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Rivolta degli studenti, crisi del commercio, nuovo Corso Umberto, biografia di Muti e reportage sulla consacrazione del cardinale Amato a Roma, nella rivista “Quindici” in edicola
19 dicembre 2010

MOLFETTA - E’ in edicola, il nuovo numero di dicembre della rivista Quindici (nella foto, la bella copertina di Francesco Mezzina), il mensile leader che fa opinione a Molfetta, completando così il panorama informativo offerto ogni giorno con Quindici on line, il primo e più diffuso quotidiano in internet di Molfetta, offrendo argomenti diversi e più approfonditi del giornale web.

In primo piano la rivoluzione dei giovani, con un editoriale del direttore Felice de Sanctis (“Il risveglio dei giovani”)e l’inchiesta di Marcello la Forgia e Daniela Gesmundo sulla protesta degli studenti contro il decreto Gelmini.
Si torna a parlare di Corso Umberto e del nuovo look del salotto di Molfetta, Domenico Sarrocco racconta il contrastato progetto che non piace ai cittadini, che la considerano una violenza, ma che l’amministrazione comunale si ostina a voler portare avanti, stravolgendo una strada storica della città, per farne un’anonima arteria. Purtroppo il progetto piace ad alcuni commercianti ed è polemica. Si parla anche della crisi del commercio e della chiusura di molti negozi, con un giro di opinioni che coinvolge le categorie interessate. Non manca la vignetta del nostro Michelangelo Manente ispirata, questa volta, al nuovo look di Corso Umberto visto dal sindaco Azzollini.
Ampio reportage con foto sulla cerimonia a Roma per il nuovo cardinale di Molfetta, Angelo Amato con raccolta di testimonianze e l’intervista di Domenico Sarrocco alle sorelle Spagnoletta che lo hanno visto crescere.
La pagina di politica si interroga sulla “città che vorrei”, il cantiere del centrosinistra con un articolo di Giacomo Pisani, mentre Marcello la Forgia ha intervistato i protagonisti del cosiddetto Terzo Polo (Udc, Mpa e Futuro e libertà) a Molfetta: alleanza temporanea o proposta postazzolliniana? Non manca la rubrica Scherziamoci su di Petrus Caput Hurso che questa volta prende di mira la pretesa di alcune forze del centrosinistra di rifarsi una verginità.
Altre pagine esclusive di approfondimento riguardano la biografia del Maestro Riccardo Muti, con una recensione del libro “Prima la musica, poi le parole” scritta da Gianni Antonio Palumbo e la pubblicazione degli articoli di Felice de Sanctis nelle pagine culturali del quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” nel gennaio 1987, con curiosità sull’infanzia e la giovinezza del Maestro a Molfetta.
Sempre nelle pagine della cultura, due chicche di Marco Ignazio de Santis sul presepe di S. Maria dei Martiri in un quadro di Luigi Schingo e Tu scendi dalle stelle o White Christmas? di Giovanni Antonio Del Vescovo, mentre Ignazio Pansini ci propone una lettura del libro a cura di Marco de Santis sugli atti del convegno su Salvemini e le elezioni del 1913.
Altra esclusiva è l’intervista a Mario Monicelli fatta da “Quindici” che già due anni fa disse a Vincenzo Azzollini: “Non ho più forza, non ho più niente da dire”, in cui già si intuiva la spiegazione del suicidio del grande registra, avvenuto alcuni giorni fa. Gianni Palumbo ci parla di poesia attraverso la recensione del libro di Gina TotaLa parola abitata” pubblicato dalla Fidapa, mentre Corrado Pappagallo conclude lo studio scientifico sul secolo dei Lumi a Molfetta.
Per i quadretti di vita molfettese Cosmo Tridente propone “Racconti attorno al braciere”, mentre Giovanni Angione parla dell’incontro promosso dal Rotary Club di Molfetta, in cui l’avv. Danilo Magarelli ha spiegato il nuovo sistema giudiziario che entrerà in vigore il 21 marzo prossimo con le modifiche relative alla mediazione e conciliazione.
Una disabile Assunta Luzzini scrive una toccante “lettera ad un Babbo Natale assordato”, dalla quale emerge l’egoismo di alcuni molfettesi e l’insensibilità dell’amministrazione comunale al suo problema, rivelando la faccia nascosta di una parte della nostra città.
Nelle pagine di cronaca Rosaria Malcangi ci racconta il tragico incidente sulla provinciale Molfetta-Terlizzi in cui hanno perso la vita tre albanesi che andavano al lavoro, tre storie di vita e di speranza e, ahimè, anche qui emerge l’indifferenza e la freddezza di alcuni molfettesi di fronte ad una tragedia umana.
Vito Copertino dell’Università di Potenza ritorna sul Terzo Pip (la nuova zona di insediamenti produttivi) ricordano i rischi della presenza delle lame e gli errori dei progettisti del Comune.
Ricordiamo anche il commissario prefettizio Vittorio Iannelli, recentemente scomparso, grande amico di Molfetta che seppe guidare in modo impareggiabile la nostra città rimanendone affezionato, tanto da tornare spesso in visita privata.
Il porto sempre in primo piano nelle pagine di economia con le varianti di progetto alla banchina e al molo, con un’intervista di Marcello la Forgia all’ing. Amedeo Vitone, docente del Politecnico di Bari, esperto di calcoli in strutture di cemento armato e progettista delle strutture dello stadio S. Nicola di Bari, dell’Auditorium di Roma e del recupero del Lingotto di Torino, il quale sostiene la necessità di migliorare le condizioni di sicurezza.
Il Pd in una sua nota annuncia l’ultimo bluff del sindaco Antonio Azzollini che è già costato caro ai molfettesi: la ripresa del dragaggio solo per pulire una parte dei fondali, operazione che si sarebbe dovuta concludere già nel 2009 e che rischia di portare a un nuovo risarcimento dei danni, pagato dai cittadini, oltre ai 7,8 milioni di euro, già versati all’impresa appaltatrice.
Non mancano, infine, le consuete pagine di sport con il calcio, il basket, la pallavolo, l’hockey e il tennistavolo.
Infine nelle pagine centrali della rivista proponiamo una carrellata, attraverso le copertine di “Quindici” degli avvenimenti più importanti del 2010.
Come si vede, un numero, quello in edicola, molto ricco di contenuti e temi interessanti con tanti argomenti che vi terranno compagnia per un mese di piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport.
Quindici: quello che gli altri non dicono, Quindici: la rivista che si sceglie in edicola,come ricorda anche il tradizionale manifesto di auguri di Alberto Ficele che sarà affisso in città nei prossimi giorni e che è riprodotto anche sulla rivista in edicola.
 
