Recupero Password
Perché non un grande parco urbano a Molfetta? La proposta di un cittadino a Quindici
24 giugno 2012

MOLFETTA - Per il verde pubblico a Molfetta non esiste cultura. Una realtà di fatto palesata dalla cementificazione continua dell’agro (che doveva essere favorita anche dal Piano dell’Agro, bloccato dopo l’operazione “Mani sulla città”), dal poco rispetto per il verde pubblico anche da parte dei cittadini, dall’assenza di aree a verde o di verde attrezzato, dalla mancata redazione di un Piano dei Servizi (come fissato dall’art.5 delle NTA del PRGC). L’elenco sarebbe infinito.
L’assenza di aree a verde o, comunque, il degrado di alcuni parchi e piazze di Molfetta (alcuni riqualificati e abbandonati, altri restaurati ex novo e mai aperti, nonostante i proclami-propaganda del Comune) è un problema fortemente sentito dai cittadini: lo dimostrano le continue segnalazione a Quindici sul poco decoro pubblico, sull’arredo urbano preda di attacchi di vandalismo, sui comparti di periferia lasciati all’incuria e al proliferare dei rifiuti (comparti 14, 15, 16, ecc.).
L’ultima lettera ricevuta da Quindici propone la creazione di un grande parco urbano, purché non sia destinato al marciume del Parco di Mezzogiorno in via Leonardo Azzarita, emblema dello spreco di soldi pubblici, del vandalismo e del disinteresse amministrativo per il decoro urbano (l’area andrebbe immediatamente recuperata e resa fruibile).
 
«Cara Redazione di Quindici, volevo solo capire come mai a Molfetta su migliaia e miglia di metri cubi di cemento armato nessuno mai si é degnato di creare un parco, ma non come le solite villette, ma qualcosa davvero di grande dove la gente può recarsi durante l'intera giornata a fare footing o passeggiare con i propri amici o cari.
Insomma, un parco come se ne vedono su Bari o Trani. Un parco che non fosse come la villa comunale, ma accessibile non solo per bambini o anziani. Ma per il verde pubblico a Molfetta proprio non c'é cultura?! Qualcosa di più dinamico per i giovani con molto più verde. Grazie»
 
Senza dubbio, l’assenza di un Piano dei Servizi mortifica la destinazione urbanistica di molte aree a verde dei comparti di nuova espansione, come anche la realizzazione di un parco tematico del Pulo, previsto dalle NTA del Prgc (iter non mai avviato).
Lo stesso Piano regolatore norma le attrezzature d’interesse comune («destinate a ospitare le attività necessarie alla vita sociale e culturale della comunità nonché le sedi per le attività di amministrazione urbana»), il verde urbano e territoriale e, in particolare, le aree a verde pubblico.
Per queste ultime, secondo il Prgc «edifici e manufatti eventualmente esistenti o da realizzare nella zona non potranno essere in contrasto con l'obiettivo di realizzare la destinazione d'uso della zona stessa» e perciò «sono consentiti gli interventi volti a trasformare l'esistente in funzione del verde pubblico e delle attrezzature a esso connesse». Fino ad oggi tutte le nuove zone di espansione sono state solo un cumulo di cemento, mattoni e asfalto.
Ad esempio, quando il Comune varerà un progetto per la realizzazione di un parco tematico su Lama Martina, conforme alla normativa vigente e nel rispetto dell’asset paesaggistico dell’area? Lama Martina, che conserva in parte la sua validità naturalistica (deturpata dalle urbanizzazioni degli ultimi 20 anni e, soprattutto, recenti), potrebbe essere uno degli elementi di rilancio del turismo ambientale a Molfetta.
In realtà, il Comune di Molfetta ha varato un «Progetto lavori di primo imboschimento in Lama Cupa», rigettato dall’Autorità di Bacino con la successiva impugnazione comunale. È probabile che il progetto presenti detrattori che possano inficiare l’integrità paesaggistica e ambientale dell’alveo della lama, peggiorandone la funzionalità idraulica. È perciò opportuno che questa pianificazione si conformi realmente alle prescrizioni del Piano di Assetto idrogeologico (è in corso il ricorso in cassazione del Comune contro la sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche), del PUTT/p e di qualsiasi altro strumento in vigore per la tutela e la valorizzazione delle lame.
È anche vero che la Regione Puglia nel 2010 aveva bocciato due progetti comunali per l’agro molfettese, un percorso escursionistico su Lama Cupa e un ciclovia nell’agro. Non erano siti d’interesse comunitario e non appartenevano ai Siti Natura 2010, le motivazioni. Cos’è possibile fare oggi per tutelare e valorizzare il paesaggio di Molfetta? Continuare a costruire e a scaricare rifiuti, residui edilizi ed eternit?
 
© Riproduzione riservata
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""



Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet