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Rosalba Gadaleta: il quartiere Madonna dei Martiri sta rinascendo dopo anni di abbandono Strumentalizzazioni inutili di chi è stato finora inerte L'INT ERVISTA - L'assessore all'urbanistica
15 marzo 2015

Sui lavori per il quartiere Madonna dei Martiri dopo anni di abbandono e sulle strumentalizzazioni dell’opposizione di centrodestra e delle polemiche (che appaiono pilotate, ndr) del Comitato di quartiere, Quindici ha sentito l’assessore all’urbanistica avv. Rosalba Gadaleta. Assessore dopo le accuse di indifferenza e insensibilità verso il quartiere Madonna dei Martiri qualcosa sembra muoversi. A quanto sembra sta per andare a gara il progetto esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria delle due palazzine comunali. «A dire il vero (e non certo da poco tempo), ben più di qualcosa si sta muovendo. Dopo anni di abbandono e di indifferenza ci stiamo occupando di tutte le periferie e anche del quartiere Madonna dei Martiri. Sin dal nostro insediamento abbiamo attuato una politica di ascolto non sterile, ma produttivo di tanti piccoli e grandi interventi diretti a dare decoro e dignità ad un quartiere densamente popolato e di grande interesse per tutta la città. Con la delibera di Giunta n. 37 del 24 febbraio è stato stanziato l’importo di 450.000,00 euro per la manutenzione delle palazzine comunali e l’installazione degli ascensori, lavori di cui si occuperà il Settore Lavori Pubblici. Prima di questo abbiamo incontrato con una delegazione del Comitato di quartiere l’amministratore unico di ARCA Sabino Lupelli che si è impegnato ad avviare – come di fatto è avvenuto – la messa in sicurezza e manutenzione delle palazzine di competenza dell’ente. Abbiamo intensificato la pulizia del quartiere con interventi mirati della ASM ; abbiamo effettuato le manutenzioni del verde; abbiamo ripristinato il manto stradale su viale dei Crociati e realizzato i necessari interventi per lo smaltimento delle acque piovane; abbiamo riattivato e valorizzato tutta l’area adiacente alla Basilica della Madonna dei Martiri con la sistemazione esterna del giardino dell’ospedale dei crociati dove è collocato anche il museo del MUMAR T che si occupa di valorizzare l’ambiente marino e costiero. Non posso non citare il concorso per idee appena bandito da Europan, che prevede la riqualificazione anche del fronte mare nella zona di viale dei Crociati». Intanto una giunta tematica sul quartiere ha approvato la bozza della convenzione urbanistica che consentirà all’ARCA (ex Iacp) di procedere con i lavori da 2,4 milioni di euro per il rifacimento delle palazzine della zona. Può dirci qualcosa di più su tempistica e modalità dell’intervento? «Per quanto riguarda il P.I.R.P., abbiamo ripreso il procedimento e sollecitato i privati a costituire il consorzio che comporterà la cessione dei suoli al Comune. Su queste aree verranno collocati gli interventi di edilizia popolare che ospiteranno le famiglie residenti in tre palazzine Arca. Nel complesso tutto l’intervento sarà diretto a riqualificare gli spazi pubblici e privati di quel quartiere. Il procedimento, tuttavia, deve essere completato con l’acquisizione del parere paesaggistico, non richiesto precedentemente, dato che tutta l’area è sottoposta a vincolo paesaggistico e storico-architettonico». Sono previsti altri interventi nel quartiere? «Come dicevo il quartiere Madonna dei Martiri, come altri quartieri di periferia, sono oggetto di continue attenzioni da parte dell’Amministrazione. Gli interventi sopra elencati sono stati già progettati e dovranno essere realizzati nei prossimi mesi. Torneremo a sollecitare l’Arca, senza polemiche o proclami, per il completamento degli interventi di messa in sicurezza di altre palazzine e continueremo a provvedere alla risoluzione di altri piccoli problemi segnalati dal Comitato di quartiere». In questi mesi sono piovute accuse pesanti verso l’amministrazione, da parte di diversi cittadini del quartiere. Accuse soprattutto di immobilismo e indifferenza. Sono anche sorti comitati spontanei. E’ stato difficile rapportarsi con questa situazione? «I Comitati di quartiere stanno sorgendo numerosi in tutte le zone della città, segno di una voglia di partecipare alla costruzione di una città migliore. Personalmente ritengo utile l’apporto dei cittadini nel segnalare e proporre iniziative e soluzioni, anche se spesso gli interventi si pongono in modo polemico. Ma va bene anche così; d’altra parte è comprensibile che dopo anni di mancanza di partecipazione e di decisionismo unilaterale la gente abbia voglia di intervenire e di essere protagonista. Siamo in ascolto e dialogo continuo con i Comitati a cui trasmettiamo anche i tempi e le modalità che abbiamo nel tradurre le politiche amministrative in provvedimenti che abbiano una progettualità corretta e una adeguata copertura finanziaria. La partecipazione è utile a tutta la città e alla democrazia, se attuata in forme mature e consapevoli della complessità della gestione dei beni comuni. E alcune risoluzioni concrete ormai stanno arrivando».

Autore: Onofrio Bellifemine
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