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Realizzare un progetto innovativo nel sociale o in altri settori. A Molfetta si può con il microcredito ai giovani Via libera alla seconda fase del progetto "Credito al Futuro". Pubblicato il bando per l'erogazione del microcredito ai giovani
23 giugno 2010

MOLFETTA - L'amministrazione comunale di Molfetta ha pubblicato il bando per l'erogazione del microcredito ai giovani. È il progetto "Credito al Futuro", realizzato nell'ambito della sperimentazione dei Piani Locali Giovani, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri con la collaborazione dell'Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani e la Rete Iter. L'iniziativa è tesa a favorire l'accesso al credito ai giovani che intendono intraprendere un progetto di autonomia e di crescita economica e professionale.
Il Comune di Molfetta erogherà prestiti fino a 5 mila euro a singoli giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e fino a 10 mila euro a società di persone o di capitali composte per i due terzi da giovani.
Complessivamente, l'ammontare delle risorse disponibili è di 150 mila euro destinati ai soggetti cosiddetti "non bancabili", cioè giovani esclusi - per condizioni varie - dalla possibilità di ricevere sostegno dal mercato finanziario. "Si tratta di uno strumento di grande innovazione perché coniuga l'esigenza di dare impulso allo sviluppo imprenditoriale del territorio con la solidarietà a sostegno dei giovani" commenta l'assessore ai Servizi Socio Educativi, Luigi Roselli. "Grazie all'erogazione mirata di questi mini prestiti andiamo ad aprire tanti cassetti per liberare sogni, idee e progetti che altrimenti resterebbero irrealizzabili.
Offriamo una chance ai giovani e allo stesso tempo iniettiamo nel territorio dosi di creatività ed energie per coltivare il futuro della nostra città insieme con gli stessi giovani."
I partecipanti al bando dovranno presentare un progetto imprenditoriale o professionale innovativo da attivare sul territorio comunale, nei settori della cultura, dell'arte, delle nuove tecnologie o nel "terzo settore". Il rimborso del prestito avverrà secondo un comodo piano di ammortamento concordato tra l'assessorato ai Servizi Socio Educativi e l'Istituto Intermedio Bancario.
Le uniche garanzie richieste per la concessione dei prestiti, e quindi per la valutazione dei singoli progetti, terranno conto dei seguenti criteri: l'esperienza lavorativa specifica nel settore cui si riferisce il progetto di impresa; l'idea più innovativa; la ricerca e l'analisi dei bisogni svolta sul territorio a supporto dell' "idea-progetto"; l'inerenza del titolo di studio rispetto all'attività che si intende svolgere. 
Il bando integrale è disponibile sul sito internet del Comune di Molfetta (http://www.comune.molfetta.ba.it) cliccando nella sezione "ultime notizie".
 

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Il 'banchiere dei poveri' e premio Nobel per la pace Muhammad Yunus porta anche in Italia il microcredito senza garanzie per dare prestiti ai più poveri, soprattutto donne, che non possono avere credito da una banca tradizionale e permettere loro di avviare imprese ed evitare di cadere nelle mani degli usurai. Un sistema che resiste, anzi si rafforza, con l'attuale crisi, rivendica Yunus che vede nel momento attuale l'opportunità di cambiare le cose.Aziende italiane siglino accordi sociali - Quindi sciorina con orgoglio l'altissima percentuale (98%) di restituzione dei prestiti a fronte di una generale insolvenza del credito e invoca le aziende italiane a siglare accordi sociali sul modello di quanto hanno fatto Danone o Volkswagen. Nel nostro paese il premio Nobel, che ha presentato il suo libro 'un mondo senza poverta' a Milano e partecipato a un incontro della Fondazione Ducci a Roma, punta a una collaborazione con Unicredit e l'Università di Bologna per dare vita a un'iniziativa "entro l'anno" mentre la Fondazione Cariplo, grande socio di Intesa Sanpaolo (già attiva nel campo con Banca Prossima e i prestiti d'onore) auspica la partecipazione di altri istituti di credito.La Grameen Bank pronta ad aprire una sede in Italia - Nata in Bangladesh nel 1976 la Grameen Bank, che nel nostro paese assumerà la forma di una Organizzazione Non Governativa e non di una banca, opera già in diversi paesi industrializzati quali gli Stati Uniti o la Spagna. Il premio Nobel ha spiegato che "non è stata ancora decisa la città" in cui aprirà; la sua speranza che possa entrare in funzione "entro l'anno". Il 'banchiere dei poveri' spiega così che con la crisi, determinata da un 'pugno di uomini', siamo arrivati al punto in cui non vale più la pena di aggiustare la macchina "va cambiata", cioé va smontato e rifatto "mattone su mattone" il sistema finanziario.
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