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Sermolfetta si difende dalle accuse della Minuto sul servizio di assistenza scolastica
04 ottobre 2005

MOLFETTA – 4.10.2005 Il Sermolfetta si difende dalle accuse del consigliere comunale dell'Udc, Carmela Minuto di aver ricevuto 48.000 euro per il servizio di assistenza scolastica. Durante una delle ultime riunioni del consiglio comunale (nella seduta del 22 settembre) Carmela Minuto ha presentato in aula un documento (sottoscritto anche da altri 14 consiglieri comunali, molti dei quali della stessa maggioranza) con cui attaccava duramente l'amministrazione di centrodestra di cui fa parte e che è guidata da Tommaso Minervini, a proposito dell'affidamento diretto (e cioè senza l'espletamento di una apposita gara pubblica), operato dal Comune in favore di due organizzazioni di volontariato (il “Ser Molfetta” e la “Misericordia Molfetta”), del servizio di assistenza specialistica, per l'anno scolastico 2005-2006, per gli alunni portatori di handicap. “Non vi è chi non veda – si leggeva nella lettera indirizzata al sindaco e al presidente del consiglio comunale – come in tale misura il Comune abbia preferito operare con logiche estranee al rispetto delle regole dell'evidenza pubblica, favorendo alcuni soggetti a svantaggio di altri e soprattutto della collettività che viene così privata della possibilità di godere dei vantaggi derivanti dalla libera concorrenza”. Il Sermolfetta, con alcuni giorni di ritardo (la notizia è del 23 settembre) replica alle accuse sostenendo che “non ha alcuna intenzione di intralciare il passo a chi ha visto uno sbocco occupazionale nei settori legati all'assistenza ai disabili, agli anziani e a quanti non sono autosufficienti. Per questo condivide la necessità che il Comune, per l'anno scolastico 2005-2006, affidi, con l'espletamento di apposita gara pubblica, il servizio di assistenza specialistica per gli alunni portatori di handicap, anche se questo, è evidente, porterà ad un aggravio di spese per le casse comunali. La precisazione dei vertici della pubblica assistenza Sermolfetta, che quest'anno ha compiuto vent'anni, si rende necessaria a seguito della questione sollevata nei giorni scorsi dal consigliere comunale Carmela Minuto, e da altri quattordici consiglieri firmatari di un documento congiunto, in netto dissenso con il sindaco che, senza espletare alcuna gara, ha affidato il servizio al Sermolfetta e alla Misericordia Molfetta. In ogni caso occorre precisare che il Sermolfetta, associazione di volontari, non è stato favorito "a svantaggio di altri e soprattutto della collettività privata della possibilità di godere dei vantaggi derivanti dalla libera concorrenza".
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Palmiotti ha ragione:troppo poco una replica..occorrerebbe raccontare tutta una storia, forse troppo lunga e noiosa per chi vuole semplicemente pescare nel torbido.Troppo complesso entrare nell'ottica di una associazione di volontariato, delle rinunce di decine di ragazzi,della soddisfazione di decine di mamme e dell'amore alla base di questo particolare servizio.Noi siamo nati per l'emergenza:rapida,decisiva,immediata.Lavorare con i disabili è molto difficile, ma abbiamo accettato di sostenere anche questo impegno perchè pareva non potesse farlo nessun altro e la nostra "malattia" è di non dire mai di no, di non lasciare nessuno in difficoltà, ancor più se si tratta di un bambino, ancor più se diversamente abile.Il Ser non si "difende", ma si è limitato a confermare la sua posizione,già più volte espressa su questa vicenda,anche in tempi non sospetti (sin dall'inizio del 2005): possiamo fare da tappabuchi ed essere anche felici di consentire un (mi dicono notevole) risparmio alle casse comunali,ma abbiamo più volte richiesto l'espletamento di una gara ad hoc.Il Ser è aperto a tutti, entrano centinaia di persone, ne restano poche decine...provate,partecipate,scendete dagli scranni del giudizio, venite con noi e fate quello che noi facciamo:vedrete quanti "privilegi" ci toccano ogni giorno.Per quanto riguarda me...sono mortificato di come vent'anni di impegno ASSOLUTAMENTE VOLONTARIO,GRATUITO,H24 possano ancora essere mercificati come "centro destra o centro sinistra".Pochi laici in questa Città possono immaginare (penso agli amici della Caritas e di altre poche associazioni) cosa significhi donare se stesso a chi poi pretende di "classificarti" e darti un prezzo.Ho donato metà della mia vita a Molfetta e, nonostante tutte le signore Germinario, ne sono fiero e - soprattutto - anche per tutte le signore Germinario, continuerò a farlo, e vi assicuro che cercherò di "cifrare" il mio breve impegno alla guida dell'ASM con la stessa abnegazione e correttezza che mi ha visto indossare il giubbotto arancione. Ringrazio la redazione di quindici on line per lo spazio e per questo servizio,da me sempre più seguito e vi ricordo che è sufficiente contattare il nostro tesoriere dr. Pischettola per conoscere entrate,uscite,vita morte e miracoli dell'Associazione.


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