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REGIONANDO - Democratici di sinistra: ora la sanità in Puglia sarà più vicina al cittadino Intervento del consigliere Paolo Costantino sulle due nuove leggi in materia di sanità varate dalla Regione Puglia
24 settembre 2006

BARI - “Due leggi regionali di fondamentale importanza per la sanità in Puglia. Con l'approvazione delle due leggi regionali, la n. 25 “Principi ed organizzazione del servizio sanitario regionale” e la n. 26 “Interventi in materia sanitaria” si sancisce definitivamente la fine della concezione 'ospedalo-centrica' partorita dalla giunta Fitto (nella foto, l'ospedale di Molfetta, penalizzato dalla giunta Fitto). Le leggi sono state denominate 'Omnibus' perché contengono svariate norme in materia sanitaria tendenti a cambiare la filosofia di intervento della Regione. Con l'articolo 4 della Lr 25/06, ad esempio, si dà maggior potere ai sindaci attribuendo alla conferenza dei Comuni la possibilità di esprimersi sulla nomina del direttore generale della ASL, verificando gestione e risultati ottenuti dallo stesso; ai sindaci viene attribuita anche la possibilità di avanzare proposta di revoca della nomina. Rilevante è l'articolo 6 della stessa legge, che fissa gli inequivocabili principi di partecipazione democratica dei cittadini nelle scelte programmatiche delle AUSL. Ma è l'articolo 14 che è destinato a rivoluzionare la politica sanitaria regionale della Puglia, in esso è contenuta l'idea nuova di distretto sanitario. In esso saranno assicurate le funzioni di assistenza primaria, specialistica, consultoriale, psicologica e socio-sanitaria. La struttura farmaceutica, il Dipartimento di salute mentale, delle dipendenze patologiche e il Dipartimento della Prevenzione dovranno integrarsi funzionalmente: in ogni Distretto sarà assicurata l'attività di Medicina dello Sport. Per la prima volta la Direzione Generale della ASL dovrà assegnare un budget specifico per il distretto stesso, infine esso avrà oltre al dirigente di distretto, un direttore amministrativo e un dirigente medico della Unità Operativa Cure Primarie. Con questa legge, dunque, si potenziano i servizi alla 'periferia' fornendo ai cittadini prestazioni sul territorio realmente efficaci, limitando la corsa verso l'ospedale e riducendone i ricoveri cosiddetti 'impropri'. Infine, dal 30 Giugno 2007 le ASL passeranno da 12 a 6, una per ogni provincia, ridisegnando così gli ambiti territoriali dei distretti con notevole risparmio di risorse economiche. La seconda legge approvata, la 26/06, prevede la riorganizzazione dei dipartimenti di salute mentale, mentre con l'art. 9 della stessa legge viene potenziato il ruolo del dipartimento di contrasto delle dipendenze patologiche in considerazione dell'aumento e della nuova articolazione del consumo di droghe tra i giovani e gli adolescenti. Con questa legge, infine si riorganizza il Servizio di Allarme ed Emergenza Territoriale 118, che finalmente vede istituire il Dipartimento interaziendale regionale, cioè una struttura operativa unica sovraordinata (con sede nella ASL BA/04) rispetto alle strutture complesse e semplici individuate nel sistema 118 attuale. Nonostante il lungo nome, il Dipartimento Interaziendale Regionale di Allarme ed Emergenza Territoriale 118, snellirà gli interventi, eviterà ritardi, impedirà un cattivo impegno delle risorse dell'emergenza, umane e tecniche. Infine, non è da sottacere che con l'approvazione del titolo II della succitata legge 26, termina definitivamente la precarietà per le strutture private operanti nell'ambito sanitario. Si mette così fine al regime transitorio e al sistema dell'assistenza indiretta concedendo gli accreditamenti definitivi, questo significa che i cittadini pugliesi che sceglieranno di farsi curare in strutture private non dovranno pagare più nulla, mentre per i privati la concessione dell'accreditamento definitivo consente maggiore serenità organizzativa e migliore programmazione futura. C'era, dunque, bisogno di un governo regionale di centro-sinistra per chiudere una vicenda che si trascina da circa 15 anni. L'approvazione di queste due importanti leggi fa da preludio per il prossimo importantissimo appuntamento, cioè l'approvazione del nuovo Piano Sanitario Regionale e quindi del tanto atteso Piano Ospedaliero”.
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