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Autore: Q
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NATALE! A chi facciamo gli auguri a Natale? A tutti? Lo meritiamo tutti un Buon Natale? Vediamo. AUGURI a tutti i bambini, che il 2011 sia l'”anno dei bambini” e che tutti si possa ritornare bambini; Buon NATALE a chi il Natale non sa neanche che esista, a tutti coloro a cui le feste di Natale amplificano la solitudine; Buon Natale a chi rimane nell'ombra; Buon Natale a tutti coloro che non avranno una tavolata in cui abbuffarsi come maiali per ore e ore, e che probabilmente tutto quel cibo non lo vedono neanche in 365 giorni messi insieme; Buon Natale all'ITALIA tutta. A chi lavora, a chi è disoccupato, a chi un lavoro lo cerca, a chi il lavoro l'ha perso o lo sta perdendo. Auguri a chi è stato “costretto” per vari motivi ad espatriare, allontanandosi dalle sue radici, auguri ai nostri giovani disorientati per un futuro che non c'è. Non ho voglia di fare gli auguri, e non me ne vogliano, ai politici e politicanti, per il triste spettacolo che quest'anno hanno dato nelle loro funzioni di amministratori e legislatori: ci sono stati momenti “vergognosi” e poco edificanti per il buon nome dell'Italia tutta. Rimandiamo tutto alla fine del 2011. Buon Natale a “QUINDICI”, al suo Direttore responsabile Felice de Sanctis, la Redazione tutta e collaboratori. Grazie per averci dato sostegno civile e morale, grazie per non aver abbandonato la nostra città: MOLFETTA. Auguri di Buon Natale alla stampa locale, a tutti quei giovani volenterosi che sacrificano il loro tempo libero per informarci; a tutti i molfettesi nella speranza che, a partire dal 2011 ci si comporti più civilmente, prestando maggiore attenzione al decoro della città. Sarebbe bello nel 2011, vedere meno litigi e più amicizia, più tolleranza e meno violenza, meno discriminazione e frasi di circostanza, meno pregiudizi, più solidarietà e meno egoismo. Buon Natale anche a me stessa, che in un modo o nell'altro, anche quest'anno ci sono arrivata e alla fine esserci, è già un bel regalo.
La libertà democratica di espressione è un diritto di tutti gli uomini. Le offese con delirio all'UMANITA', devono essere segnalate, discusse e negate. "Al ragazzo che si firma ERO UN RAGAZZO DELL'AC dico che fa benissmo a scrivere che era... In questo periodo di profonda crisi non vedo tutta questa attivita' della chiesa nell aiuto di molteplici famiglie con grosse difficolta'!! Alla fin fine dalla politica si pretende ed e' giusto ma penso che dalla chiesa forse dovremmo qualcosina in piu'.Lo stato vaticano il piu' ricco al mondo dove ogni anno ereditano dai beni mobili ad immobili di un certo livello anche , le nostre offerte da quelle date spontaneamente a quelle quasi dovute per una messa ad un proprio caro estinto.. Alla chiesa che e' l'unica fonte dove oggi vediamo elevare chiese sempre piu' grandi e con tanto di teatri e locali al seguito... La chiesa come mai accaduto prima ma sopratutto in questo periodo coinvolta tra pedofilia e reciclaggio (vedi Ior..e 23 milioni di euro sett/2010) .Allora che ben vengano tutte le azioni e dimostrazioni quando alle immagini ci sono i fatti !!!Che poveraccio colui che oggi pensa di fare del bene senza farlo sapere agli altri..La Chiesa lo fa tutti i giorni !!!! Berlusca nn ne parliamo poi....quanto si e' vantato delle chicchiare....almeno qui e' un evidenza il fatto di aver fatto la spesa per bisognosi..POi come tutti che sparlano e dicono non sono altro che la feccia della città ....sono buoni solo a tagliare e cucire pensieri malati scaturite da mente distolte !Andate alla chiesa e votate berlusconi....poveri sudditi !questa e' la guerra tra poveri" ! Questa è una offesa all'UMANITA'. (Tratto da "Spesa della solidarietà Udc.....del 20.12 c.a..)





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