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Rifondazione comunista di Molfetta presenta il suo candidato sindaco Gianni Porta: siamo l'unica sinistra credibile e andiamo da soli
03 aprile 2017

MOLFETTA – Rifondazione comunista a Molfetta, sorda agli inviti delle altre forze del centrosinistra, continua ad andare avanti per proprio conto con il suo candidato sindaco Gianni Porta.

Eppure nel corso della presentazione di questa candidatura per le prossime elezioni amministrative, il partito ha dichiarato di voler continuare sulla scia della passata esperienza amministrativa dal 2013 al 2016 col sindaco Paola Natalicchio, mettendo in evidenza le cose positive realizzate, fra cui la raccolta rifiuti “porta a porta” (presidente dell’Asm era Antonello Zaza di Rc, che ha organizzato e avviato questo servizio), ma vuole continuare ad essere un’anomalia al punto da cercare spazi all’interno dell’informazione di centrodestra, come ha fatto recentemente. La verità, forse, anche per Rifondazione comunista è scomoda e così manifesta l’intolleranza al confronto e alla critica. Scendere dal piedistallo o dalla torre d’avorio è difficile e questo rende complicato dialogo e mediazione con chi non si allinea al loro modello politico. Una logica forse un po’ presuntuosa e stalinista che rende difficili i percorsi comuni. E una conferma viene dalla bocciatura di tutti leader di destra e sinistra, che – a loro parere - hanno parlato e governato soprattutto per se stessi negli ultimi 15 anni (Natalicchio compresa?). Dopo di loro non c’è nulla, solo la candidatura di Porta. Unici duri e puri, loro si ritengono l’unica sinistra credibile. Altro errore è la personalizzazione dei comportamenti politici.

Rifondazione vive una contraddizione dalla quale la forza comunista non sembra liberarsi, chiusa in un elitarismo che la porta a considerarsi migliore di tutti gli altri movimenti e partiti del centrosinistra, al punto da voler imporre alla coalizione il proprio candidato Porta. Non avendolo ottenuto al tavolo delle trattative, ha deciso di andare da sola, nel tentativo di rimediare almeno un posto in consiglio comunale col proprio candidato sindaco, oppure di essere pronta ad alzare il prezzo nel caso di un accordo per il ballottaggio.

Non si spiega diversamente questo atteggiamento isolazionista che sostiene di essere disponibile al dialogo con tutti, ma nei fatti lo nega, pur essendo sulla stessa linea programmatica (anche se oggi destra e sinistra dichiarano tutti gli stessi obiettivi). Ambiente, territorio, economia, solidarietà, completamento del porto, organizzazione comunale, urbanistica e completamento urbanizzazioni, cultura. Sul porto, “opera nata male e continuata peggio” si punta al controllo dell’aspetto ambientale e a indirizzarla ad un progetto di sviluppo.

A sostenere il partito e il suo candidato Gianni Porta, anche il movimento politico “Compagni di strada”.

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