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Saluto ai militari in partenza per il Kosovo, venerdì a Trani
22 agosto 2007

TRANI -Venerdì 24, alle ore 09.45, nella caserma “Lolli Ghetti” di Trani si terrà la cerimonia di saluto alla bandiera ed al personale del 9° Reggimento di fanteria “Bari” in partenza per il Kosovo, per dare il proprio contributo alla missione di pace intrapresa in forza della risoluzione 1244 dell'Onu. La cerimonia presieduta dal Comandante della Brigata Corazzata “Pinerolo”, Generale Attilio Claudio Borreca, vedrà la partecipazione di numerose autorità locali, tra cui il Sindaco della città di Trani, Dott. Tarantini a testimonianza del gemellaggio esistente tra questa blasonata unità dell'Esercito e la cittadina sede del reggimento dal lontano 1965. Particolare risalto alla cerimonia è stato dato dalla presenza dei familiari dei soldati che saluteranno i propri congiunti impegnati per sei mesi a contribuire alla stabilità del Kosovo al fine di consentire l'affermazione dei principi democratici e lo sviluppo della regione che attraversa una delle fasi più delicate della sua storia recente, con un lento progresso dei colloqui internazionali per la definizione del proprio status ed il profilarsi di una missione a guida europea, in sostituzione della missione ONU denominata UNMIK, attiva in Kosovo sin da dopo il conflitto che ha costretto all'intervento militare della NATO. La sfida che il 9° Reggimento dovrà affrontare, con 264 unità tra U., SU. e volontari, sarà particolarmente impegnativa, in quanto il personale a cui il reggimento darà il cambio in Kosovo non è, come prassi ormai consolidata, italiano, bensì di nazionalità slovena. Ciò implica che oltre alle normali difficoltà, tutta la fase di avvicendamento verrà necessariamente svolta in lingua inglese che sarà di fondamentale importanza anche nel corso dell'intero mandato per interfacciarsi quotidianamente con i militari stranieri. Il 9° reggimento sarà, infatti, inquadrato nella Brigata Multinazionale Ovest, a guida italiana, e costituirà la base di un'altra unità multinazionale, la Task Force “Falco”, l'unità operativa di cui il Col. Bonsignore sarà il Comandante, composta da soldati appartenenti a Italia, Ungheria e Slovenia. Cenni storici del Reggimento: stemma araldico Fondato nel 1734, con editto di Carlo Emanuele III, re di Sardegna, il 9° Reggimento dei “bianchi fucilieri”, così soprannominati a causa della uniforme originale adottata nel 1741, è uno tra i più antichi d'Italia e vanta una storia costellata di valore, coraggio e generosità, avendo partecipato ai principali eventi bellici, pubbliche calamità, attività di ordine pubblico, recenti operazioni di pace. La Bandiera del 9° reggimento custode delle imprese più valorose che hanno visto protagonista il Reggimento nel corso degli anni, si fregia della Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, di due Medaglie d'Oro, una d'Argento ed una di Bronzo al Valor Militare ed una di benemerenza per il terremoto di Messina del 1908.
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