Ripresa ieri la bonifica degli ordigni bellici del porto di Molfetta e il trasporto alla cava di Ruvo
MOLFETTA – Come programmato, hanno avuto inizio ieri mattina le operazioni nel porto di Molfetta per la bonifica di residuati bellici da parte degli artificieri dell'Esercito della Brigata Pinerolo. La bonifica del porto, iniziata nel maggio 2009, ricade nell’ambito delle attività previste nell’accordo di programma della bonifica delle aree portuali, sottoscritto tra Ministero Ambiente, Regione Puglia, ARPA Puglia ed ICRAM (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare).
L’obiettivo principale del programma è l’individuazione, il recupero e la bonifica dei residuati bellici presenti sui fondali delle aree portuali e costiere dell’Adriatico Pugliese. L’individuazione ed il recupero degli ordigni bellici in mare avviene ad opera di personale specializzato dello S.D.A.I. (Servizio Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare Italiana.
Ad operare per il disinnesco e il successivo brillamento di 55 bombe di aereo da 30 libbre di nazionalità inglese, saranno i team EOD (acronimo inglese per Explosive Ordnance Disposal, ovvero bonifica ordigni esplosivi) dell’11° reggimento genio guastatori di Foggia, coordinati dal 2° Comando Forze di Difesa di San Giorgio a Cremano.
Gli artificieri provvederanno allo stoccaggio e alla messa in sicurezza dei residuati in un'apposita area per evitare eventuali processi di autocombustione. Gli ordigni saranno successivamente trasportati e fatti brillare in una cava a Ruvo di Puglia. Gli artificieri dell'Esercito dal 2009 hanno già disinnescato nelle aree portuali pugliesi 320 ordigni, di cui circa oltre 294 bombe d'areo e 26 razzi .
Gli uomini e le donne del Genio dell'Esercito Italiano, grazie alla loro spiccata connotazione “dual –use”, operano a favore della comunità oltre che negli interventi di bonifica degli ordigni risalenti ai conflitti mondiali, ancora presenti sul territorio, anche in caso di pubbliche calamità, come nell'alluvione che ha colpito Genova nei giorni scorsi.