Rigore nella spesa corrente e investimenti in opere pubbliche nel bilancio di previsione del Comune di Molfetta
L'amministrazione comunale di Molfetta ha rescisso anticipatamente il contratto “Swap”, stipulato nel 2002 con la Unicredit Corporate Banking
MOLFETTA - Rigore e contenimento della spesa pubblica, riduzione degli sprechi, investimenti per grandi opere pubbliche, sostegno ai più deboli. Sono questi i cardini su cui si regge il Bilancio di Previsione 2009 del comune di Molfetta approvato a maggioranza dal Consiglio Comunale. Un bilancio – sottolinea l'assessore al Bilancio, Giulio La Grasta - concepito per arginare gli effetti sulle famiglie e sui lavoratori della crisi economica internazionale e al tempo stesso tempo interventi per continuare sulla strada delle grandi opere pubbliche: «Nonostante la riduzione dei trasferimenti correnti provenienti da altri enti pubblici e nonostante le restrizioni finanziarie del momento, abbiamo escluso il ricorso all'aumento delle tasse per non far gravare questo peso sulle tasche dei cittadini. È stato possibile tutto questo grazie ai risanamenti dei conti e alla riduzione degli sprechi. Priorità assoluta – continua La Grasta – come sempre è stata riservata alla spesa sociale per i settori più deboli della popolazione».
Restano invariate l'addizionale comunale Irpef, la tassa sui rifiuti urbani, l'aliquota Ici sulle seconde case e quella sulle case sfitte, la tassa sulla pubblicità e la tassa sull'occupazione del suolo pubblico. Invariate anche le tariffe concernenti i servizi pubblici per la mensa scolastica, i trasporti pubblici e l'assegnazione dei loculi cimiteriali. Sul fronte delle entrate tributare si registra anche un'incisiva azione di accertamento del gettito fiscale pregresso che consentirà un recupero stimato in termini di Ici pari a 180 mila euro e in termini di Tarsu pari a 132 mila euro.
Altri provvedimenti sono stati assunti per riqualificare il debito comunale. L'amministrazione comunale di Molfetta ha, infatti, rescisso anticipatamente il contratto “Swap”, stipulato nel 2002 con la Unicredit Corporate Banking, la cui scadenza era prevista per settembre 2015. L'operazione metterà al riparo le casse comunali dalla estrema variabilità dei tassi di interesse e quindi dai rischi legati all'incertezza dei mercati finanziari. In altre parole, gli interessi sui debiti del Comune da ora in poi saranno calcolati sulla base di tassi fissi, assicurando al bilancio comunale maggiori risparmi oltre che più qualità in fatto di certezza dei dati e trasparenza delle informazioni. L'amministrazione comunale sin dal momento del suo insediamento ha costantemente tenuto sotto controllo il rischio legato ai contratti di “Swap” decidendo di risolvere anticipatamente il contratto solo nel momento in cui il costo di risoluzione (mark to market) ha assunto il valore più conveniente sul mercato e al contempo più conveniente per il patrimonio comunale. Il proseguire dell'impegno finanziario derivante dallo Swap avrebbe esposto il bilancio comunale al rischio di ingenti perdite future, non immediatamente controllabili né correttamente valutabili. E, ovviamente, le perdite pagate sarebbero state a carico del cittadino.
Per il sindaco Antonio Azzollini «ogni cifra, ogni voce, ogni scelta contenute nel Bilancio di previsione 2009 sono la sintesi di valori per noi imprescindibili: trasparenza, solidarietà, sviluppo. Abbiamo approntato questo Bilancio così come avrebbe fatto un buon padre di famiglia, occupandoci e preoccupandoci innanzitutto dei più deboli, degli anziani, dei disabili e delle famiglie meno abbienti, tanto più in una fase come quella attuale in cui i morsi della crisi economica colpiscono i più svantaggiati.» In conclusione, per il primo cittadino il bilancio appena approvato a maggioranza dal Consiglio comunale è «lo specchio di una Molfetta con una marcia in più, moderna, efficiente, produttiva, con un'economia capace di competere con le più grandi città italiane. È il Bilancio di una città che anticipa i tempi e vive già il suo futuro».