“Politica Nuova, casa dei moderati per ridare dignità e qualità alla politica”
INTERVISTA - Pino de Candia: città alla sbando per una classe politica che Molfetta non merita. Occorre una rinascita popolare
Giuseppe de Candia (nella foto), 45 anni, bancario, fondatore di “Forza Italia” a Molfetta nel lontano '94 e quindi figura non secondaria del partito azzurro, consigliere comunale dal '94 al '98, manca la rielezione nel '98 per il ballottaggio e nel 2001 risulta il primo dei non eletti.
Lei fa politica a Molfetta da oltre 10 anni, prima in Forza Italia e nel 2002 aderisce all'Udc ed ora, dopo una breve pausa, fonda un movimento cittadino. Cosa è successo di politicamente rilevante negli ultimi 12 mesi?
“Quello che mi ha spinto a rendermi promotore di questa iniziativa è proprio ciò che è accaduto a Molfetta negli ultimi 12 mesi, praticamente nulla ed è dal nulla che è partito il pensiero già più volte espresso in conferenza stampa: nel deserto il nulla premia. Perché non è assolutamente di una politica piatta come l'attuale ciò di cui Molfetta ha bisogno.
Generalmente i movimenti locali nascono alla vigilia delle elezioni amministrative. La novità è che per “Politica Nuova” non è così.
“Non è casuale che Politica Nuova nasca in tempi non sospetti. Ciò dimostra che non abbiamo secondi fini e la nostra limpida trasparenza nel voler contribuire a ridare dignità e qualità alla politica. La qualità in politica si produce con la progettualità, creatività e competenza, valori assenti nella classe politica alla guida della città. E si vede, e lo vedono soprattutto coloro che hanno la possibilità di fare confronti con le altre realtà vicine”.
Un progetto alternativo all'attuale maggioranza non può che vedere coinvolti l'Ulivo, le forze di sinistra e il ceto moderato. Su quali basi è possibile costruire una coalizione locale per una proposta di progetto di governo?
“Le fondamenta di una coalizione ampia e soprattutto capace, non è possibile realizzarle solo con le sigle. Quando diciamo che bisogna attivarsi per un progetto di emergenza cittadina ci riferiamo alla necessità di costruire un insieme di uomini e forze sociali che garantiscano prima il disinteresse personale e solo allora mettano al servizio della città se stessi e le proprie idee. Noi muoviamo un appello aperto a tutte le forze politiche in campo che abbiano la volontà vera di costruire una proposta alternativa, mirata a far camminare insieme risultati e qualità sociale. Sviluppo ed etica e non solo il diavolo e l'acqua santa, sono le due facce della stessa medaglia”.
Un'ultima domanda: cosa è per lei la politica?
“Per me la politica è l'essenza dei valori applicati dagli uomini alla cosa pubblica. L'esistenza di una coscienza civile porta autonomamente a fare politica finalizzata alla qualità della vita, ossia stare dalla parte dei cittadini, ascoltare i suggerimenti per poi decidere insieme quale solco tracciare. E' il percorso essenziale dove l'opinione, il dibattito, il confronto servono per costruire traguardi futuri certi. Quindi la politica non come centro di potere, bensì missione per coinvolgere le generazioni presenti e future”.
Francesco del Rosso