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Sabato a Molfetta consegna attestati del Corso di alfabetizzazione informatica della Cgil
27 giugno 2013

MOLFETTA – Sabato 29 alle ore 18 nella sala Finocchiaro della Fabbrica S. Domenico su iniziativa della Camera del Lavoro Cgil di Molfetta, del Comune e della Regione Puglia, ci sarà la conclusione del Corso di alfabetizzazione informatica con la consegna degli attestati di frequenza.
Interverranno Alba Sasso, assessore regionale alla Formazione, Paola Natalicchio, sindaco di Molfetta, Bepi Maralfa vice sindaco e assessore alla socialità, Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil Bari e Maria Antonellisegretaria generale Spi Cgil Bari.
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L'educazione al ragionamento è fondamentale per lo sviluppo dell'uomo. E deve iniziare fin da quando si è piccoli. Imbottiamo gli studenti di dati. Ma l'essenza dell'educazione è saper usare le informazioni per affrontare nuovi interrogativi e situazioni. Stiamo trascurando questo aspetto. Ne consegue che i ragazzi non sono in grado di applicare il pensiero logico alle situazioni quotidiane. E' più probabile che un ragazzo scelga una bicicletta in base al colore o al modello che possiede un amico piuttosto che in funzione di considerazioni più pertinenti, come prezzo, durevolezza o prestazioni. Quel che è peggio alcuni problemi, tra cui la droga, sorgono perché i giovani non hanno imparato a mettere in rapporto le azioni e le relative conseguenze. Non commettiamo l'errore di credere che un bambino intelligente sia automaticamente in grado di pensare bene. Le persone intelligenti possono avere una scarsa capacità di pensare o essere mentalmente pigri, perché sanno rispondere velocemente. Mentre il bambino riflessivo, quello che gli insegnanti talvolta riprendono perché sogna a occhi aperti, ha spesso una maggiore capacità di penetrazione. Invitare i giovani a ragionare con semplici filastrocche: “Se tutto il mondo fosse una torta di mele/ E tutto il mare fosse inchiostro/ E tutti gli alberi fossero di pane e formaggio/Cosa dovremmo bere? Indurre a riflettere: “Se una frase inizia con la parola “se”, significa che non è vera?” I giovanissimi imparano un approccio alla lettura e al ragionamento che può servire loro per tutta la vita. La storia del progresso umano è caratterizzata dal capovolgimento di idee generalmente accettate. La gente si accontentava di illuminare le case con lampade a olio finchè non arrivò Edison. I contabili facevano le somme con carta e matita finchè la calcolatrice non rivoluzionò tutto. Avendo abitudine meno radicate, i giovani sono più disposti a mettere in discussione “come sempre si sono fatte le cose”. Genitori e scuola dovrebbero incoraggiarli a conservare questo abito mentale per tutta la vita. Cercare i termini che ben definiscono i concetti è una dura disciplina mentale che aiuta i giovani a chiarire a se stesso che cosa pensa veramente. I bambini spesso espongono le loro convinzioni, attendono con impazienza che l'altro finisca di esprimere le proprie e poi ripetono semplicemente ciò che avevano detto prima. Non ascoltando gli altri, non percepiscono idee che potrebbero allargare i loro orizzonti. Studiare. La riflessione non sostituisce l'informazione, e l'informazione non sostituisce la riflessione, entrambe sono necessario allo sviluppo intellettuale. “PENSARE RICHIEDE ESERCIZIO MA NE VALE LA PENA”.
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