Rifondazione comunista: il partito ancora impegnato nella riflessione interna
MOLFETTA 18.12.2005
Ancora nulla di deciso per Rifondazione Comunista, il partito che forse più ha patito il risultato delle primarie del 4 dicembre.
Partito impegnato nella settimana appena conclusa in un'ininterrotta riunione, prima assemblea aperta anche ai simpatizzanti, poi assemblea esclusivamente degli iscritti, infine solo direttivo e ancora un direttivo si riunirà domani, lunedì. Dovrebbe essere quello decisivo. Sul tappeto due questioni non da poco. Cosa fare rispetto alle primarie, cioè accettare o no il risultato, andare o no alle elezioni amministrative con Lillino di Gioia candidato sindaco e cosa fare del gruppo dirigente che l'ha guidato negli ultimi anni. “Mi sono presentato al partito dimissionario – ha dichiaro a Quindici on line Gianni Porta, segretario della sezione cittadina di Rifondazione comunista - il colpo accusato è stato forte. Non si tratta solo di capire quale politica adottare, se svincolarsi dal patto sottoscritto, nel momento in cui si constata che il primo a tradire questo patto è stato proprio Di Gioia, che lo spirito originale dei contraenti non è stato osservato. Il fatto è che qualcuno ha condotto il partito su questa strada e qualcuno dovrà pure pagare, un cambiamento di linea politica implica anche un cambiamento di gruppo dirigente”.
Sembra di capire, però, che i giochi siano ancora aperti, che il momento di riflessione interna al partito possa sfociare in più soluzioni. Forse nemmeno la riunione di domani sarà quella davvero decisiva.
Lella Salvemini