nostra non è stata una festa di autocelebrazione, che è una delle trappole della vecchia politica. É stata una festa di ricerca di voci e contenuti nuovi. Una festa di servizio, cioè a disposizione di una comunità progressista, che va ben oltre le sigle e le casacche. Ora bisogna continuare determinati, allargando la platea dei protagonisti. Ci siamo dati appuntamento entro Natale per un forum aperto e inclusivo con un obiettivo molto preciso: cominciare a disegnare la città che vogliamo. Non un appuntamento di Rinascere, ma un appuntamento con tutte le forze del futuro. Cominciamo, per esempio, da un tema imprescindibile del nostro futuro: il Mare. Quindi il porto, il lungomare, le coste, la balneazione, la cultura, il turismo. La domanda è “ce la sentiamo, o lasceremo che siano altri ad occuparsene?”.